“Ora non ci sono più presupposti per campo largo con M5s, strada in salita”: l’intervista a Laura Boldrini (Pd)

Stefano Rizzuti

21 Luglio 2022 - 10:18

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La deputata del Pd, Laura Boldrini, accusa M5s, Lega e Fi per la crisi di governo, definendo “molto grave" quanto accaduto. E, intervistata da Money.it, parla di strada in salita per il campo largo.

“Ora non ci sono più presupposti per campo largo con M5s, strada in salita”: l’intervista a Laura Boldrini (Pd)

Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia hanno voltato le spalle al Paese: è stato molto grave quello che è accaduto”. È questo il giudizio espresso dalla deputata del Pd ed ex presidente della Camera, Laura Boldrini, sulla crisi di governo in un’intervista a Money.it.

Raggiunta alla Camera dopo il breve annuncio del presidente del Consiglio, Mario Draghi, Boldrini spiega che i partiti hanno avuto un atteggiamento “molto grave, cinico e spregiudicato”. E non nasconde le difficoltà per il futuro nella formazione del campo largo comprensivo dei 5 Stelle: “La strada si fa in salita, in questo momento non sembra ci siano i presupposti”.

La crisi di governo era davvero inevitabile, non c’era un’altra soluzione possibile?

La soluzione sarebbe stata nel senso di responsabilità che però i gruppi politici non hanno dimostrato. Ci sono state alcune prese di posizione ai danni dei cittadini e delle cittadine. Penso che il Movimento 5 Stelle abbia iniziato a fare queste rimostranze anche con motivazioni condivisibili, cioè l’agenda sociale, il problema del salario minimo, ma sbagliando completamente nel metodo, perché non votare la fiducia è un metodo molto sbagliato quando si sta al governo, anziché trovare il consenso politico all’interno del governo. E penso che la Lega abbia sfruttato la situazione per tirarsi via portandosi dietro Forza Italia e l’ha fatto in un modo spregiudicato, senza scrupoli, dando la precedenza alla coalizione della destra anziché agli interessi del Paese. Credo che di questo ne dovranno rispondere davanti all’elettorato.

Parlava di agenda sociale, salario minimo: con la crisi sfuma tutto?

Ora vediamo, il governo andrà avanti per gli affari correnti, quindi potrà approvare decreti. Però certamente, non attraverso la fiducia perché non si può votare quando c’è un governo in carica per gli affari correnti. È tutto più complicato e rischia di saltare anche una tranche importante del Pnrr, di cui c’è molto bisogno. Questo denota che ci sono alcuni partiti, in questo caso Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, che hanno voltato le spalle al Paese: è stato molto grave quello che è accaduto.

Quanto avvenuto chiude la strada all’ipotesi del campo largo comprensivo del Movimento 5 Stelle?

Diciamo che la strada si fa sempre più in salita dopo quanto accaduto.

Si sono già aperte riflessioni su questo tema nel Pd?

Il Pd è rimasto nella posizione di andare avanti, volevamo andare avanti perché capivamo che era necessario farlo in questo momento. Ma evidentemente altri hanno fatto considerazioni diverse e questo è molto grave, cinico, spregiudicato. Poi sulle alleanze vedremo, ma in questo momento non sembra ci siano i presupposti.

Oltre alla strada del voto non ce ne sono altre possibili ora?

Questo non sta a noi deciderlo. Adesso Draghi è andato a incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: la scelta è del presidente Mattarella.

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