Armocromia, cos’è la teoria dei colori, perché se ne parla tanto e cosa c’entra Elly Schlein

Giacomo Andreoli

28 Aprile 2023 - 16:01

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Dopo l’intervista rilasciata a Vogue da Elly Schlein si parla molto di armocromia: ecco cos’è la teoria dell’analisi dei colori, come funziona e perché è stata citata dalla segretaria del Pd.

Armocromia, cos’è la teoria dei colori, perché se ne parla tanto e cosa c’entra Elly Schlein

La segretaria del Pd, Elly Schlein, è al centro delle polemiche dopo l’intervista rilasciata a Vogue Italia, in cui ha parlato della sua consulente di immagine e personal shopper Enrica Chicchio (che ad alcuni clienti farebbe pagare fino a 300 euro l’ora i suoi servizi, anche se con Schlein userebbe un metodo forfettario). Ma cos’è in particolare l’armocromia? E perché sta scatenando così tante critiche?

La leader del Partito democratico molto probabilmente non immaginava che il dettaglio su questa consulente avrebbe generato così tanto clamore, ma da ore sui social non si parla d’altro. Vediamo nel dettaglio di cosa si sta parlando.

Cos’è l’armocromia, la teoria dell’analisi dei colori

L’armocromia, o analisi del colore, è una teoria che si occupa di trovare i colori e le sfumature che si abbinano meglio con le persone. La teoria si occupa quindi di analizzare il tono della pelle, la tinta dei capelli e quella degli occhi, per individuare le sfumature cromatiche più o meno adatte a una persona.

Quando nasce lo studio dell’armocromia

L’armocromia come studio dell’abbinamento tra abbigliamento e persona inizia a diffondersi ufficiosamente negli anni Trenta del Novecento, anche se sono molti i professionisti e gli artisti che hanno approcciato allo studio dei colori e dei toni del corpo umani dal 19° secolo. Con l’avvento del cinema a colori, però, ad Hollywood chi si occupava di costumi cominciò a studiare meglio le combinazioni cromatiche tra il fisico degli attori o delle attrici e i loro abiti o accessori.

Negli anni ’70 del 900, poi, nacque l’armocromia per come la conosciamo oggi. In quegli anni la cosmetologa statunitense Bernice Kentner scrisse il libro “Color me a Season”, in cui categorizzò le sfumature di colore in quattro palette, una per ogni stagione dell’anno.

Ad oggi esistono molti studiosi di armocromia, ed è abbastanza nota l’applicazione “Armocromia” di Rossella Migliaccio, che fa fare dei test agli utenti per individuare la miglior palette possibile.

Come funziona e come applicarla

In base al colore, all’intensità e ai contrasti cromatici della pelle, ma anche degli occhi e dei capelli, l’armocromia identifica quattro stagioni e varie sottocategorie da abbinare alle persone. Colori invernali come bianco, grigio e nero secondo diversi armocromisti sono tendenzialmente più legati a persone dalla pelle olivastra o rossastra. Le tonalità estive (dal rosa al verde) sono invece più adatte ha chi ha pelle chiara e capelli tra il biondo e il castano.

E ancora, i colori come il giallo oro, il marrone e il tabacco sono da preferire per un contrasto forte tra visto e capelli, che possono essere di un biondo caldo, rosso scuro o nocciola. La primavera è invece legata a un contrasto fortissimo tra capelli e viso: è abbinabile alle persone con capelli rossi o blu e magari occhi chiari o pelle quasi eterea.

Quanto costa una consulenza per armocromia

I consulenti di armocromia sono molto costosi: i prezzi orari per le consulenze sono variabili, ma possono arrivare fino a 300 euro l’ora, come nel caso della persona che aiuta Elly Schlein (anche se a lei, secondo sua ammissione, non fa quel prezzo). I prezzi medi sono comunque tra i 100 e i 150 euro a seduta o l’ora.

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