Bollette casa in affitto, chi deve pagarle?

Ilena D’Errico

20 Luglio 2023 - 23:40

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Ecco come funzionano le bollette riguardo alla casa in affitto e chi deve pagarle, fra inquilini e proprietario, a seconda dei casi.

Bollette casa in affitto, chi deve pagarle?

Se la casa in cui si andrà a vivere è in affitto potrebbero sorgere dei dubbi riguardo alle bollette, più che altro a chi dovrebbe pagarle tra inquilino e proprietario. La confusione è comprensibile soprattutto quando le forniture sono intestate direttamente al padrone di casa, oppure sono presenti degli oneri accessori aggiuntivi al canone, o ancora nella precedente locazione era il proprietario a farsi carico della spesa o di una sua parte. Ecco chi deve pagare le bollette della casa in affitto.

Chi deve pagare le bollette della casa in affitto

La regola generale è che a pagare un servizio sia la persona che ne usufruisce; pertanto, le bollette devono essere pagate dall’inquilino, in quanto è lui il soggetto che produce i consumi. Questa è la regola generale, che però può essere facilmente derogata da pattuizioni diverse.

Nel contratto d’affitto, su accordo delle parti, potrebbe infatti essere previsto il pagamento delle bollette a carico del padrone di casa o un suo contributo. Fintanto che le parti sono d’accordo, principalmente il proprietario per ovvie ragioni, il patto è valido e vincolante.

Al contrario, nel caso in cui non ci sia nessun accordo diverso in merito, le bollette devono sempre essere pagate dagli inquilini che usufruiscono dell’utenza. È ovvio che difficilmente i proprietari si assumono l’impegno di pagare per un servizio di cui non usufruiscono, ma comunque la legge non lo vieta.

Bollette della casa in affitto intestate al proprietario

A prescindere dal dovere di pagamento, possono verificarsi delle situazioni in cui la fornitura è intestata al proprietario di casa, anziché all’inquilino, ed è quindi lui a ricevere le bollette. Ciò accade essenzialmente in due casi, ossia quando i contatori riguardano un unico impianto condominiale oppure per volontà del proprietario (frequente, ad esempio, per le locazioni molto brevi).

Il fatto che le utenze siano intestate al proprietario di casa, tuttavia, non esonera gli inquilini dai loro doveri. Sarà comunque il locatore, in quanto intestatario, a pagare le bollette o versare il corrispettivo all’amministratore di condominio, ma dovrà essere rimborsato dagli inquilini.

In particolare, la spesa per le bollette può essere compresa nei consumi periodici inclusi negli oneri accessori. L’inquilino è tenuto a pagarli secondo quanto stabilito dal contratto d’affitto, ma comunque non oltre 2 mesi dalla richiesta del proprietario. Il mancato pagamento delle bollette, dunque degli oneri accessori in questo caso, può anche portare allo sfratto, ma soltanto se l’inadempimento supera il valore di due mensilità del canone di affitto.

Si ricorda, peraltro, che il locatore non è obbligato a presentare la documentazione relativa alle spese, se non su specifica richiesta dell’inquilino. In ogni caso, il pagamento degli oneri accessori deve essere richiesto entro 2 anni, altrimenti va in prescrizione.

Restano comunque a carico del locatore le spese straordinarie, che in tema di bollette riguardano le installazioni, le sostituzioni e le manutenzioni straordinarie degli impianti. Anche in questo caso, la regola generale si applica soltanto in mancanza di diverso accordo fra le parti.

Casa in affitto e bollette non pagate, chi rischia

In caso di morosità la società fornitrice è legittimata ad agire in sede legale per l’inadempimento direttamente contro l’intestatario del contratto, anche se proprietario di una casa in affitto. Quest’ultimo è quindi sempre obbligato a pagare le forniture a lui intestate, salvo ovviamente la possibilità di rifarsi contro l’inquilino in sede legale.

Allo stesso modo, se le forniture sono intestate all’inquilino e quest’ultimo non le paga, non scatta alcun tipo di responsabilità nei confronti del padrone di casa, neppure al termine della locazione. La giurisprudenza, oltretutto, ha stabilito che le società comunali non possono nemmeno prevedere un regolamento che consenta di agire contro il proprietario di casa, se non intestatario della fornitura.

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