Arriva il nuovo bonus trasporti: come funzionerà lo sconto sugli abbonamenti di bus, metro e treni

Stefano Rizzuti

14/01/2023

14/01/2023 - 12:58

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Il governo Meloni ha annunciato l’arrivo di un nuovo bonus trasporti, dopo lo sconto di 60 euro sugli abbonamenti scaduto a fine 2022: come funzionerà la nuova misura?

Arriva il nuovo bonus trasporti: come funzionerà lo sconto sugli abbonamenti di bus, metro e treni

Arriva un nuovo bonus trasporti: il governo Meloni punta a introdurre uno sconto per l’acquisto degli abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico. L’annuncio è stato fatto, negli scorsi giorni, dalla stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Nell’ultimo decreto c’è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Stiamo cercando di aiutare, in una situazione di difficoltà, chi è in maggiore difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti”.

In sostanza, l’esecutivo inserirà nel decreto sui prezzi del carburante una norma che introduce un nuovo bonus trasporti. Bisognerà capire se si tratterà di una riedizione di quello in vigore fino a fine 2022 o se sarà una misura diversa. Al momento il Mef sta valutando il provvedimento e capire come intervenire sul fronte dei trasporti.

Nei prossimi giorni è attesa quindi una decisione definitiva, anche perché l’intervento sui carburanti e sulle accise dovrà arrivare presto, sulla scia delle pressioni - anche interne alla maggioranza - sul tema. Ma come potrebbe funzionare il nuovo bonus trasporti? Entriamo nel dettaglio.

Bonus trasporti 60 euro, verso un rinnovo?

Per il momento non ci sono informazioni chiare su come potrà essere questo nuovo bonus. Stando alle prime indiscrezioni, potrebbe trattarsi di una sorta di proroga della misura che è stata attiva fino al 31 dicembre e prevedeva l’emissione di un voucher da 60 euro valido come sconto sull’acquisto degli abbonamenti di bus, tram, metro e treni.

Un altro indizio che porta in questa direzione è il fatto che il 12 gennaio il governo ha accolto un ordine del giorno, durante la discussione del decreto Aiuti quater, presentato dall’ex ministro del Lavoro e ora deputato del Pd Andrea Orlando. Era stato proprio lui, da ministro, a gestire il bonus trasporti scaduto il 31 dicembre. E lo stesso Orlando parla di primo segnale di attenzione del governo sul tema del trasporto pubblico.

Come funzionava il bonus trasporti

Il bonus trasporti da 60 euro era stato introdotto dal governo Draghi, con lo stanziamento di 180 milioni di euro, poi aumentato di ulteriori 10 milioni a cui, alla fine, sono stati levati 50 milioni per finanziare le misure contro il caro bollette. Si trattava di un buono per l’acquisto degli abbonamenti per i servizi del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e anche per il trasporto ferroviario nazionale.

Il bonus consisteva in uno sconto fino a 60 per il costo dell’abbonamento del trasporto pubblico, quindi autobus, tram, ferrovie regionali, metropolitana e ferrovie nazionali. Per accedere era sufficiente avere un Isee sotto i 35mila euro ed era possibile chiederlo fino al 31 dicembre.

Come si poteva chiedere il bonus trasporti

Stando alle prime indiscrezioni, quindi, è possibile che il nuovo bonus trasporti ricalchi quello in vigore fino a fine 2022. Per chiederlo era necessario andare sul sito del ministero del Lavoro ed era possibile presentare richiesta, fino a esaurimento delle risorse, anche più di una volta.

Il bonus doveva essere sfruttato entro il mese della presentazione della domanda: era necessario andare sulla piattaforma, fornire Isee e codice fiscale e a quel punto veniva emesso una sorta di voucher con cui andare in biglietteria. Questo codice scade, però, dopo il mese di emissione del buono. Non è quindi detto che il governo non decida di ricalcare queste regole, considerando anche il successo della prima edizione del bonus trasporti.

Le novità del nuovo bonus: Isee più basso

Secondo quanto emerso finora, il nuovo bonus sarà sempre da 60 euro ma andrà solamente a chi ha redditi inferiori a 20mila euro (non più 35mila). Per questo intervento viene previsto uno stanziamento da 100 milioni di euro. Il buono sarà nominativo, utilizzabile per acquistare uno solo abbonamento e non costituisce reddito imponibile.

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