Buoni fruttiferi postali e conti deposito a confronto: quale conviene?

Claudia Cervi

24 Marzo 2023 - 08:12

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Meglio i buoni fruttiferi postali o un conto deposito per investire i risparmi? Come funzionano, rischi, analogie e differenze tra i due prodotti.

Buoni fruttiferi postali e conti deposito a confronto: quale conviene?

Gli investimenti a basso rischio rappresentano una scelta popolare per chiunque cerchi di proteggere il proprio capitale. Tra i prodotti finanziari più sicuri, i buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono tra le opzioni più comuni.

Entrambi offrono una bassa probabilità di perdere il proprio capitale, con rendimenti sempre più alti a seguito dell’inflazione incalzante e superiori ai tassi di interesse standard dei conti correnti.

I buoni fruttiferi postali godono della garanzia dello Stato, offrendo un basso rischio di perdita di capitale, mentre i conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che fornisce una protezione simile.

Tuttavia, nonostante la somiglianza in termini di basso rischio, buoni fruttiferi postali e conto deposito hanno alcune differenze significative. Vediamo di seguito le differenze tra buoni fruttiferi postali e conti deposito, come funzionano, analizzando i loro vantaggi e svantaggi, i requisiti di investimento e i rendimenti attesi, per aiutare a scegliere l’opzione migliore in base alle proprie esigenze finanziarie.

Perché investire in buoni fruttiferi postali o conti deposito?

Investire in buoni fruttiferi postali o conti deposito può essere una scelta saggia per diversi motivi. Innanzitutto, questi strumenti offrono un basso rischio di perdita di capitale, il che li rende ideali per coloro che desiderano proteggere i propri risparmi senza rischiare di perderli e senza esporsi al rischio di mercato. Inoltre, offrono un rendimento certo sul capitale investito o quantomeno la possibilità di aver indietro per intero il capitale investito. Infine, questi strumenti di investimento sono facili da utilizzare e non richiedono particolari competenze finanziarie per essere sottoscritti. Ciò invece non avviene con altri tipi di investimenti, che mettono comunque a rischio i soldi investiti.

Buoni fruttiferi postali e conti deposito: cosa sono e come funzionano

I buoni fruttiferi postali sono titoli di debito emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato italiano e distribuiti da Poste Italiane. Possono avere diverse scadenze e offrono un tasso di interesse fisso, con la possibilità di riscuotere gli interessi annualmente o alla scadenza. Una volta scaduti, i buoni fruttiferi postali possono essere rinnovati, riscossi o utilizzati per l’acquisto di altri titoli di Stato. Uno dei vantaggi dei buoni fruttiferi postali è che sono garantiti dallo Stato, il che significa che il rischio di perdita di capitale è estremamente basso. I Bfp hanno diverse categorie di durata e rendimento e gli interessi possono essere maturati in base ai criteri specificati al momento della sottoscrizione.

I conti deposito, invece, sono un prodotto bancario che consente di depositare denaro e ricevere un tasso di interesse fisso, in genere superiore ai tassi dei conti correnti. I conti deposito possono essere a breve termine, con scadenza da pochi mesi a un anno, o a lungo termine, con scadenza di solito superiore a un anno.
Inoltre i conti deposito si dividono in due categorie: liberi e vincolati.
Nel caso di conti di deposito liberi è possibile ritirare in qualsiasi momento la somma versata con annessi interessi se maturati. Nel caso di conti vincolati è sempre possibile ritirare la somma versata dietro però pagamento di penali o restituendo gli interessi versati.

Uno dei principali vantaggi dei conti deposito è che sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che fornisce una protezione simile a quella offerta dai Buoni Fruttiferi Postali garantiti dallo Stato.

Buoni fruttiferi postali e conti deposito: analogie e differenze

I buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono prodotti finanziari molto simili tra loro, ma hanno anche alcune differenze importanti.

Analogie

  • Entrambi i prodotti offrono un tasso di interesse fisso.
  • Sia i buoni fruttiferi postali che i conti deposito sono considerati investimenti sicuri, poiché sono garantiti da enti pubblici: i buoni fruttiferi postali sono garantiti dallo Stato italiano, mentre i conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
  • È possibile ritirare il proprio investimento in entrambi i casi, tuttavia, per i conti deposito, questo è possibile solo se il conto non è vincolato.
  • L’imposta di bollo applicata è del 2 per mille per entrambi i prodotti.

Differenze

  • I buoni fruttiferi postali hanno una scadenza prefissata, mentre i conti deposito possono essere a breve o lungo termine.
  • La modalità di maturazione degli interessi è diversa: per i buoni fruttiferi postali, è necessario raggiungere un periodo minimo di attesa che varia da 6 a 12 mesi, mentre per i conti deposito, gli interessi vengono accumulati di giorno in giorno ma erogati in periodi prestabiliti.
  • Altra differenza risiede nella possibilità di poter intestare un Bfp a minorenni in modo da garantire al minore una rendita che potrà incassare al momento del compimento del 18° anno di età.
  • La tassazione sui rendimenti è differente: per i buoni fruttiferi postali è del 12,5%, mentre per i conti deposito è del 26%.

In sintesi, i buoni fruttiferi postali e i conti deposito condividono molti punti in comune, come la sicurezza dei prodotti e la possibilità di ritirare il proprio investimento. Tuttavia, le differenze tra i due prodotti riguardano principalmente la scadenza, la modalità di maturazione degli interessi, la tassazione sui rendimenti e la possibilità di intestare il prodotto a minorenni. Per scegliere l’investimento più idoneo, è importante valutare attentamente questi aspetti.

I rischi dei buoni fruttiferi postali e dei conti deposito

I buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono due strumenti di risparmio molto popolari tra i risparmiatori. Tuttavia, è importante sottolineare che anche se sono tra gli strumenti più sicuri sul mercato, esistono alcuni rischi associati alla loro sottoscrizione.

Per quanto riguarda i buoni fruttiferi postali, il rischio principale è legato alla scadenza. Dopo 10 anni dalla scadenza, il titolo rappresentato da documenti cartaceo si prescriverà e non sarà più possibile riscuotere il capitale investito e gli interessi maturati. Pertanto, è importante tenere traccia della data di scadenza del titolo e, se necessario, richiederne il rimborso prima della scadenza. Inoltre, sebbene i rendimenti dei buoni fruttiferi postali siano a tasso fisso e quindi noti già al momento dell’acquisto, in caso di introduzione di Bfp a tasso variabile, i rendimenti dipenderebbero dall’andamento dell’indice di riferimento.

Per quanto riguarda i conti deposito, il rischio principale è legato alla solvibilità della banca emittente. Se la banca fallisce, i depositi dei clienti possono essere a rischio. Tuttavia, è importante sottolineare che in Europa esiste un sistema di garanzia dei depositi che copre fino a 100.000 euro per ogni depositante e per ogni banca. Pertanto, è importante verificare che la banca emittente del conto deposito aderisca a questo sistema di garanzia dei depositi e monitorare periodicamente la situazione finanziaria della banca.

In sintesi, i buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono strumenti di risparmio sicuri e convenienti. Tuttavia, come con qualsiasi strumento di investimento, è importante essere consapevoli dei potenziali rischi e leggere attentamente le condizioni contrattuali prima di sottoscriverli.

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