Assegno unico: cosa fare per non perdere gli arretrati del 2022

Teresa Maddonni

14/06/2022

14/06/2022 - 16:38

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Per non perdere gli arretrati dell’assegno unico figli 2022 a partire dal mese di marzo i potenziali beneficiari della misura devono fare domanda al più presto. Si può anche ottenere il conguaglio.

Assegno unico: cosa fare per non perdere gli arretrati del 2022

Assegno unico per i figli a carico: cosa fare per non perdere gli arretrati del 2022? Ma soprattutto: perché arretrati? Rispondiamo a queste domande partendo da alcune informazioni preliminari importanti da avere per non perdere i soldi cui si ha diritto nell’anno in corso.

L’assegno unico e universale per i figli a carico è stato introdotto dal 2022, ma solo dal primo marzo è diventato operativo sostituendo la misura temporanea degli ultimi 6 mesi del 2021.

Non solo, l’assegno unico figli 2022 ha anche sostituito alcune misure di sostegno alla famiglia come gli Anf e viene corrisposto a tutti i nuclei familiari dal settimo mese di gravidanza della madre e fino a 21 anni del figlio a carico a determinate condizioni, con un importo che varia in base all’Isee.

Chi non ha ancora provveduto a fare domanda per l’assegno unico pur avendone diritto deve farlo al più presto per non perdere gli arretrati a partire dal mese di marzo. I dettagli.

Assegno unico: ecco cosa fare per non perdere gli arretrati

Per non perdere gli arretrati dell’assegno unico da marzo a giugno 2022 bisogna fare domanda entro il 30 giugno. Chi pur avendo i requisiti per l’assegno unico non fa domanda entro quella data avrà solo le mensilità a partire dal mese successivo a quello della richiesta inoltrata all’Inps, come ha specificato lo stesso Istituto in più occasioni.

Questo è un discorso che non vale solo per i nuclei familiari con i figli a carico, ma anche per le donne in gravidanza a partire dal settimo mese di gestazione. Per ottenere infatti gli arretrati 2022 dell’assegno unico, la domanda non va inviata solo alla nascita del figlio, ma anche se si è in dolce attesa.

Facciamo un esempio: una donna incinta che a maggio è entrata nel settimo mese di gravidanza può fare domanda entro il 30 giugno per non perdere due mensilità. Posticipando la domanda a luglio, mese della nascita del figlio infatti, perderebbe gli arretrati dell’assegno unico di maggio e giugno, oltre al mese di presentazione della richiesta.

Dal 1° luglio 2022 infatti tutto cambia. Inps aveva infatti chiarito in un comunicato che fino al 30 giugno si possono ottenere gli arretrati dell’assegno unico calcolati in generale a partire dal mese di marzo, ma dopo quella data la misura decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, come anche il pagamento.

Ricordiamo che i percettori del reddito di cittadinanza che hanno diritto anche all’assegno unico lo ricevono in automatico, senza la necessità di presentare la domanda, sulla carta RdC di Poste Italiane.

Assegno unico: arretrati a conguaglio

Sempre entro la scadenza del 30 giugno si possono recuperare gli arretrati a conguaglio se la domanda di assegno unico è stata presentata senza Isee. Cosa significa?

Molti beneficiari dell’assegno unico potrebbero aver fatto domanda in tempo prendendo l’importo da marzo 2022, ma senza aver aggiornato contestualmente l’Isee che dà diritto a vedersi corrisposta la cifra realmente spettante.

Costoro hanno preso l’assegno unico con importo minimo di 50 euro per ogni figlio minore a carico; l’importo massimo erogabile invece con l’Isee è di 175 euro per figlio. I beneficiari che si trovino nella condizione appena descritta possono tuttavia presentare entro il mese di giugno l’Isee aggiornato e godere del conguaglio a credito, recuperando pertanto parte dell’importo arretrato e non corrisposto per mancato Isee.

L’importo, e quindi gli arretrati, verranno calcolati sulla base dell’Isee presentato. Dunque per non perdere gli arretrati dell’assegno unico, e l’importo realmente spettante del beneficio, occorre fare domanda o aggiornare l’Isee a seconda dei casi entro la data del 30 giugno 2022.

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