Quanto guadagna Paola Taverna? Stipendio e biografia della senatrice dei 5 Stelle

Alessandro Cipolla

24/08/2023

24/08/2023 - 10:57

condividi

La biografia, lo stipendio e i guadagni di Paola Taverna, la vicepresidente del Senato in lizza per un ruolo diprimo piano nella futura governance del Movimento 5 Stelle.

Quanto guadagna Paola Taverna? Stipendio e biografia della senatrice dei 5 Stelle

Quando nel 2013 i grillini per la prima volta entrarono in Parlamento nella curiosità generale, tra i primi esponenti pentastellati a farsi notare ci fu senza dubbio Paola Taverna che, con la sua veracità tutta romana, divenne un po’ il simbolo di questa nuova fase politica del paese.

Dopo solo cinque anni quell’etereogeneo gruppo di neo deputati e senatori è passato dalla dura opposizione a guidare il paese, prima con il governo del cambiamento formato dal Movimento 5 Stelle e la Lega e poi con il Conte bis insieme al centrosinistra.

La Taverna in questa legislatura che in qualche modo ha ribaltato gli storici rapporti di forza della politica nostrana, è stata nominata vicepresidente del Senato ma in vista degli stati generali viene data in pole anche per un posto di rilievo nella futura governance del Movimento 5 Stelle.

Diamo uno sguardo allora alla biografia di Paola Taverna, spulciando anche la sua situazione patrimoniale tramite le dichiarazioni presentate e a quanto ammonta il suo stipendio da parlamentare.

La biografia di Paola Taverna

Come ribadito anche in una recente diretta Facebook, Paola Taverna non ha mai nascosto di provenire da una famiglia dalle “modeste capacità economiche”. Nata a Roma, quartiere Torre Maura, il 2 marzo del 1969, all’età di 17 anni ha perso il padre.

Dopo essersi diplomata come perito aziendale e corrispondente in lingue estere, finite le superiori la senatrice non si è iscritta all’Università per iniziare a lavorare: adesso però ha ripreso gli studi e si è laureata in Scienze Politiche.

Il primo impiego è come grafica editoriale ma, “al bivio della maternità” come lei stessa scrive nella sua presentazione sulla piattaforma Rousseau (ha un figlio di nome Davide avuto con il suo ex marito), dal 2000 fino al 2013 lavora come segretaria in un poliambulatorio per le analisi cliniche.

L’avvicinamento alla politica avviene nel 2005, quando navigando in rete scopre il blog di Beppe Grillo iniziando così a seguire il progetto del comico genovese. Nel 2007 si candida con Gli Amici di Beppe Grillo come consigliere nel X Municipio, senza però essere eletta.

Senatrice con il Movimento 5 Stelle

La Taverna può essere considerata a tutti gli effetti una “grillina della prima ora”. Nel 2009 infatti partecipa alla nascita del Movimento 5 Stelle, iniziando a partecipare ai vari eventi che i grillini iniziano a organizzare sul territorio.

Alle parlamentarie del 2013 è già abbastanza nota tra i pentastellati tanto da essere tra i candidati più votati. Alle elezioni del 25 febbraio viene quindi eletta al Senato tra le fila del Movimento 5 Stelle.

Vista la rotazione adottata dai pentastellati, dal 30 settembre 2013 al 9 gennaio 2014 è capogruppo al Senato. In generale, durante questa prima storica legislatura dei 5 Stelle emerge come una delle esponenti più battagliere.

Forte anche di una certa popolarità, alle elezioni del 4 marzo 2018 vince il collegio uninominale Roma-Tuscolano con il 34,52% dei voti venendo così eletta di nuovo senatrice. In seguito, viene nominata anche vicepresidente del Senato.

Lo stipendio e i guadagni

In quanto senatrice, Paola Taverna riceve un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari fra telefoni e trasporti

Prima di entrare in Parlamento, nella dichiarazione patrimoniale del 2013 aveva dichiarato un reddito pari a 16.413 euro. Nel 2014 quando invece era già senatrice, l’ammontare è lievitato a 88.209 euro.

Nel 2016 la dichiarazione dei redditi della senatrice è stata invece di 102.908 euro, mentre nella dichiarazione riferita al 2017 la cifra è stata di 103.456 euro, in linea con quella dei suoi compagni di partito.

Nella dichiarazione che si rifà al 2018 la cifra è rimasta sostanzialmente invariata visto che è stato dichiarato 103.140 euro, mentre nell’ultima del 2020 il reddito complessivo è di 105.417 euro.

Paola Taverna dichiarazione redditi 2019
La dichiarazione dei redditi 2019 di Paola Taverna
Dichiarazione redditi Taverna 2020
La dichiarazione dei redditi 2020 di Paola Taverna

Senza dubbio il reddito della Taverna è aumentato in maniera notevole da quando è diventata senatrice, ma nel pieno rispetto del regolamento del Movimento 5 Stelle ha versato al fondo per il microcredito, decurtando lo stipendio parlamentare, finora in totale oltre 268.000 euro.

Le polemiche

Siete gnente!”. Così la senatrice Taverna nel 2013 si rivolgeva ai colleghi dell’allora maggioranza, con il video che subito è diventato virale in rete facendosi così conoscere all’Italia intera per la sua spontaneità tutta popolare.

Passata dai banchi dell’opposizione a quelli di governo, ricoprendo anche un ruolo di grande importanza istituzionale come quello di vicepresidente del Senato, la pasionaria del Movimento 5 Stelle è finita questa volta lei al centro di alcune polemiche.

La prima è stata quella scaturita sul tema dei vaccini. Schierandosi contro la pratica sistematica della vaccinazione, con tanto di video con aneddoti familiari, ha ricevuto tantissime critiche tanto da arrivare a dichiarare “non parlerò mai più di vaccini”.

L’ultimo episodio è invece quello relativo alla madre che, secondo quanto emerso, sarebbe a rischio sfratto dalla casa popolare in cui vive in quanto non più in diritto dell’assegnazione essendo comproprietaria di immobili.

Una vicenda che ha provocato la dura reazione della Taverna. Tramite l’immancabile diretta Facebook, la senatrice ha dichiarato che la madre “ha adito le vie legali perché ritiene di averne diritto”, con la signora che ad 80 anni “percepisce una pensione minima e vive in un a casa popolare dove ho vissuto anche io per tanti anni”.

Iscriviti a Money.it