Bollette del gas: ecco quando caleranno i prezzi

Luna Luciano

09/10/2022

09/10/2022 - 09:28

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Un nuovo abbassamento del prezzo del gas lascia ben sperare per le bollette dei prossimi mesi. Ecco quando potremmo registrare un importo minore nella ricevuta a fine mese.

Bollette del gas: ecco quando caleranno i prezzi

Le bollette del gas sono destinate a diminuire. Le famiglie sembra che possano tirare un sospiro di sollievo per questo autunno, specialmente dopo il conto salato che presenteranno molte fatture a ottobre.

E se a ottobre è giunta la prima stangata della bolletta della luce, sembra che per il gas la situazione sia diversa, proprio mentre le scorte europee hanno superato il 90% e in Ue si discute per trovare un compromesso sul price cap, cercando di formulare una proposta da presentare al summit dei leader europei del 20-21 ottobre.

A far ben sperare per il gas non sono solo i Ttf, i benchmark del prezzo del metano in Europa, bloccatisi a quota 156,21 euro al megawattora, raggiungendo il livello più basso dall’inizio di luglio, ma anche il trend dei prezzi che si sta registrando in questi ultimi giorni in Italia.

Infatti, fin dall’inizio di ottobre i prezzi sono progressivamente diminuiti rispetto alla media dei valori di settembre, che si trovano alla base del calcolo della somma della bolletta del gas effettuato dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). La speranza, quindi, è che continuando tale trend lo sconto in bolletta sia garantito.

Data la situazione è opportuno approfondire la questione, cercando di capire quando caleranno i prezzi e soprattutto perché.

Bollette del gas: ecco quando caleranno i prezzi

Non solo il calo dei prezzi della bolletta è qualcosa non solo di auspicabile ma possibile. Attualmente, il prezzo registrato sul mercato all’ingrosso italiano – ossia il Psv (il punto di scambio virtuale dove si incontra domanda e offerta del mercato del gas italiano) – lascia ben sperare. Si parla di uno sconto di circa il 37%. Infatti, il prezzo minimo registrato è stato di 75 euro per megawattora per poi chiudere a 114 euro. Un bel risparmio rispetto al prezzo di 183 euro definito provvisoriamente dall’Arera.

E se non ci si aspetta uno sconto simile in bolletta, ciò che è certo è che si il trend continuasse lo sconto sarebbe comunque garantito, ma resta il dubbio di quando questo sarà visibile sulla ricevuta del gas. Come spiegato da Il Messaggero, tutto sta all’Arerà. L’authority, infatti, dovrà decidere il prezzo definitivo del gas i primi giorni di novembre, facendo scattare eventualmente il conguaglio negativo.

Ecco, quindi, che a beneficiare dei prezzi in calo saranno per prime proprio le tariffe provvisorie di novembre. Il prossimo mese quindi il prezzo della bolletta potrebbe calare, facendo tirare un sospiro di sollievo alle famiglie, ma non bisogna abbassare la guardia.

Infatti, secondo Eni, la crisi energetica potrebbe durare fino al 2024 e dunque i prezzi del gas potrebbero aumentare e oscillare fino ad allora. Ancora, è lo stesso presidente di Arera, Stefano Bresseghini, che ha spiegato che “l’inverno più duro sarà quello del 2023/24” se l’Italia non potenzierà le sue infrastrutture. Ciò che serve all’Italia secondo l’azienda e l’Authority e un aumento della capacità di stoccaggio.

Bollette del gas: il perché del calo dei prezzi

A spiegare il perché del calo dei prezzi è stato l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi.

L’abbassamento dei prezzi, che potrebbe incidere sulle bollette del gas già a partire da novembre , dipende dal fatto che il sistema energetico si sta lentamente adattando alla nuova situazione, tra l’aumento degli stoccaggi, riduzione dei consumi e più efficienze.

E se il gas russo costituiva la maggior parte dell’approvvigionamento, ora è solo al 9%: “il sistema lo ha sostituito prendendolo altrove, attraverso i rigassificatori”. Infatti, l’Algeria ha aumentato di tre volte la fornitura, così come è aumentata la fornitura da parte della Norvegia e degli Usa, in modo che la domanda non superasse mai l’offerta.

In Italia la domanda è di 150 milioni di metri cubi al giorno e l’offerta di 200 milioni ma anche in Europa, se la domanda è di 650 milioni di metri cubi l’offerta è di 1 miliardo.

Queste le parole di Descalzi. Inoltre, sulla diminuzione dei prezzi incide sicuramente anche la diminuzione dei consumi. Infine, a cambiare è anche il mix energetico, non guardando solo alle fonti rinnovabili ma anche al carbone, certamente la soluzione non più salutare dal punto di vista climatico.

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