Bollette gas e luce, aumenti o ribassi? Ecco cosa succederà a settembre

Luna Luciano

7 Maggio 2023 - 11:40

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Nonostante la riduzione degli aiuti in bolletta, il Governo potrebbe sfruttare le ottimali condizioni di mercato per far calare i costi. Ecco cosa può accadere a settembre e perché.

Bollette gas e luce, aumenti o ribassi? Ecco cosa succederà a settembre

Gli aumenti di maggio previsti per le bollette di luce e gas spaventano non poco le famiglie in Italia, ma stando alle spiegazioni di Alessandro Lanza, docente di Energy and environmental policy della Luiss e direttore della Fondazione Eni, queste bollette potrebbero comunque pesare di meno dello scorso anno, con un cospicuo risparmio su base annua.

A prescindere dalla riduzione graduale degli aiuti decisa dal governo Meloni, che hanno causato un aumento del 22% sulla bolletta del gas ad aprile, infatti, a sgravare il peso delle bollette per le famiglie saranno le condizioni ottimali di mercato, positive dallo scorso dicembre.

Il governo di Meloni farebbe affidamento proprio sul mercato che vedrebbe un prezzo sempre più basso al Ttf di Amsterdam, che tra qualche mese porterebbe nel complesso vantaggi tali da consentire una nuova riduzione dei sostegni per famiglie e imprese, come chiesto dalla Commissione Ue. Ma come cambieranno i prezzi nei prossimi mesi? Ecco quanto si risparmierà in autunno.

Bollette luce e gas, come cambierà il prezzo nei prossimi mesi?

Nonostante il Governo Meloni abbia deciso di ridurre gli aiuti, che hanno comportato un aumento del 22% dei prezzi del gas ad aprile, le bollette dei prossimi mesi potrebbero risultare più leggere per le famiglie italiane.

E questo grazie alle ottimali dinamiche di mercato. Come spiegato da Alessandro Lanza, docente di Energy and environmental policy della Luiss e direttore della Fondazione Eni è molto probabile che il prezzo del metano al Ttf di Amsterdam resti al di sotto dei 50 euro al megawattora fino alla fine dell’estate 2023.

Questo anche perché con la bella stagione, le famiglie consumeranno sempre di meno. Addirittura, nel caso la situazione resti invariata e quindi senza nuove “fiammate speculative” per la guerra in Ucraina, il direttore della Fondazione Eni ha pronosticato che si potrebbe tornare ai prezzi pre-guerra con il metano a soli 20 euro al megawattora.

Ecco quindi che, secondo Lanza, non considerando le prossime decisioni del governo entro settembre potrebbero essere riassorbiti gran parte degli aumenti visti dalle famiglie sulla bolletta del gas nel 2022. Se lo scorso anno si è registrato un aumento del 64,8% per la spesa del metano, che ha visto una famiglia tipo affrontare una spesa di 1.866 euro, a settembre 2023 il costo del metano potrebbe diminuire di almeno il 40%, ossia 450 euro in meno, su base annua.

Per quanto riguarda la luce elettrica, il presidente della Fondazione Eni ha confermato, invece, la validità della previsione di inizio anno presentata da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma, secondo cui, sempre in estate, la famiglia media italiana potrebbe avere un risparmio annuale in bolletta da 600 euro.

Bollette gas e luce, quanto si risparmierà in autunno?

Stando quindi ai pronostici di Lanza, a settembre una famiglia dovrebbe risparmiare più di 1.000 euro sul costo complessivo delle bollette di luce e gas, sempre su base annua.

A questa somma però va sottratto l’aumento del gas, il cui conto su base annua è di circa 235-309 euro in più stando a Codacons e l’Unione Nazionale Consumatori. Inoltre, bisogna considerare che i prezzi di gas e luce non avranno gli stessi andamenti, e questo dipende dalla frequenza con la quale, per il mercato tutelato, Arera aggiorna i prezzi: su base mensile per il metano e su base trimestrale quello della luce.

Ecco quindi che, come spiega anche il Messaggero, a giugno torneranno gli oneri di sistema sull’elettricità, che valgono circa il 20-22% del costo della bolletta. E così dai 1.000 euro “risparmiati” si scenderebbe a 600-500 euro. Un risparmio dimezzato, ma comunque significativo per le famiglie italiane. E non solo. Infatti, come spiega l’articolo de Il Messaggero, questo risparmio “potrebbe mettere d’accordo l’esecutivo, la Commissione europea e i consumatori”, in vista dell’autunno e inverno 2023.

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