Cessione del credito superbonus: quali banche la accettano?

Chiara Esposito

24 Giugno 2022 - 11:16

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Il panorama bancario italiano risponde all’elevato numero di richieste per il superbonus: c’è chi ha sospeso il servizio e chi invece continua, ma alza i costi.

Cessione del credito superbonus: quali banche la accettano?

Facciamo chiarezza sul tema dei bonus edilizi con qualche coordinata utile per orientarsi in questo percorso a ostacoli. Sappiamo che quando si parla di superbonus spesso l’incertezza e la confusione dilagano anche tra i professionisti del settore a causa delle frequenti novità che emergono in materia.

Grazie a una analisi del Sole24Ore però fare il punto della situazione sulla questione della cessione del credito è possibile. La testata ha infatti stilato un elenco dettagliato delle banche che offrono ancora questo servizio mettendole a confronto con quegli istituti che invece lo hanno sospeso.

In questo modo tutti i cittadini interessati potranno avere così almeno un parametro di riferimento nel grande mare dei tira-e-molla dei provvedimenti generali.

Quali banche hanno sospeso la cessione del credito

Ci sono banche che a causa del sovraffollamento delle richieste hanno deciso per il momento di sospendere il servizio di cessione del credito. Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana, ad esempio fa sapere che la sospensione è avvenuta in aprile per il raggiungimento della tax capacity:

«Tutti i clienti sono stati tempestivamente informati con comunicazione personalizzata circa lo stato delle pratiche caricate sulla piattaforma di Deloitte. L’obiettivo primario è di evadere le pratiche presentate entro fine aprile dai nostri clienti».

Oltre a ciò la banca sta predisponendo trattenute più alte per chi non avrà ottenuto il via libera definitivo entro fine giugno:

«Dal primo luglio saranno applicate nuove condizioni, riconducibili all’attuale scenario dei tassi. Va ricordato infatti che, per la cessione del credito la banca deve prevedere una provvista sulla base dei tassi tempo per tempo vigenti, negli ultimi mesi aumentati in maniera significativa».

Caso leggermente diverso quello di UniCredit che sta riscontrando un volume di richieste tale da essere in prossimità del tetto massimo per la capacità fiscale possibile. Per giocare d’anticipo e non sforare quindi ad aprile «serrande» chiuse per chi richiede il servizio.

Lo stop più recente è quello di Bnl Bnp Paribas che ha sospeso l’accettazione di nuove domande a partire dal 19 maggio. La speranza di riaprire però c’è non appena sarà smaltita la maggioranza delle pratiche attualmente in corso. Le motivazioni sono analoghe a quelle esplicitate da Fineco:

«Il nostro obiettivo era di mantenere un servizio di qualità elevata per i clienti. Per questo è stata attivata una partnership con E&Y in modo che i clienti avessero un canale dedicato di assistenza per tutte le richieste di carattere burocratico, visto che i documenti da fornire erano numerosi e il percorso non per tutti chiarissimo».

Frenata sulla cessione anche per Generali Italia, Cattolica e Unipol.

Chi invece offre ancora il servizio

Nel vasto panorama degli istituti di credito ci sono però perà ancora alcune banche disposte a offrire il servizio di cessione del credito. Il Sole24Ore riporta tra i primi i nomi di Mps, Bper e Banco Desio ma, è bene precisarlo per non avere brutte sorprese, rispetto a inizio anno tutti gli intermediari hanno rivisto al rialzo i propri costi.

I valori sul superbonus 110% sono i seguenti: Banco Desio è passato da una trattenuta del 9,1% ad una del 12% mentre, su tutte le altre tipologie di bonus edilizi, è stato mantenuto un prelievo del 20%; Mps invece ha ritoccato verso l’alto i costi dei servizi per il Superbonus 110% con una trattenuta che è passata dal 7,3% al 9,1%, mentre per ecobonus, ristrutturazioni e facciate la trattenuta del 20% è salita al 22% allineandosi con le quote imposte da Bper. Bper però sul Superbonus 110% e sul Sismabonus ha trattenute del 10%.

Opzione Poste Italiane: costi e procedure competitive

Una notifica importante è l’riapertura del servizio da parte di Poste Italiane. Nei mesi scorsi il servizio era infatti stato sospeso per adeguare le procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche per tornare poi disponibile ai primi di marzo per privati, imprese e liberi professionisti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (cosiddette prime cessioni).

Per gli interessati è importante sapere che, come sempre, si accede al servizio se si è titolari di un conto corrente e lo si fa aderendo esclusivamente attraverso la procedura online che richiedere il possesso di credenziali Spid.

Effettuato questo passaggio, tutte le pratiche e le comunicazioni tra il cliente e Poste Italiane saranno via email. Poste Italiane ha anche una mail dedicata come indirizzo di riferimento per chi vorrà richiedere informazioni, documentazioni o, qualora ce ne fosse bisogno, per procedere a specifici controlli. Si richiede quindi un buon livello di skills digitali.

I costi di queste procedure sono competitivi. Poste Italiane su ecobonus potenziato, barriere architettoniche ed ecobonus ordinario garantisce una valida offerta variabile a seconda della tipologia di bonus edilizio. Il Sole parla di Superbonus 110% con recupero in 4 anni viene riconosciuto il 90,91% del valore nominale del credito d’imposta maturato mentre nel caso dei crediti d’imposta con recupero in 5 anni come l’Ecobonus è previsto un 89,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato. Nel caso di crediti d’imposta con recupero in 10 anni quali una ristrutturazione sarà invece pari all’ 80% del valore nominale del credito maturato.

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