Cartelle esattoriali e partite IVA in difficoltà: rate fino a 10 anni allo studio nel Sostegni bis

Rosaria Imparato

07/05/2021

25/05/2021 - 15:45

condividi

Allo studio del MEF c’è la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali da 6 a 10 anni. La misura troverebbe spazio nel decreto Sostegni bis e i destinatari sono le partite IVA in difficoltà, che quindi hanno chiesto i contributi a fondo perduto: vediamo i requisiti e le ultime novità.

Cartelle esattoriali e partite IVA in difficoltà: rate fino a 10 anni allo studio nel Sostegni bis

L’attività della Riscossione è stata fermata fino al 31 maggio, ma da giugno riprenderà l’invio delle cartelle esattoriali. Il decreto Sostegni bis, provvedimento economico da oltre 40 miliardi, oltre al compito di strutturare la rete di ristori alle partite IVA in difficoltà avrà anche l’onere di modulare la ripresa del recupero debiti nei confronti del Fisco.

Considerato il momento di crisi economica, si punta a estendere la possibilità di rateizzazione con le regole in questo momento concesse alle persone fisiche. Le ipotesi finora sono due: da un lato si propende per le rate fino a 6 anni, ma dall’altro lato (il più ambizioso) si prova a tirare fino a 10 anni.

Vediamo i requisiti delle partite IVA che potrebbero accedere a quest’opportunità.

Cartelle esattoriali e partite IVA in difficoltà: rate fino a 10 anni allo studio nel Sostegni bis

Le 35 milioni di cartelle esattoriali fermate col comunicato-legge MEF del 30 aprile prima o poi verranno consegnate ai destinatari, ma considerando il contesto economico attuale il piano allo studio è quello di procedere verso una ripresa dell’attività della Riscossione molto graduale.

Già il primo decreto Sostegni ha fatto in modo che le milioni di cartelle bloccate da marzo 2020 (col decreto cura Italia) verranno diluite in almeno due anni. Col decreto Sostegni bis però si prova a fare un passo in più per aiutare le partite IVA in difficoltà economica.

L’idea è di partire dai registri delle imprese che hanno chiesto (e ottenuto) i contributi a fondo perduto (la cui domanda si può inviare fino al 28 maggio).

A partire quindi da chi ha chiesto un contributo allo Stato, l’idea è quella di permettere la rateizzazione del debito fino a 6 anni.

Sul tavolo di lavoro del MEF però c’è anche un’altra ipotesi, che prevede l’allungamento del periodo di dilazione fino a 10 anni. Il nodo principale da sciogliere rimane sempre quello delle risorse.

Cartelle esattoriali, ipotesi rate in 10 anni: requisiti delle partite IVA

Se si segue la linea dei contributi a fondo perduto, allora è già possibile conoscere i requisiti delle partite IVA che potranno avere accesso alla rateizzazione delle cartelle per un periodo da 6 a 10 anni,

Il fondo perduto per le partite IVA infatti spetta con:

  • fatturato non superiore a 10 milioni di euro;
  • calo del fatturato/corrispettivi del 30% tra il 2020 e il 2019;
  • attività in essere dal 2019.

Sul tavolo di lavoro però potrebbe esserci anche un altro requisito: la rateizzazione sarebbe possibile solo per chi ha redditi non superiori a 100.000 euro all’anno.

Non resta che attendere l’approvazione del decreto Sostegni bis per sapere quali sono i termini con cui la Riscossione riprenderà la propria attività.

Iscriviti a Money.it