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Bull e bear market: cosa sono? Significato, differenze, come comportarsi

Redazione

28/12/2022

28/12/2022 - 12:33

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Bull market e bear market: significato e differenze tra il mercato orso e il mercato toro. Come comportarsi nell’una e nell’altra fase?

Bull e bear market: cosa sono? Significato, differenze, come comportarsi

Cosa significano bull market e bear market? Il senso e le differenze tra le due terminologie finanziarie sono fondamentali per operare nei mercati.

Traducendo alla lettera, “bull market” vuol dire mercato toro e “bear market” mercato orso. Nel gergo degli investitori e degli operatori di Borsa mercato le due espressioni significano mercato rialzista e mercato ribassista, ma quali sono le loro differenze?

Quando si parla di condizioni di mercato è facile imbattersi in queste definizioni. Per quanto siano utilizzati (forse nel caso italiano sentiamo più parlare di mercato orso e toro, piuttosto che di bull e bear market), capire il loro significato e le loro differenze non è così facile come sembra.

Dato che i trend e le direzioni intraprese dal mercato hanno ripercussioni sul proprio portafogli, capire cosa significa bull market e bear market e quali sono le loro differenze è fondamentale, soprattutto se si stanno muovendo i primi passi nel settore. Cosa sono il mercato toro e il mercato orso e qual è la loro differenza?

Bull market e bear market: origine dei termini

Prima di approfondire il significato di bull market e bear market e di scoprire le differenze tra mercato orso e mercato toro, occorre indagare sull’origine di questi termini. Gli investitori e i trader utilizzano una terminologia specifica per descrivere alcuni concetti di trading. Molto spesso queste parole sono usate con un significato connotativo, avendo un fondamento dietro il loro utilizzo. Entrambi sono stati così chiamati, almeno secondo la teoria dominante, in virtù delle differenze tra le modalità di attacco dei due animali.

Il toro incorna verso l’alto, per cui un mercato rialzista è definito bull market (mercato toro). Viceversa, la zampata dell’orso è diretta verso il basso, cosa che spiega perché bear market è un termine utilizzato per indicare il mercato ribassista.

In epoca elisabettiana, sia a Roma che a Londra, il toro e l’orso erano soliti combattere nelle arene per dilettare la popolazione e molto probabilmente il loro essere agli antipodi ha ispirato l’odierna metafora di mercato azionario.

Nel gergo finanziario, i termini «bull» e «bullish», spesso usati nella loro forma originale in lingua inglese, possono riferirsi a:

  • trader o investitori che prevedono un’evoluzione positiva del prezzo, adottando posizioni lunghe strategiche/un impegno positivo nei confronti del mercato ("essere rialzisti");
  • una condizione di mercato in cui la maggior parte delle attività aumenta di prezzo, utilizzando l’espressione «mercato rialzista».

La differenza bull market-bear market, ossia tra mercato orso e mercato toro comincia a essere più chiara.

Cos’è il mercato toro o bull market?

In linea generale possiamo dire che il bull market (mercato toro) e il bear market (mercato orso) sono delle condizioni di mercato determinate dall’andamento dei prezzi dei titoli azionari. In realtà ci sono delle caratteristiche specifiche, non regole certe e assolute, che possono aiutarci a evidenziare la differenza tra le due condizioni di mercato.

Il bull market è definito come uno stato dei mercati finanziari in cui i prezzi hanno una tendenza al rialzo. Il termine può riferirsi all’intero mercato, a un asset specifico o a diversi settori di questo ecosistema.

In un mercato rialzista, possono verificarsi correzioni di diverse ampiezze e, per avere un quadro più ampio, possiamo misurare l’evoluzione del prezzo su diversi intervalli di tempo. Più grande è il lasso di tempo, più precisa sarà la nostra strategia.

Quindi un mercato rialzista può avere correzioni e periodi di consolidamento, senza cambiare la tendenza principale. Il concetto è indubbiamente riconoscibile, ma ciascun trader ha una prospettiva personale, a seconda dell’orizzonte di investimento.

Cos’è il mercato toro e quali sono le caratteristiche del bull market?

  1. Domanda e offerta: in un mercato rialzista, o anche bull market, siamo in grado di osservare una forte domanda e una debole offerta. In altre parole molti vogliono comprare, ma in pochi sono disposti a vendere. La conseguenza? Un aumento dei prezzi;
  2. psicologia degli investitori: in una fase di mercato rialzista tutti sono interessati a partecipare attivamente nella speranza di ottenere un profitto. La fiducia degli investitori è piuttosto elevata, il che si ripercuote positivamente sui prezzi dei titoli azionari;
  3. cambiamento attività economica: dato che le imprese quotate rappresentano i partecipanti della grande economia, quest’ultima e il mercato azionario sono strettamente correlati. In un buon contesto economico le persone hanno più denaro da spendere e ottengono maggiori profitti, cosa che fa salire il prezzo delle azioni.

Cos’è il mercato orso o bear market?

Ora che abbiamo visto le caratteristiche del bull market bisognerà capire quali sono quelle del bear market, ossia del mercato orso anche detto ribassista. Spoiler: le caratteristiche sono completamente opposte rispetto a quelle del bull market.

  1. Domanda e offerta: in un mercato ribassista, o anche bear market, si verifica la situazione opposta, cioè meno domanda e più offerta. Si osservano cioè più persone disposte a vendere di quante vogliono effettivamente comprare, il che porta a una diminuzione dei prezzi;
  2. psicologia degli investitori: se l’ottimismo prevale durante una fase di bull market, stessa cosa non si può dire quando parliamo di mercato orso o bear market. In questo secondo caso il sentiment di mercato è negativo e gli investitori iniziano a spostarsi dall’azionario verso investimenti a reddito fissi, più sicuri. È un circolo vizioso: la discesa del prezzo delle azioni fa scappare gli investitori che tengono i soldi fuori dal mercato, cosa che a sua volta fa crollare ancor di più il prezzo;
  3. cambiamento attività economica: davanti a un’economia debole, le aziende non sono in grado di registrare buoni profitti dato che i consumatori spendono di meno. Il declino degli stessi profitti porta a inferiori valutazioni sul mercato azionario e dunque ad un calo dei prezzi.

Come capisco se il trend di mercato è cambiato?

Come faccio a capire se un bull market sta diventando bear e viceversa? Prevedere le prossime fasi di mercato è di certo un compito non semplice (a meno che non ci si chiami Warren Buffett). Per capire se ci troviamo in una fase di mercato toro o di mercato orso, non basta soltanto evidenziare la presenza delle caratteristiche prima citate e neanche osservare come il mercato reagisce a un determinato evento.

La chiave per determinare se siamo in una fase di bull market o di bear market è l’analisi e l’osservazione di lungo periodo. Piccoli movimenti degli indici rappresentano solo trend di breve periodo o correzioni temporanee di mercato. In genere, se molteplici indici hanno messo a segno una variazione di 15-20 punti percentuali, allora significa che il mercato sta cambiando o ha cambiato direzione: dal bull market siamo passati al bear market e/o viceversa.

Anche in questo caso la regola appena citata non è scritta sulla pietra, il che significa che anche una prolungata fase può soltanto rappresentare un periodo di stagnazione in cui il mercato sta cercando una direzione. In tal caso il trend sarà piatto e non potremmo parlare né di mercato toro, né di mercato orso.

Come muoversi sul mercato toro e sul mercato orso

In una fase di bull market, e in linea di massima, la cosa migliore per un investitore sarebbe quella di trarre vantaggio dalla crescita dei prezzi, comprando all’inizio del trend e vendendo nel momento in cui essi hanno raggiunto il loro picco. Fondamentale in questo senso sarà determinare con esattezza l’inizio e la fine del trend rialzista.

Storicamente, ci sono stati una serie di fattori che hanno contribuito all’emergere di un mercato rialzista. In generale, i bull market si verificano in condizioni di un’economia forte o in rafforzamento. Nei mercati tradizionali, un forte Pil pro capite e un basso tasso di disoccupazione sono alcuni dei fattori che spesso producono condizioni di mercato favorevoli, incoraggiando un aumento della domanda e determinando fiducia negli investitori. Questi fattori possono anche creare un impatto indiretto sui mercati delle criptovalute, i quali sono influenzati anche da notizie positive su media del settore, Fomo e nuovi progetti a riguardo.

In una fase di bear market le chance di perdita sono molto più alte rispetto al bull market, dato che i prezzi dei titoli continuano a perdere terreno e non sempre si riesce a individuare la fine del trend ribassista. Anche nel momento in cui si decide di investire durante un mercato ribassista, nella speranza di osservare un nuovo aumento dei prezzi, prima che ciò accada subirà probabilmente delle perdite più o meno significative.

Durante una fase di mercato orso un’altra scelta per l’investitore può anche essere quella di investire sui cosiddetti titoli difensivi, ossia quelli che vengono solo minimamente toccati da una fase ribassista o rialzista di mercato.

3 modi per trarre vantaggio da un mercato rialzista

La regola generica per trarre vantaggio da un bull market è acquistare in anticipo, al fine di trarre vantaggio dall’aumento dei prezzi, e vendere quando hanno raggiunto il loro picco. Tuttavia, è importante ricordare che determinare quando si verificheranno il minimo e il massimo e valutare lo stato attuale del mercato è complesso, dunque queste strategie comportano tutte un certo grado di rischio.

  • Buy and Hold”: strategia basilare, consiste appunto nell’acquistare un determinato titolo e tenerlo nel proprio portafoglio con la finalità di venderlo successivamente. Il presupposto di questa strategia implica che l’investitore compri lo strumento con l’aspettativa che il prezzo salga: questo è il motivo per cui l’ottimismo spinge gli investitori a comprare e può causare i bull market. Esiste una variante di tale strategia, una specie di Buy and Hold ”potenziato”, che comporta un rischio in più, secondo cui l’investitore acquista una quantità fissa aggiuntiva di azioni ogni volta che il prezzo aumenta di un importo prestabilito;
  • acquistare durante i ritracciamenti: consistono in brevi periodi in cui la tendenza generale del prezzo di un titolo si inverte. Tale fenomeno è comune durante i mercati rialzisti, in cui sono soliti verificarsi piccoli cali durante la tendenza al rialzo. Una strategia utilizzata da molti investitori consiste nell’acquistare titoli durante questi periodi, approfittando del prezzo “scontato” grazie al calo momentaneo dei prezzi, basandosi sul presupposto che il mercato rialzista continui;
  • Swing Trading: la strategia più aggressiva tra le tre proposte: in questo caso gli investitori utilizzano varie tecniche esperte, tra cui il ricorso alla vendita allo scoperto, cercando di ottenere i massimi guadagni.

La scelta dell’intermediario finanziario a cui affidarsi, sia per la propria formazione che investimenti, è estremamente importante: scegliere un broker regolamentato e riconosciuto a livello globale come XTB, ti permette di accedere a una formazione completa e gratuita, oltre al beneficiare di maggiore sicurezza rispetto ad altre istituzioni, in quanto i propri fondi sono separati da quelli dell’azienda, la quale è regolamentata dalle più importanti istituzioni di regolamentazione finanziaria.

Che tu scelga di investire in un mercato rialzista o in un mercato ribassista, è importante ricordare che ci sono rischi associati a ciascuna strategia. Qualsiasi opinione, ricerca, analisi, prezzi o altra informazione fornita sotto il titolo di commento generale del mercato non costituisce consiglio di investimento. Si prega di notare che le informazioni o le ricerche basate su dati storici non garantiscono prestazioni o risultati futuri. Investire è un’attività rischiosa che comporta la possibilità di mettere a rischio il proprio capitale e di perdere denaro.

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