Come lavorare in un museo: requisiti, stipendio, e studi

Caterina Gastaldi

24 Gennaio 2023 - 17:47

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Quali sono i percorsi di studi migliori per lavorare in un museo? Quanto si guadagna mediamente? Ecco le risposte.

Come lavorare in un museo: requisiti, stipendio, e studi

Lavorare in un museo, come guida, curatore, o in altre mansioni, è un desiderio comune. La volontà di essere circondati di opere famose, o risultati di ricerche scientifiche, e poter svolgere un lavoro di una certa importanza, magari anche vicino alle proprie passioni, sicuramente attira molte persone. Ma come si fa a lavorare in un museo?

Chiaramente ci sono dei percorsi di studi migliori di altri da seguire, ma non basta fare archeologia o museologia all’università per avere assicurato un posto in un museo italiano o straniero.

A pesare sulla possibilità di lavorare in un museo sono diversi fattori, tra cui anche il tipo di struttura a cui ci si rivolge (galleria, scientifico, ecc), la durata del periodo di lavoro, o se si tratti di una realtà privata o pubblica.

Vediamo di seguito quali sono i modi migliori per lavorare in un museo e come riuscire a iniziare questa carriera, a partire dagli studi.

Lavorare in un museo: quali studi seguire

A seconda del tipo di professione che si vuole fare nel museo, ci saranno studi più o meno specifici. Oltre alle guide e gli archeologi, infatti, c’è anche chi si occupa dell’amministrazione, della comunicazione, o del reparto IT in generale.

Gli studi universitari più consigliati per chi vuole lavorare in questo campo sono:

  • Storia dell’arte, per avere una conoscenza a tutto tondo delle diverse discipline e aspetti;
  • l’Accademia delle belle arti, con corsi di studio in vari indirizzi;
  • Beni culturali;
  • Museologia, gestione e valorizzazione dei beni culturali;
  • Archeologia, in particolare per lavorare nel campo della conservazione, ricerca, e valorizzazione;
  • Archivista;
  • Lingue e culture straniere, in particolare per chi desidera fare la guida.

Anche lo studio dell’informatica o dell’amministrazione sono consigliati per poter lavorare in un museo, essendo professioni ricercate in una serie di attività differenti.

A seconda del museo in cui si vuole lavorare, alcuni studi saranno più utili di altri. Per esempio, sarà più semplice per un biologo trovare posto in un museo di storia naturale, mentre qualcuno che ha frequentato l’Accademia delle belle arti avrà più possibilità in una realtà artistica.

Professioni nei musei: quali sono

Tra le professioni principali di chi lavora in un museo si possono trovare le seguenti:

  • guida turistica ed educatore museale;
  • addetti alla sicurezza;
  • addetti alla progettazione degli allestimenti;
  • addetti alla segreteria e biglietteria, e in generale coloro che devono gestire i rapporti in prima persona con il pubblico;
  • direttore del museo;
  • responsabili dell’amministrazione e dell’ufficio stampa;
  • figure che operano nel campo della ricerca, restaurazione, e conservazione delle opere, come archivisti, archeologi, o catalogatori;
  • personale IT, che si occupa della gestione dei siti e dei diversi canali del museo. A volte il museo può anche appoggiarsi a realtà esterne in questo caso.

Come si lavora in un museo

Esistono due macro-tipologie di musei in Italia: quelli pubblici, e quelli privati. Per lavorare in uno o nell’altro si seguono due percorsi differenti, in particolare per quel che riguarda la ricerca di offerte di lavoro.

Le proposte per i musei pubblici verranno pubblicate attraverso i canali nazionali, e bisognerà seguire una selezione standard, che tiene conto dei titoli e dell’esperienza dei candidati. Ogni concorso potrà essere leggermente differente dal precedente, ma bisogna comunque sempre passare dal ministero apposito, o dai portali dei Comuni e delle Province.

È possibile che i musei pubblici offrino anche posizioni a breve termine per alcuni lavori, nella modalità dell’affidamento esterno, come nel caso della catalogazione dei beni. Spesso i musei pubblici offrono anche la possibilità di fare stage al loro interno.

Per lavorare in un museo privato, invece non bisogna passare dai portali governativi. Ci si può candidare direttamente nel momento in cui viene aperta una posizione. In questo caso, però, bisogna prestare attenzione ai portali delle realtà in questione o cercare online delle offerte.

Lavorare in un museo: stipendio

A seconda della posizione, dell’esperienza, e del luogo in cui si trova lo stipendio di chi lavora in un museo è molto variabile. Il direttore di un istituto importante, per esempio, guarderà di più di quello in una città più piccola e meno conosciuta.

In media lo stipendio non è altissimo, e varia tra i circa 15.000 euro all’anno delle guide turistiche o degli archivisti, fino ai 18.000 medi per gli archeologi o allestitori, ma può facilmente fluttuare su cifre più basse o più alte. Gli stipendi per gli stagisti, invece, seguono quanto previsto dalle regole regionali.

Come trovare offerte per lavorare al museo

Chi cerca una posizione in un museo pubblico, per trovare le offerte di lavoro deve aspettare l’apertura dei bandi di concorso sul portale del ministero della Cultura. Se si vuole lavorare per un istituto Comunale o Provinciale, le offerte saranno pubblicate direttamente sui siti della provincia o del comune. In tutti e tre i casi si possono sempre trovare anche nella Gazzetta Ufficiale.

Se invece si punta a lavorare nel privato, bisognerà cercare tra le offerte presenti sui diversi portali di lavoro, oppure controllare che non ci siamo posizioni aperte direttamente in loco.

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