Cane che morde una persona o un altro animale, cosa rischia il padrone?

Ilena D’Errico

20 Dicembre 2023 - 00:13

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Ecco cosa rischia il padrone se il suo cane morde una persona o un altro animale sul piano civile e penale.

Cane che morde una persona o un altro animale, cosa rischia il padrone?

Può succedere che il cane morda un altro animale o una persona, certo i proprietari dovrebbero assicurarsi in ogni modo di limitare questa possibilità, ma di fatto può bastare una piccola disattenzione o una sottovalutazione dei fatti. Chiaramente il cane, in quanto animale, non ha alcuna personalità giuridica e non è capace – nel senso legalmente rilevante – di valutare danni, lesioni e controllare del tutto i propri impulsi.

Al contrario, si suppone che questa valutazione sia compiuta efficacemente dal proprietario, a cui spetta la custodia del cane, non solo per il benessere dell’animale domestico ma anche rispetto al controllo del suo comportamento e alla limitazione degli eventuali danni.

Per questa ragione se il cane morde una persona o un altro animale è il proprietario a esserne responsabile agli occhi della legge, ecco cosa rischia a seconda delle dinamiche.

Cosa si rischia se il cane morde una persona

Nel caso in cui il cane morde una persona il proprietario potrebbe essere chiamato a risponderne penalmente. L’articolo 672 del Codice è dedicato in modo specifico all’omessa custodia e mal governo di animali, punendo chi non custodisce adeguatamente gli animali (o li lascia liberi) e anche chi li affida a una persona inesperta o incapace di controllarli con la sanzione amministrativa da 25 a 258 euro.

La punibilità è però riservata alla grave negligenza del padrone e agli animali che sono considerabili pericolosi in virtù del loro comportamento e temperamento, ma non finisce qua. Il proprietario può essere denunciato per le lesioni procurate dal cane, rispondendo personalmente del reato di lesioni colpose, di omicidio colposo (a seconda dell’esito dei morsi chiaramente) e perfino di omicidio volontario se ha personalmente aizzato il cane.

Spetta sempre al proprietario adottare ogni diligenza per evitare comportamenti aggressivi e dannosi del cane, oltre che per limitarne il più possibile le conseguenze agendo tempestivamente.

A fianco della responsabilità penale, c’è poi a prescindere quella civile, con il dovere di un risarcimento nei confronti della persona lesa. Il dovere al risarcimento è perenne, a meno che si possa dimostrare il caso fortuito, un evento del tutto imprevedibile e non imputabile ad alcuna colpa del padrone. La fuga del cane – non dovuta a un caso fortuito – non è di per sé una scriminante del padrone, che avrebbe dovuto comunque agire per evitarla.

Cosa si rischia se il cane morde un altro cane

Ovviamente, la responsabilità civile del proprietario del cane si palesa anche quando a patire il morso è un altro cane. L’obbligo al risarcimento danni deve essere sancito dalla sentenza di un giudice al seguito di un’azione civile, necessaria a individuare la colpevolezza dell’aggressione. Questo è un tema piuttosto ostico, per il quale serve considerare le dinamiche dell’azzuffata (difficilmente si tratta di un morso circoscritto e privo di contrattacco) e le pregresse vicissitudini.

Alcuni precedenti di giurisprudenza denotano i seguenti criteri (chiaramente da applicare in base alle circostanze):

  • La colpa è del padrone del cane che ha attaccato per primo;
  • se il cane agisce per difendere il padrone dall’altro cane o dal suo proprietario la colpa è di quest’ultimo.

L’entità del risarcimento, indipendentemente dalle lesioni a persone o altri animali (certificate dai medici), dipende dai danni riportati e dai rimborsi per eventuali trattamenti medici e sanitari, oltre che dai danni morali e biologici.

Cosa rischia il cane

Il cane non ha alcuna responsabilità legale per morsi e lesioni, non può risponderne in alcun modo né tanto meno deve essere abbattuto. Può però essere sottoposto a percorsi educativi e riabilitativi, ed eventualmente avere l’obbligo di guinzaglio e museruola in ogni luogo. Quest’ultima ipotesi è però poco frequente, dato che gli esperti comportamentisti ne considerano più rischi che benefici.

Può invece accadere che il cane sia tolto al proprietario, ma quando quest’ultimo non è in grado di accudirlo e controllarlo, anche per il benessere dell’animale stesso.

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