Chi è Greta Thunberg, la ragazza svedese che lotta per il clima?

Chiara Ridolfi

26/09/2019

26/09/2019 - 12:50

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La biografia e i discorsi di Greta Thunberg, la ragazza svedese ormai diventata un’icona mondiale per il suo impegno contro i cambiamenti climatici tanto da essere stata candidata anche per il Premio Nobel.

Chi è Greta Thunberg, la ragazza svedese che lotta per il clima?

Chi è Greta Thunberg? Se lo sono chiesti in molti quando hanno visto la giovane ragazza svedese protestare di fronte agli uomini più importanti della Terra, parlando a Davos al Forum Economico Mondiale e all’ONU in occasione della conferenza sul clima.

Il suo impegno per la lotta contro il climate change e in favore di uno sviluppo sostenibile l’hanno resa ormai un’icona delle battaglie ambientaliste di tutto il mondo, riuscendo a mobilitare migliaia di ragazzi per la causa.

Il 15 marzo 2019, dopo che l’attivista aveva chiesto a tutti gli studenti del mondo di scendere in piazza e di mostrare quanto sia importante invertire subito la rotta in materia ambientale, in ben 2.052 città si sono svolte delle manifestazioni di protesta.

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Greta Thunberg è diventata così il volto della consapevolezza ambientale, di tutte quelle nuove generazioni che protestano per i danni al clima che le generazioni precedenti continuano ad arrecare.

Guardando la biografia della ragazza che è stata candidata anche al Nobel, si può capire qualcosa in più sulle battaglie di Greta e soprattutto sulla sua vita che sembra essere radicalmente cambiata negli ultimi anni, a causa anche delle lotte e delle manifestazioni.

Chi è Greta Thunberg? Attivista a soli 16 anni

«Chi ha tempo non aspetti tempo» senza dubbio un proverbio che calza a pennello alla battaglia che Greta Thunberg ogni giorno conduce e che l’ha portata ad essere sotto i riflettori delle telecamere di tutto il mondo.

Nata in Svezia, il 3 gennaio del 2003, è diventata famosa per le sue manifestazioni a Stoccolma, tenute davanti al Parlamento svedese, dove la ragazza mostrava il cartello con su scritto Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).

Nel 2018 decise di non andare a scuola fino alle elezioni generali del 9 settembre 2018 e di recarsi ogni giorni davanti al Parlamento per protestare e spingere il proprio Paese a ridurre le emissioni di carbonio.

Ogni giorno Greta Thunberg si è recata davanti all’edificio del governo svedese, rimanendo in bella vista durante tutto l’orario di scuola con il cartello che spiegava che la scuola era in sciopero per il clima. La decisioni la ragazza l’aveva presa dopo un’estate molto calda per il suo Paese, che aveva portato ad avere frequenti incendi e problemi.

Dopo che si sono tenute le elezioni ha deciso di non mettere da parte il suo impegno e di continuare a manifestare, presentandosi ogni venerdì di fronte al Parlamento. Su Twitter ha così lanciato diversi hashtag, #Klimatstrejka, #ClimateStrike e #FridaysforFuture, che hanno cominciato a interessare i media e gli altri studenti. In tutto il mondo i giovanni hanno cominciato a seguire l’esempio di Greta, in Australia i giovani hanno cominciato a seguirla, organizzando venerdì di sciopero per il clima.

Il 4 dicembre del 2018 ha preso parte a COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si è svolto a Katowice, in Polonia. In questa occasione ha spiegato quanto sia importante agire il prima possibile per riuscire a salvare ciò che ancora non si è distrutto e sperare che questo sia sufficiente.

Durante il suo intervento ha rimproverato i leader di mezzo pianeta, affermando che i problemi che si hanno al momento non sono altro che la smania di continuare a produrre il lusso in cui pochi vivono, mettendo però a rischio la salute di tutti gli abitanti della Terra.

A Davos in occasione del Forum Economico Mondiale non ha usato mezzi termini per descrivere l’importanza di agire nell’immediato e ha spiegato a tutti che vuole che le persone agiscano:

Come se la vostra casa fosse in fiamme, voglio che andiate nel panico.

Il rischio per il Pianeta è sempre più alto, superando il limite di non ritorno, utilizzando tutte le risorse del Terra e andando contro i ritmi di Madre Natura. Proprio su questo cerca di far riflettere la giovane attivista svedese, che continua in tutta Europa a prendere parte alle manifestazioni per il clima che cercano di scuote l’umanità, rendendo chiaro che il Pianeta Terra è unico e non ne abbiamo un altro.

Il suo ultimo discorso pubblico è stato quello all’ONU durante la conferenza per il clima, con il video del suo intervento che è subito diventato virale in rete così come la sua occhiataccia riservata al presidente americano Donald Trump.

La candidatura al Nobel e la sindrome di Asperger

L’impegno di Greta per il clima non è passato inosservato e la ragazza è stata proposta per il Nobel per la Pace da tre parlamentari norvegesi. La ragazza si è detta onorata per la proposta e ha invitato tutti i suoi coetanei a scendere in piazza e protestare il 15 marzo, in modo da fare sentire agli uomini e le donne che hanno in mano i governi quanto i giovani vogliano invertire la rotta.

La risonanza che sta avendo la ragazza è sempre più ampia e Greta Thunberg non perde occasione per mostrare al mondo quanto sia questo il momento di agire e di fare sentire la sua voce.

Non tutti sanno che Greta Thunberg combatte con una battaglia enorme da quando è nata, dal momento che è affetta dalla sindrome di Asperger. Questo disturbo, che è imparentato con l’autismo, non porta però ad avere ritardi nell’apprendimento o ritardi cognitivi, ma le persone che soffrono di questo morbo tendono ad avere disturbi ossessivo-compulsivi.

La malattia le è stata diagnosticata ad 11 anni, quando la giovane attivista per giorni non ha mangiata o bevuto, perdendo ben 10 kg e arrivando allo sfinimento. Come lei stessa ha dichiarato in varie interviste, da questo momento in poi ha sofferto di una sorta di mutismo selettivo, che la porta a parlare poco e solo con chi ritiene che sia davvero importante per la sua causa.

Mondadori ha pubblicato in Italia il libro di Greta «La mia casa è in fiamme» che è uscito a maggio 2019 nel nostro Paese. In questo testo la ragazza, insieme alla madre, il padre e la sorella, racconta in che modo si sia avvicinata alla causa dell’ambiente, della sua prima battaglia e dell’incredibile risonanza che la sua protesta ha avuto a livello mondiale. Un testo che senza dubbio avrà un grande successo in tutto il mondo e che porterà molte persone a riflettere sulle proprie azioni quotidiane.

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