Canone Rai, Salvini lancia la petizione per abolirlo: “Comizi di sinistra non siano più pagati da contribuenti”

Stefano Rizzuti

21 Settembre 2022 - 17:57

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, lancia una raccolta firme per abolire il canone Rai: ecco cosa prevede la sua proposta.

Canone Rai, Salvini lancia la petizione per abolirlo: “Comizi di sinistra non siano più pagati da contribuenti”

Abolire il canone Rai. Anche attraverso una petizione lanciata sul sito della Lega per raccogliere le firme e ribadire uno dei punti del programma del Carroccio in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Matteo Salvini rilancia il tema dell’abolizione del pagamento del canone della televisione pubblica attraverso un post su Facebook.

E lo fa rinviando al sito utilizzato dalla Lega per la campagna elettorale, dove è stata messa online una pagina per raccogliere le firme chiedendo lo stop al pagamento del canone Rai. Dopo il lancio del sito attraverso il post su Facebook di Salvini, in poco tempo le firme sono arrivate a poco più di 3mila e il numero sembra crescere costantemente. Ma cosa propone Salvini e perché ha lanciato questa petizione?

Salvini lancia petizione per stop a canone Rai

L’abolizione progressiva - dopo una iniziale riduzione - del canone Rai è uno dei punti inseriti nel programma elettorale della Lega. Salvini ne ha parlato anche in un’intervista a Money.it e ora ha rilanciato la questione attraverso la raccolta firme. “Io faccio sempre e solo gli interessi degli italiani: chi sceglie la Lega sceglie (anche) lo stop al canone Rai. I comizi di sinistra sulla tv pubblica non devono essere pagati dai contribuenti”, afferma il segretario del Carroccio.

“Facciamo sentire la nostra voce”, è l’appello che Salvini rivolge ai suoi follower sui social per invitarli a votare a favore dell’abolizione del canone Rai. Anche un altro esponente leghista, come Roberto Calderoli, rilancia la questione attaccando il Pd e sostenendo che sia in conflitto d’interessi sulla Rai.

Come Salvini vuole abolire il canone Rai

Intervistato da Money.it, Salvini aveva spiegato come intende arrivare all’abolizione del canone Rai entro il 2030. Il leader del Carroccio punta innanzitutto sul taglio degli sprechi, sulla riduzione degli appalti esterni e spiega come sia necessario ragionare sulla privatizzazione. Inoltre, il suo obiettivo è quello di incrementare i ricavi derivanti dalla pubblicità e di vendere i programmi all’estero.

Canone Rai, gli attacchi a Salvini

La proposta di Salvini, con tanto di petizione, non piace a Nicola Fratoianni, dell’Alleanza Verdi Sinistra, che sottolinea come la Rai sia la più grande industria culturale in Italia, oltre che un colosso dell’informazione: “Indebolire il servizio pubblico radiotv, continuando al contempo a cercare di occuparlo non è un bel servizio nell’interesse della collettività”.

In mattinata era stato il segretario del Pd, Enrico Letta, ad attaccare Salvini sostenendo che questa proposta rende “evidente che Salvini è il portavoce degli interessi di Mediaset”. Critico anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, secondo il quale Salvini “ne spara una al giorno”.

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