Bollette, i soldi non bastano: ad aprile tagli e nuove tasse con una manovra bis?

Alessandro Cipolla

25 Novembre 2022 - 09:29

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Nel Dpb il ministro Giorgetti ha scritto che a fine marzo ci potrebbero essere nuove misure, non in deficit, per il caro-bollette: in arrivo tasse e tagli con una manovra bis?

Bollette, i soldi non bastano: ad aprile tagli e nuove tasse con una manovra bis?

Sulle bollette il paradosso è servito: nonostante le pessime notizie che arrivano da Bruxelles sul fronte del tetto al prezzo del gas e il fatto che, nella legge di Bilancio 2023, quasi i due terzi dei soldi verranno spesi per la crisi energetica, di questo tema se ne sta parlando sempre meno come se la questione non fosse centrale per il futuro del Paese e per le tasche degli italiani.

Allora è giusto subito chiarire alcune cose; nonostante i proclami di Mario Draghi, in sede comunitaria ben poche delle richieste fatte dall’Italia in materia di price cap sono state accolte, con la proposta fatta dalla Commissione che prevede dei paletti così stretti che renderà in futuro di fatto improbabile il ricorso a un tetto al prezzo del gas.

L’Italia così dovrà caversela da sola nell’affrontare il caro-bollette, dopo aver perso mesi preziosi nello sperare in una sponda proveniente da Bruxelles come era stato in qualche modo dato per certo da parte dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

Nella legge di Bilancio da poco approvata dal Consiglio dei ministri, per mitigare le bollette degli italiani sono stati stanziati 21 miliardi su un totale di 35; leggendo cosa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha scritto nelle premesse del Documento programmatico di bilancio, è arrivata la conferma che con ogni probabilità questi soldi basteranno solo per il primo trimestre del 2023.

Bollette: ad aprile sarà necessaria una manovra bis?

A fine marzo - si legge nel documento appena inviato a Bruxelles - in vista della predisposizione del Programma di Stabilità 2023, il Governo rivaluterà la situazione e, se necessario, attuerà nuove misure di contrasto al caro energia utilizzando prioritariamente eventuali entrate aggiuntive e risparmi di spesa che si manifestassero nei primi mesi dell’anno”.

Stando a quanto scritto nel Dpb, i 21 miliardi stanziati nella legge di Bilancio per le bollette probabilmente basteranno fino a marzo; soldi questi che sono frutto del deficit indicato per il 2023 al 4,5%.

Come è stato ribadito più volte, la volontà del governo sarebbe quella di non ricorrere a ulteriore debito per finanziare le varie misure, motivo per cui nel Dpb si parla di un eventuale utilizzo di “entrate aggiuntive e risparmi di spesa”.

In sostanza già ad aprile il governo Meloni potrebbe essere costretto a mettere in campo una manovra bis per trovare ulteriori soldi, senza ricorrere al deficit, al fine di finanziare nuove misure contro il caro-bollette che potrebbero avere un peso anche superiore ai 21 miliardi appena stanziati, visto che in primavera pagheremo i consumi dell’inverno.

L’unica soluzione così sarebbe quella di aumentare le tasse o prevedere tagli draconiani alla spesa pubblica: per gli italiani si tratterebbe di una autentica stangata, con il problema delle bollette che poi potrebbe ripresentarsi in estate se nel frattempo non verrà trovato un efficace rimedio alla crisi energetica.

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