Bonus 200 euro: l’elenco ufficiale dei nuovi beneficiari

Simone Micocci

10 Agosto 2022 - 12:54

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Bonus 200 euro, con il decreto Aiuti bis vengono coinvolte anche 300 mila persone. Ecco l’elenco ufficiale di chi ne ha (ancora) diritto.

Bonus 200 euro: l’elenco ufficiale dei nuovi beneficiari

Il testo del decreto Aiuti bis, precisamente all’articolo 22, estende il diritto al bonus 200 euro ad ulteriori categorie di lavoratori che inizialmente ne erano stati esclusi. Nel complesso si parla di 300 mila lavoratori (e pensionati), i quali presto potranno godere dei 200 euro come già successo per altri 31 milioni d’italiani compresi tra le categorie indicate nel primo decreto Aiuti (decreto n. 50 del 17 maggio scorso).

E finalmente possiamo disporre dell’elenco completo delle categorie che vengono incluse tra la platea dei beneficiari del bonus 200 euro, visto che il testo del decreto Aiuti bis, n. 115 del 9 agosto 2022, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Le buone notizie inoltre non finiscono qui: con lo stesso provvedimento, infatti, è stata incrementata la dotazione del fondo con cui il bonus - che dovrebbe essere di 200 euro ma si attende l’apposito decreto del ministero del Lavoro che ne indicherà importi e limiti di redditi - sarà riconosciuto anche ai lavoratori autonomi con Partita Iva e ai liberi professionisti.

Bonus 200 euro, l’elenco degli aventi diritto indicato dal decreto Aiuti bis

Con il decreto Aiuti bis il governo non ha prorogato il bonus 200 euro ma ne ha solamente esteso l’elenco dei beneficiari. D’altronde, nella prima tornata dei pagamenti - come disposta dagli articoli 31 e 31 del decreto n. 50 del 17 maggio scorso - ci sono stati dei lavoratori esclusi per qualche cavillo, sui quali il legislatore ha deciso d’intervenire non appena è stato possibile.

Ad esempio, il bonus è in arrivo per:

  • 40 mila lavoratori con rapporto di lavoro in essere nel mese di luglio 2022 e con retribuzione inferiore a 2.692 euro, i quali tuttavia non hanno beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% introdotto dalla legge di Bilancio 2022 (requisito essenziale per godere del bonus 200 euro in busta paga) in quanto “interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps”. È il caso, ad esempio, delle lavoratrici che nei primi mesi dell’anno sono state assenti per congedo di maternità o parentale, o anche per i lavoratori cassa integrati. A questi l’indennità viene erogata nel mese di ottobre 2022, previa dichiarazione del lavoratore “di non aver beneficiato dell’indennità [...] e di essere stato destinatario di eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps fino alla data indicata al primo periodo”.
  • 50 mila pensionati. Il testo del decreto Aiuti, infatti, stabilisce che per avere diritto al bonus 200 euro sulla pensione, o anche sull’assegno sociale e sulle prestazioni riconosciute per invalidità civile, bisogna risultarne beneficiari alla data del 30 giugno 2022. Con il decreto Aiuti bis, invece, si passa al 1° luglio 2022, comprendendo tutti coloro che hanno maturato il diritto alla pensione, o ai suddetti trattamenti assistenziali, solamente dal mese scorso;
  • 56 mila dottorandi e assegnisti di ricerca a condizione che abbiano un contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti bis, quindi il 10 agosto 2022;
  • 148 mila collaboratori sportivi, erogati automaticamente da Sport e Salute S.p.a. Ad avere diritto al bonus sono quei collaboratori sportivi che hanno già beneficiato degli aiuti introdotti durante la pandemia.

Sarà una successiva circolare Inps a fare chiarezza sulle modalità per la richiesta e l’erogazione del bonus per le suddette categorie.

Bonus 200 euro: più soldi per i lavoratori autonomi

Con il decreto Aiuti bis sale a 600 milioni la dotazione del fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi dal quale verranno reperite le risorse necessarie per erogare un’indennità una tantum anche in favore dei lavoratori autonomi.

Nel dettaglio, l’intenzione sembra essere quella di ripetere importi e limiti di reddito già previsti per le altre categorie: anche per gli autonomi con Partite Iva e per i liberi professionisti, quindi, dovrebbe trattarsi di un bonus di 200 euro riconosciuto a patto di aver avuto un reddito non superiore a 35 mila euro (probabilmente si guarderà al 2021).

Tuttavia, le risorse stanziate inizialmente, 500 milioni di euro, non sembravano essere sufficienti per far sì che tale obiettivo potesse essere raggiunto, ragion per cui con il decreto Aiuti bis sono stati aggiunti altri 100 milioni.

Adesso l’ultima parola spetta al ministero del Lavoro che in questi giorni, si spera il prima possibile, emanerà un apposito decreto con cui saranno ufficializzate le somme e i requisiti per il bonus caro vita da riconoscere ai lavoratori autonomi e liberi professionisti.

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