Berlusconi può far cadere il governo? Meloni teme le tv più che Forza Italia

Alessandro Cipolla

16 Gennaio 2023 - 08:54

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Tensione nel governo, con Berlusconi che ha palesato delle critiche per la gestione della vicenda benzina: Meloni però sembrerebbe temere più le tv che uno strappo di Forza Italia.

Berlusconi può far cadere il governo? Meloni teme le tv più che Forza Italia

Silvio Berlusconi può far cadere il governo? Fin da prima che Giorgia Meloni giurasse al Quirinale, il leader di Forza Italia è l’osservato speciale per quanto riguarda la tenuta della coalizione di centrodestra che, dopo le trionfali elezioni del 25 settembre, da alcuni mesi guida il Paese.

Dopo le tensioni per la scelta della squadra dei ministri, vedi il braccio di ferro su Licia Ronzulli alla fine rimasta fuori nonostante il pressing di Silvio Berlusconi, il governo ha preso il via riuscendo - non senza polemiche - a rispettare i tempi per l’approvazione della legge di Bilancio.

L’inizio del 2023 però non si è rivelato semplice per Giorgia Meloni, con l’harakiri comunicativo sul caro-benzna che ancora sta tenendo banco visto che i benzinai continuano a minacciare una due giorni di sciopero.

Proprio sulla benzina è arrivato l’affondo di Berlusconi “Meloni ha commesso il primo errore”, ma tra le fila di Forza Italia si stanno registrando malumori anche in merito alla partita delle nomine e, più in generale, sul modus operandi di un governo dove tutto verrebbe deciso nei corridoi di Palazzo Chigi.

Berlusconi e la tenuta del governo

Nonostante il forte ridimensionamento alle urne, appare essere impensabile che Silvio Berlusconi possa rassegnarsi in questa legislatura al ruolo del semplice comprimario; del resto Forza Italia è numericamente indispensabile per Giorgia Meloni sia alla Camera sia al Senato.

L’ex presidente del Consiglio però sarebbe perfettamente conscio del fatto che al momento non avrebbe la forza per un colpo di coda, anche se nel caso il terzo polo non avrebbe i numeri - e probabilmente anche la voglia - per sostituire Forza Italia all’interno della maggioranza.

Che Berlusconi tolleri poco la popolarità di Meloni è ormai una cosa risaputa, ma al leader azzurro serve un argomento molto più forte rispetto allo scivolone sulla benzina per provare a dare una spallata al governo.

In più ci sarebbe la certezza che, in caso di una crisi di governo, Forza Italia si andrebbe a spaccare con l’ala governativa che fa fede al ministro Antonio Tajani che potrebbe restare tra le fila della maggioranza, magari migrando verso Fratelli d’Italia, con gli irriducibili berlusconiani invece pronti a seguire il proprio leader in un possibile appoggio esterno o, nello scenario più estremo, fino all’opposizione.

In caso di rottura con Meloni, a quel punto a Berlusconi non resterebbe che provare a dare vita a corpaccione moderato insieme a Italia Viva e Azione, possibile base di un nuovo governo di larghe intese se l’attuale presidente del Consiglio non riuscisse a proseguire il su cammino.

Cosa teme veramente Meloni

Visti gli ultimi sondaggi politici, Giorgia Meloni sembrerebbe dover temere poco i mal di pancia di Silvio Berlusconi; con Fratelli d’Italia ben oltre il 30%, la presidente del Consiglio in caso di crisi di governo avrebbe tutto da guadagnare nell’agitare lo spauracchio delle elezioni anticipate.

Nella recente polemica con Forza Italia, stando a quanto riportato dai giornali Meloni avrebbe gradito molto poco i servizi di alcuni talk politici targati Mediaset che avrebbero cavalcato l’onda degli aumenti del prezzo della benzina.

Più che un eventuale strappo di Forza Italia, Giorgia Meloni così sembrerebbe temere la potenza mediatica di Silvio Berlusconi, visto che le picconate dei programmi e dei tg targati Mediaset potrebbero indebolire la popolarità della leader di Fratelli d’Italia.

Con Meloni ridimensionata nelle intenzioni di voto, verrebbe meno anche il “ricatto” delle urne, con la presidente del Consiglio che a quel punto potrebbe iniziare a dare più ascolto alle richieste dello storico alleato.

Fantapolitica? Probabile, ma la storia recente ci ha insegnato che le machiavelliche trame di palazzo possono riservare più di una sorpresa.

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