Quanto guadagna Carlo Cottarelli? Stipendio e biografia del (quasi ex) senatore

Alessandro Cipolla

8 Maggio 2023 - 09:23

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Carlo Cottarelli, dopo essere stato soltanto per qualche giorno il premier de facto, alle elezioni 2022 è stato eletto senatore per poi annunciare le sue dimissioni dopo pochi mesi: ecco la sua biografia e il suo stipendio.

Quanto guadagna Carlo Cottarelli? Stipendio e biografia del (quasi ex) senatore

Strano destino quello di Carlo Cottarelli: dopo essere stato nella primavera 2018 presidente del Consiglio de facto prima della nascita del primo governo Conte, alle elezioni politiche 2022 alla fine è diventato senatore per conto del centrosinistra.

La sua esperienza a Palazzo Madama però sarà molto breve: ospite in tv da Fabio Fazio, il 7 maggio Carlo Cottarelli ha annunciato le sue dimissioni da senatore avendo accettato un incarico presso l’Università Cattolica di Milano.

Questa cosa purtroppo non è compatibile con il Senato, e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore: mi dimetterò nella prossima settimana” ha dichiarato l’economista, aggiungendo poi di essere “a disagio nel Pd di Schlein”.

Scopriamo allora chi è e quanto guadagna Carlo Cottarelli, spulciando nella biografia del professore dando uno sguardo anche a quello che sarà il suo stipendio da senatore.

La biografia di Carlo Cottarelli

Carlo Cottarelli è nato a Cremona nel 1954. Sposato con due figli, un maschio e una femmina, dopo essersi laureato in Scienze Economiche e Bancarie a Siena ha conseguito anche un master presso la London School of Economics.

La sua carriera lavorativa inizia nel 1981 nel Servizio Studi della Banca d’Italia, ma il grande passo avviene oltreoceano quando nel 1988, dopo un anno passato all’Eni, diventa il direttore degli Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale.

A Washington Cottarelli lavora per venticinque anni, ricoprendo numerosi incarichi di livello come capo della delegazione del Fondo Monetario Internazionale in paesi come Ungheria, Turchia, Regno Unito e anche Italia.

Proprio nel nostro paese Carlo Cottarelli torna a pieno ritmo nel 2013, quando viene chiamato dall’allora governo presieduto da Enrico Letta a ricoprire il delicato incarico di Commissario straordinario della Revisione della Spesa Pubblica.

La famosa spending review di Cottarelli che gli farà guadagnare il soprannome di Mister Forbici. Un incarico questo che viene svolto fino al 2014, quando il subentrante premier Matteo Renzi lo designa come Direttore Esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale.

Pensionato all’età di 60 anni del FMI, una volta scaduto l’incarico nel Board dal 30 ottobre 2017 è il Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano, mentre nel secondo semestre dell’anno accademico 2017-18 è stato Visiting Professor presso l’Università Bocconi di Milano.

Il corteggiamento della politica

In piena campagna elettorale delle politiche 2018, proprio con il suo Osservatorio sui Conti Pubblici l’economista ha duramente bacchettato le varie promesse presentate dai partiti all’interno dei loro programmi di governo.

Stando al report di Cottarelli, le proposte elettorali del Centrodestra costerebbero 136 miliardi al fronte di coperture per 82 miliardi, quelle del Centrosinistra prevederebbero minori entrate per 38 miliardi mentre infine il “buco” del Movimento 5 Stelle sarebbe di 64 miliardi.

Nonostante questa tirata d’orecchie alle forze politiche, invitate a essere più concrete nei loro programmi elettorali, Carlo Cottarelli è stato tirato in ballo da Silvio Berlusconi in persona come figura che avrebbe dato la propria disponibilità a far parte del prossimo governo.

Molto chiara è stata la risposta di Mister forbice in merito a un suo possibile coinvolgimento governativo.

Ringrazio i partiti e i movimenti che mi hanno contattato in proposito, tuttavia la partecipazione ad un’attività di governo richiede la condivisione dei programmi concreti sulle cose da fare. Tale condivisione non può avvenire che dopo le elezioni. Vorrei quindi chiarire di non aver dato la mia disponibilità a nessun schieramento a partecipare in qualunque forma a un futuro governo.

Cottarelli quindi sarebbe stato cercato da più di un partito per sondare la sua disponibilità a far parte di un eventuale esecutivo. Non escludendo nessuna possibilità, l’ex Commissario però si è riservato di dover valutare il programma di governo prima di garantire la propria disponibilità.

L’avventura parlamentare

Quando al termine delle elezioni politiche del 2018 sembrava in salita la strada per un governo Lega-Movimento 5 Stelle, il Presidente Mattarella aveva convocato al Quirinale proprio Carlo Cottarelli affidandogli l’incarico di formare un nuovo esecutivo.

Stando alle parole del professore il suo governo avrebbe dovuto traghettare, nel caso di un voto di fiducia favorevole, il paese alle urne nel 2019 approvando nel frattempo la legge di Bilancio in autunno.

Quando però il professore si stava apprestando a presentare la propria squadra dei ministri, ecco il più classico dei colpi di scena: Lega e 5 Stelle avevano riaperto la trattativa per un governo politico, con Giuseppe Conte che alla fine è riuscito a portare a casa la decisiva fumata bianca.

Dopo aver sfiorato l’approdo a Palazzo Chigi, alle elezioni politiche 2022 Carlo Cottarelli è stato letto senatore come capolista del listino del Partito Democratico nel collegio Lombardia - 02.

Dopo pochi mesi, l’economista ha annunciato le sue dimissioni da senatore in quanto l’Università Cattolica gli ha “chiesto di dirigere un programma per l’educazioni delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori”.

Lo stipendio e i guadagni di Cottarelli

In qualità di senatore, Carlo Cottarelli nel suo periodo a Palazzo Madama ha ricevuto un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

Facendo un rapido calcolo e senza considerare le eventuali indennità di funzione, i componenti del Senato percepiscono ogni mese uno stipendio da 14.634,89 euro contro i 13.971,35 euro incassati dai deputati.

Deputati e senatori hanno diritto poi anche a un assegno di fine mandato, che è pari all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo.

In merito al nuovo incarico alla Cattolica di Milano, Cottarelli ha spiegato che “io andrei a farlo gratuitamente, si fa per spirito di servizio. Consiste in avere 15-20 personaggi senior che hanno avuto una carriera brillante, li chiamo senatori della cultura, che andrebbero a visitare scuole in tutta Italia, a parlare di economia, diritto, costituzione, e di come si comunicano queste cose”.

In passato Cottarelli è stato ospite fisso della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio quando andava in onda su Rai Uno, con un cachet di 6.500 euro a puntata.

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