Allarme quarta ondata, l’Austria impone l’obbligo vaccinale. L’Italia lo sta valutando

Emiliana Costa

19/11/2021

02/12/2022 - 11:01

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L’Austria è il primo paese dell’Unione europea a introdurre l’obbligo vaccinale. La misura scatterà dal primo febbraio 2022. L’Italia lo sta valutando, vediamo come.

Allarme quarta ondata, l’Austria impone l’obbligo vaccinale. L’Italia lo sta valutando

L’Austria ha imposto l’obbligo vaccinale a partire dal primo febbraio 2022. Ad annunciarlo, il cancelliere Alexander Schallenberg parlando con i media. Non è tutto. Il paese, inoltre, entrerà in lockdown (anche per i vaccinati) da lunedì 22 novembre. L’Austria dunque sarà il primo paese dell’Unione europea a imporre l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19.

La scelta del cancelliere Schallenberg arriva dopo settimane di «passione» in cui incidenza e contagi continuano a salire. A causa anche della bassa percentuale di popolazione vaccinata (i non immunizzati sono circa il 30%). Ma entriamo nel dettaglio.

L’Austria impone l’obbligo vaccinale contro il Covid

L’Austria è dunque il primo paese dell’Unione europea a introdurre l’obbligo vaccinale, che scatterà dal primo febbraio 2022. Anche a causa del basso tasso di vaccinazione. «Nonostante mesi di impegno - ha spiegato il cancelliere - non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare. Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro». Schallenberg ha parlato di un «attentato al sistema sanitario». E ha aggiunto: "Non vogliamo una quinta ondata".

L’annuncio dell’introduzione dell’obbligo vaccinale arriva anche dal governatore del Land Tirolo Guenther Platter: "Dal primo febbraio scatterà l’obbligo vaccinale. Solo così usciremo dal circolo vizioso».

Non è tutto. A partire da lunedì 22 novembre, per almeno 10 giorni, le scuole chiuderanno e gli studenti torneranno alla didattica a distanza. Chiusi anche i ristoranti e cancellati tutti gli eventi culturali in programma.

Per impedire il lockdown generale, non sono bastate le norme più stringenti entrate in vigore l’8 novembre. Norme che impediscono di entrare quasi ovunque se non si rientra nella regola delle «2G», ovvero se non si è guariti da più di sei mesi (genesen) o vaccinati (geimpft).

Obbligo vaccinale, la posizione dell’Italia

Dopo l’annuncio dell’introduzione dell’obbligo vaccinale contro il Covid da parte dell’Austria, a stretto giro è arrivato il commento del sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Noi siamo stati i primi a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari. Bisogna riflettere se farlo con altre categorie, quella che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell’ordine o chi lavora nella grande distribuzione».

Ai microfoni di Radio Anch’io su Rai Radio1, Costa valuta dunque l’introduzione dell’obbligo vaccinale anche in Italia per altre categorie oltre a quella dei sanitari. Continua il sottosegretario: «Saranno valutazioni che dovremmo fare attenzionando i dati, ma dobbiamo guardare al futuro con fiducia e dobbiamo continuare a rispettare le regole». Costa conclude sottolineando che «l’obbligatorietà vaccinale non l’abbiamo scelta perché abbiamo optato per un rapporto di fiducia con i cittadini».

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