Caro bollette, le misure per le imprese nel decreto Sostegni ter

Rosaria Imparato

22/01/2022

29/01/2022 - 13:27

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Aumenti in bolletta e caro energia, il decreto Sostegni ter contiene una serie di misure destinate alle imprese: vediamo in cosa consistono.

Caro bollette, le misure per le imprese nel decreto Sostegni ter

Nuove misure contro il caro bollette pensate specificatamente per le imprese nel decreto Sostegni ter, pubblicato finalmente in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio (l’approvazione del Consiglio dei ministri era arrivata il 21 gennaio).

Gli aiuti per sostenere economicamente quelle attività che rischiano un blocco a causa dell’aumento del costo dell’energia consistono:

  • nell’azzeramento degli oneri di sistema;
  • nel credito d’imposta per energivori;
  • negli extraprofitti rinnovabili del fotovoltaico.

Una soluzione (pur sempre temporanea e palliativa) per le famiglie è stata trovata con la legge di bilancio 2022: la possibilità di pagare a rate le bollette relative al periodo gennaio-aprile, quindi il primo quadrimestre dell’anno. Gli importi si possono spalmare su 10 rate.

Il problema rimane più consistente per le imprese, che si trovano davanti a un’impennata dei costi elettrici.

Bollette imprese: azzeramento oneri di sistema contro l’aumento del costo dell’energia

Questa misura prevede che l’ARERA annulli le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw relative al primo trimestre 2022, quindi per i mesi da gennaio a marzo.

La misura sarà valida anche per le utenze connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

In totale sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro.

Aumenti in bolletta: il credito d’imposta per imprese energivore

Il secondo aiuto consiste in un credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche per le imprese energivore (circa 3.800) che hanno subìto un aumento del costo per KWh superiore al 30%. Il periodo da prendere in considerazione è il primo trimestre 2022 rispetto agli stessi mesi del 2019.

Il credito d’imposta è utilizzabile solo in compensazione e non concorre alla formazione del reddito d’impresa o della base imponibile IRAP. Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano a oggetto i medesimi costi, a condizione che l’importo finale non porti al superamento del costo sostenuto, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

I controlli verranno effettuati dal ministero dell’Economia e delle Finanze. In totale, sono stati stanziati 540 milioni per la misura.

Caro bollette e la compensazione per il fotovoltaico

Questa norma vincola gli operatori che stanno producendo energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo versino una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi prima della crisi. È una misura emergenziale, e quindi ha una durata limitata: va dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022.

Durante questo lasso di tempo, sugli impianti fotovoltaici che producono energia di potenza superiore a 20 kW e che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia (e quindi non dipendono dai prezzi di mercato) è applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che dovrà anche stabilire l’importo.

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Sostegni ter (quindi entro il 27 febbraio) ARERA dovrà disciplinare le modalità di attuazione di tale misura.

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