Caro bollette, stop alla fornitura del gas: ecco per chi

Giorgia Bonamoneta

03/12/2022

03/12/2022 - 19:41

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Migliaia di famiglie a rischio freddo. 5 condomini ogni 100 ha subito l’interruzione della fornitura di gas. Cosa sta succedendo?

Caro bollette, stop alla fornitura del gas: ecco per chi

Passata la novembrata il freddo è arrivato e con esso le prime lettere di disattivazione dell’impianto di riscaldamento. Da tempo le Regioni del Nord si lamentavano dei possibili problemi in arrivo per dicembre 2022 e gennaio 2023. Alcuni condomini nel Nord Italia avevano già subito la chiusura della fornitura di gas, ma adesso il fenomeno si allarga nel resto d’Italia. Emblematico il caso di una palazzina a Roma, nel quartiere Marconi. L’agglomerato di abitazioni, composto da otto palazzine nel quale abitano più di 300 famiglie, è ora al freddo.

Il caro bollette non fa sconti a nessuno, ma colpisce duro in particolar modo le famiglie che abitano all’interno dei condomini con riscaldamento centralizzato. La lettera arrivata al comprensorio del quartiere Marconi di Roma segna in grassetto la scritta dell’ormai prossima disattivazione del riscaldamento.

C’è chi lamenta la malagestione da parte degli amministratori di condominio, ma la questione è ben più complessa, soprattutto vista la situazione di crescente crisi. Diverse famiglie, in particolare quelle con anziani e neonati a carico, si trovano in potenziale rischio di salute. La storia dell’edificio di Marconi non è l’unica e il rischio è che senza l’intervento dall’alto la situazione può solo peggiorare.

Allarme caro bollette per i condomini: stop fornitura per debiti

Da mesi l’aumento dei costi in bolletta di luce e gas hanno messo in difficoltà i sistemi centralizzati dei condomini. In particolare dal punto di vista del riscaldamento, infatti le forniture di gas fin da subito sono risultate quelle più a rischio di aumento dei prezzi o di taglio nella quantità di ore di accensione. Infine è emerso come in alcuni condomini, visti i precedenti debiti e l’impossibilità di saldarli, numerose famiglie sono rimaste senza riscaldamento.

È allarme per migliaia di famiglie al freddo. A Roma un complesso di edifici, otto palazzine in cui abitano più di 300 famiglie con anziani e bambini, ha visto staccarsi il riscaldamento per un debito di 150.000 euro. Nei giorni precedenti si era svolta la riunione di condominio, con un tentativo di cambiarne l’amministratore e risolvere la crisi. Nulla è servito per impedire la disattivazione dell’impianto di riscaldamento.

Non sono i soli, anche un altro condominio in via Baldo degli Ubaldi è senza riscaldamento. 200 appartamenti, come riporta Il Messaggero, hanno subito lo stop della fornitura di gas. La lista è tristemente lunga.

Stop alla fornitura di gas: cosa succede ai condomini

Lo stop della fornitura nei condomini mette in difficoltà migliaia di famiglie. Il disagio è vissuto non soltanto da chi non ha potuto pagare i debiti pregressi, ma anche da chi ha pagato, ma è stato costretto a firmare un nuovo contratto e si trova ora in attesa degli addetti per la rottura dei sigilli. Dalla scorsa settimana il freddo ha iniziato a scendere anche nel Centro e nel Sud Italia e questi ritardi aggravano la situazione di disagio di moltissime famiglie con minori e anziani. Rossana De Angelis, presidente dell’Associazione nazionale condomini di Roma (Anaci), ha spiegato che il blocco del riscaldamento interessa almeno 5 condomini ogni 100.

“Dal 1° dicembre chi ha potuto ha acceso (n.d.r. i termosifoni), ma nei casi in cui il servizio non è stato staccato e si è optato per un piano di rientro questo dovrà essere sommato le nuove bollette”, ha aggiunto De Angelis. Non solo rate elevate e debiti, ma anche piani di rientro per non vedersi staccato il riscaldamento prevedono un aumento dei costi difficili da pagare per chi si trova già in una condizione di difficoltà. De Angelis consiglia quindi di indire assemblee e visionare i conti, così in caso di necessità si può provvedere all’elezione di un nuovo amministratore. Il problema riscaldamento comunque rimane e la soluzione non può che arrivare dall’alto.

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