Blockchain e criptovalute possono fare bene al PNRR

Dario Colombo

12/07/2022

12/07/2022 - 18:50

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Le tecnologie distribuite possono dare concretezza agli obiettivi della digitalizzazione. Vanno misurate e capite nel loro grado di sicurezza. Il parere di Nicola Buonanno di Chainalysis

Blockchain e criptovalute possono fare bene al PNRR

Siamo al cospetto di un circolo virtuoso: per una consapevole crescita delle criptovalute serve aumentare il livello di comprensione della blockchain, che significa sbloccare il potenziale di questa tecnologia e quindi conferire sicurezza e la fiducia in tutto il settore.

L’economia delle criptovalute è un mercato incrementale, che, a differenza di altri tradizionali, è accessibile a chiunque disponga di una connessione Internet.

Quindi più l’adozione di criptovalute aumenta, più crescono i casi d’uso: dalla copertura contro l’inflazione all’investimento o, addirittura, per eseguire transazioni quotidiane.

Più in generale «la blockchain abiliterà un nuovo paradigma di sviluppo che poterà tutte le aziende a essere delle blockchain company».

A parlare così con noi è stato Nicola Buonanno, Regional Sales director Semea di Chainalysis, società che nel suo ultimo Global Crypto Adoption Index (relativo al 2021), che fornisce una misura oggettiva per identificare i Paesi con il più alto livello di adozione di criptovalute, posizionava l’Italia come sesto paese europeo per adozione, dopo Regno Unito, che guida con un ampio margine per un controvalore di 170 miliardi di dollari, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera.

Chainalysis Chainalysis Global Crypto Adoption Index 2021

In termini di tendenze più generali intorno alle criptovalute, il progresso della regolamentazione sta occupando una parte sempre più ampia della conversazione.

«È importante capire che il settore delle criptovalute vuole essere regolamentato, ma vuole anche garantire che i quadri normativi proposti siano sostenibili - ha sostenuto Buonanno -. La criptovaluta è per natura più trasparente di altri strumenti tradizionali, e per questo offre l’opportunità per progettare quadri normativi nuovi e più efficienti. I governi di tutto il mondo stanno collaborando con gli attori del settore per creare una legislazione che protegga i consumatori e promuova l’innovazione. Lavorando con le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine, le aziende possono infondere ulteriore fiducia nelle loro piattaforme e progetti».

La certezza delle cripto

Chainalysis è una blockchain data platform con 8 uffici e 700 persone nel mondo (dopo l’ultimo round di investimenti vale 8,6 miliardi di dollari) che fornisce dati, software, servizi e ricerche ad agenzie governative, borse, istituzioni finanziarie, assicurazioni e di sicurezza informatica. Ha strumenti di indagine, compliance, gestione del rischio e produce insight sul mercato che sono stati utilizzati per risolvere casi di criminalità informatica.

Secondo Buonanno «una delle idee sbagliate più comuni sulle criptovalute è che siano totalmente anonime e non rintracciabili, quando in realtà è tutto il contrario. La criptovaluta presenta una trasparenza senza precedenti perché opera su blockchain pubbliche. Un altro malinteso è che le criptovalute siano utilizzate principalmente per attività illecite. Come con molte nuove tecnologie, i criminali sono stati i primi a coglierne i vantaggi in termini di decentralizzazione e facilità di fruizione. Come accennavo precedentemente questo è avvenuto anche con altre tecnologie, tra cui Internet, plasmando in un certo senso la sua reputazione generale».

Per il manager di Chainalysis è importante ricordare che oggi meno dell’1% delle transazioni è legato ad attività illecite.
Inoltre, uno dei principali vantaggi della trasparenza delle blockchain è che con gli strumenti giusti è possibile misurare le attività illecite ed è probabilmente meno frequente di quanto la maggior parte delle persone pensino.

La sicurezza della blockchain per il PNRR

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l’Italia passerà attraverso un definitivo processo di digitalizzazione. Si può dire che Nicola Buonanno sia un uomo del cloud, cresciuto nel modello business basato sulle subscription: ora guida la regione Semea di Chainalysis, ma prima è stato Senior Regional Director Semea di Vmware occupandosi della business unit Tanzu e precedentemente è stato dieci anni in Google Cloud.

Nicola Buonanno Nicola Buonanno Regional Sales director Semea di Chainalysis

Perciò gli abbiamo chiesto quale potrà essere il ruolo della blockchain nel progetto di digitalizzazione italiano e di conseguenza, che ruolo giocano le criptovalute in questo percorso di crescita del Paese.

Per Buonanno uno dei temi chiave del PNRR è proprio quello della sicurezza informatica. «In questo senso l’analisi blockchain avrà qui un ruolo chiave per sconfiggere attacchi ransomware, finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro».

È un fatto che le nuove tecnologie siano spesso utilizzate inizialmente per attività illecite. «È successo per Internet ed altre tecnologie innovative e le cripto non fanno eccezione. Tuttavia, la crittografia può effettivamente essere sfruttata dalle forze dell’ordine per seguire il denaro su blockchain pubbliche».

Una volta che legislatori, autorità di regolamentazione e forze dell’ordine riusciranno a utilizzare questa tecnologia e i benefici delle criptovalute, la lotta alle attività illecite sarà più facile e questo darà maggiore fiducia a tutto il settore per investire ulteriormente allo sviluppo di questa tecnologia verso un’adozione di massa.

I malware sono un esempio: «nonostante il settore della sicurezza informatica se ne occupi da anni, il loro uso per il furto di informazioni e fondi comporta una richiesta di strumenti nuovi ed adeguati a combattere questa minaccia. Le società di analisi della blockchain, come Chainalysis, offrono ai team di sicurezza informatica nuovi strumenti di indagine, consentendo loro di sfruttare la trasparenza di questa tecnologia per tracciare il movimento dei fondi che sono stati rubati e identificare i colpevoli ma anche di prevenire certi attacchi».

Il PNRR prevede un ambizioso programma di riforme per contribuire alla modernizzazione del Paese e rendere il contesto economico più favorevole allo sviluppo delle attività imprenditoriali.

«Nonostante il mercato sia ancora piccolo in termini assoluti, la blockchain è considerata uno degli elementi abilitatori della trasformazione digitale del Paese. Secondo i nostri dati, 53 miliardi di dollari di asset sono stati scambiati dall’Italia tra luglio 2020 e giugno 2021. Questa tecnologia sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati nel PNRR, ma sono necessarie competenze e strumenti».

Buonanno trova conferme in una ricerca di Confindustria, che ha individuato possibili iniziative per l’utilizzo della blockchain nell’Italia post-pandemia.

Lo studio illustra i risultati attesi dall’applicazione e dall’investimento in blockchain a livello di Sistema Paese, oltre a identificare dodici storie di successo in ambito blockchain, molte delle quali in settori cruciali per l’economia italiana tra cui: agroalimentare, moda, automotive, turismo e cultura, servizi satellitari ed energia.

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