Assegno unico, cresce l’importo e arrivano nuovi aiuti ai genitori: il piano del governo Meloni

Stefano Rizzuti

8 Aprile 2023 - 15:21

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La ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, spiega il piano del governo Meloni per le famiglie: dall’assegno unico più alto e senza distinzioni Isee ai nuovi aiuti per i genitori.

Assegno unico, cresce l’importo e arrivano nuovi aiuti ai genitori: il piano del governo Meloni

Un potenziamento dell’assegno unico e nuovi aiuti per le famiglie con figli. È questa la strategia del governo Meloni per affrontare la crisi demografica che, come dimostrano anche gli ultimi dati sulla natalità in Italia, diventa sempre più un’emergenza.

La linea che seguirà l’esecutivo la definisce la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, parlando con Il Messaggero: “La lotta all’emergenza demografica è una priorità assoluta”, spiega. Il governo ha iniziato a occuparsi del tema e continuerà “a farlo con determinazione”.

Affrontare questa emergenza è fondamentale anche per evitare ripercussioni sull’economia italiana. Da questo punto di vista è chiaro l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che teme la carenza di manodopera come conseguenza drammatica per il sistema italiano in futuro.

La crisi demografica: i dati sulla natalità

Gli ultimi dati dell’Istat, relativi agli indicatori demografici del 2022, fanno segnare un preoccupante record negativo: la natalità ha toccato il minimo storico, mentre la mortalità resta elevata. Si registrano meno di 7 neonati e più di 12 decessi per mille abitanti. Per la prima volta i nuovi nati in Italia sono scesi sotto la soglia dei 400mila, fermandosi a 393mila. Il calo dal 2008 è di 184mila nati, di cui 27mila dal 2019 in poi.

Il rafforzamento dell’assegno unico

La prima risposta del governo, come spiega Roccella, consiste nell’assegno unico. L’intenzione è quella di aumentare gli importi. Per il momento l’esecutivo è intervenuto sugli importi base, che vanno da 50 a 175 euro in base all’Isee. Cifre che sono state aumentate del 50% per i figli con meno di un anno: l’importo è quindi salito da 175 a 262 euro mensili.

L’obiettivo di Roccella e del governo è quello di incrementare ulteriormente queste cifre. “Nell’arco della legislatura vogliamo potenziarlo, allargandolo e rendendolo universale”, afferma la ministra. Tradotto, si punta ad avere un assegno unico per tutti e senza distinzioni in base all’Isee.

Gli aiuti alle famiglie del governo Meloni

Roccella sa che bisogna intervenire in maniera più decisa per fronteggiare il calo demografico. A suo avviso tutte le politiche del governo “saranno orientate alla natalità”, a partire dalla misura che rimpiazzerà il Reddito di cittadinanza. Che, spiega Roccella, sarà orientata proprio sulla base del criterio familiare.

Il Reddito di cittadinanza, anzi il suo sostituto, resterà per chi ha minori a carico e - spiega ancora la ministra - il quoziente familiare avrà un ruolo ancora più importante nella definizione degli importi. Roccella preferisce parlare di criterio familiare e non solamente di quoziente.

Il criterio familiare nella riforma fiscale

La ministra si sofferma sulla riforma fiscale che introduce proprio il criterio familiare. “La natalità e il sostegno alle famiglie sono previsti come principi cardini ai quali la riforma dovrà ispirarsi e la composizione del nucleo familiare e i costi sostenuti per la crescita dei figli faranno parte dei criteri per la revisione del sistema di tassazione”, spiega nell’intervista la ministra.

A quest’operazione si affianca un’altra ipotesi allo studio del governo: introdurre delle misure di accompagnamento alla maternità e dei servizi di supporto alle madri che siano diffusi su tutto il territorio. Il modello da seguire è quello francese, puntando anche sul rilancio dei consultori, conclude Roccella.

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