Città più ricche d’Italia: ecco dove vivono i paperoni italiani

Anna Maria D’Andrea

02/04/2019

02/04/2019 - 17:47

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Sono tutte a Nord le città più ricche d’Italia e anche i dati pubblicati nel 2019 dal MEF confermano l’enorme distanza che esiste rispetto al Sud. Ecco dove vivono e quanto guadagnano i paperoni italiani.

Città più ricche d’Italia: ecco dove vivono i paperoni italiani

Nord sempre più ricco, Sud sempre più povero: è questo il dato che balza all’occhio nella classifica delle città più ricche d’Italia.

Un contribuente che vive a Basiglio, comune in provincia di Milano, dichiara un reddito pari a 47.808 euro annui: chi vive ad Andria può contare su entrate pari a 12.508 euro. Una differenza notevole, che emerge dall’analisi dei dati relativi ai redditi dichiarati nel 2018 e pubblicati dal MEF.

Il reddito medio imponibile pro capite è di circa 19.500 euro, ma le differenze in base a città e regione di residenza sono tutt’altro che secondarie.

A fornire la classifica delle città più ricche d’Italia è l’analisi effettuata da Twig sulla base dei dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Città più ricche d’Italia: ecco dove vivono i paperoni italiani

È un’Italia divisa in due quella fotografata dal MEF nelle statistiche sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 e rappresentata da Twig.

Sebbene la ricchezza resti in mano a pochi, cioè al 4% di contribuenti che dichiara più di 60.000 euro annui, a farla da padrone sono le città del Nord, con la Lombardia in testa.

Basiglio, città di 7.958 abitanti in Provincia di Milano, è il Comune in cui vivono i “paperoni” italiani. La media dei redditi dichiarati ammonta a 47.808 euro annui.

A seguire Cusago, comune italiano di 4.012 abitanti - situato sempre nella città metropolitana di Milano - dove il reddito medio dichiarato è di 37.580 euro.

È la città di Lajatico, in provincia di Pisa, ad occupare il terzo posto in classifica: qui il reddito medio dichiarato dai 1.312 abitanti è stato pari a 35.162 euro.

Resta fuori dal podio la città di Pieve Ligure (Genova), con un reddito medio di 34.921 euro, che può tuttavia contare su uno scatto di ben 8 posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno.

La classifica di Twig conferma anche quelli che sono i capoluoghi di provincia più ricchi: Milano, Monza e Bergamo occupano il prezioso podio. Guadagna una posizione la città di Bologna, che passa dal 7° al 6° posto.

Soltanto al 9° posto la provincia di Roma che, tra le prime 10, risulta essere quella “più a Sud”.

Lombardia, Emilia Romagna e Lazio le tre Regioni più ricche

A livello regionale, i dati sui redditi del 2018 lasciano in testa alla classifica la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Lazio.

Questa specifica voce della classifica dei territori più prosperi d’Italia ha, tra i dati degni di nota, la crescita esponenziale del reddito medio dichiarato in Trentino Alto Adige (+407). Seguono Lombardia (+104), Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Veneto.

Dato negativo invece per le restanti 15 Regioni d’Italia, dove il reddito medio dichiarato è diminuito rispetto allo scorso anno.

Cresce il divario Nord-Sud: Basilicata, Molise e Calabria le Regioni più povere

I dati del MEF confermano un sentire comune.

L’Italia analizzata in base ai redditi dichiarati dai suoi contribuenti appare letteralmente spaccata in due; a passarsela peggio sono i residenti nelle Regioni del Sud ed in particolare in Basilicata, Molise e Calabria, che occupano rispettivamente il 18°, 19° e 20° posto in classifica.

A precederle sono le altre regioni del Meridione, dove i redditi dichiarati partono da un massimo di 16.600 euro circa, fino ad un minimo di 14.000 euro.

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