Bonus colf e badanti 2023: così una parte dello stipendio lo paga lo Stato

Giorgia Bonamoneta

3 Gennaio 2023 - 20:03

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Nuovo bonus colf e badanti nel 2023 per aiutare le famiglie ad assumere in maniera regolare i collaboratori domestici. Ecco chi paga parte dello stipendio e come funziona il bonus.

Bonus colf e badanti 2023: così una parte dello stipendio lo paga lo Stato

La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha annunciato lo scorso 19 dicembre 2022 l’introduzione di un bonus colf e badanti. Il bonus è previsto per le famiglie che assumono colf e badanti in maniera regolare, così da supportare non solo le famiglie, ma anche i dipendenti del settore che per la maggior parte dei casi sono donne (90%) e stranieri (70%).

Sul bonus colf e badanti per il 2023 si sa ancora poco, dall’importo alle modalità di richiesta. È però prevista una diminuzione dell’importo del bonus al crescere dell’Isee della famiglia che assume il collaboratore domestico. Il bonus colf e badanti punta a un utilizzo più mirato ed è finalizzato all’assunzione regolare dei dipendenti del settore. Rispetto al passato con l’indennità di accompagnamento, l’obiettivo è quello di coprire una spesa più ampia. Questa strategia getta le basi per limitare i lavoratori irregolari che nel settore sono almeno 780.000 su 1,5 milioni di domestici.

Di seguito ecco cosa sappiamo sul bonus colf e badanti per il 2023 e perché potrebbe aiutare davvero le famiglie ad assumere in maniera regolare.

Un bonus contro il lavoro in nero: in arrivo il bonus colf e badanti pagato in parte dallo Stato

Limitare il lavoro sommerso, in nero o con contratti irregolari è l’obiettivo del governo Meloni, così come era l’obiettivo dei governi precedenti. Il traguardo è ridurre di almeno due punti percentuali il lavoro sommerso entro il 2025 e per farlo il governo deve agire anche su una grande fetta di lavoratori domestici. Sul totale di 1,5 milioni di collaboratori domestici impiegati nella cura della casa e delle persone si stimano infatti almeno 780.000 lavoratori regolari.

Gran parte di questi fanno parte di due categorie a rischio, come donne e stranieri irregolari. Ridurre il lavoro irregolare significa quindi mettere in campo strategie per invogliare la messa in regola dei lavoratori, permettendo alle famiglie di assumere in modo regolare con incentivi economici. Da qui l’idea di un bonus colf e badanti pagato mensilmente e che sostiene una parte dello stipendio regolarmente retribuito a un collaboratore domestico.

Bonus colf e badanti: coma funziona

Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, ha introdotto nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso un “bonus colf e badanti”. Questo ha lo scopo di diminuire le collaborazioni domestiche irregolari attraverso un bonus su base mensile per coprire una parte delle spese sostenute dalle famiglie che assumono regolarmente.

Al momento non si sa a quanto ammonterà il bonus, ma sembra che il governo abbia previsto che il bonus diminuisca al crescere del valore Isee della famiglia che assume.

In aggiunta è previsto lo sviluppo di una sezione dedicata sul sito dell’Inps, abbinata a un’applicazione, per la semplificazione burocratica dell’assunzione di colf e badanti. Attraverso l’applicazione o la sezione dedicata del sito sarà quindi possibile fare domanda del bonus e usufruirne per il pagamento, ma anche essere a conoscenza in tempo reale di tutte le notizie in merito al lavoro domestico, l’assunzione ed altri dubbi del settore.

Si sa invece ancora poco della possibile introduzione di voucher per lavori saltuari del settore del lavoro domestico, ma è possibile che questi vengano introdotti per incentivare il lavoro regolare anche per periodi più brevi rispetto a quelli previsti da un regolare contratto.

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