Armi tattiche nucleari: cosa sono e perché la Russia potrebbe usarle

Alessandro Cipolla

26 Maggio 2023 - 09:55

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La guerra tra Russia e Ucraina va avanti e ora si teme il possibile utilizzo delle armi tattiche nucleari da parte di Mosca che ora ne ha trasferite una parte di Bielorussia: ecco cosa sono e quali effetti potrebbero avere.

Armi tattiche nucleari: cosa sono e perché la Russia potrebbe usarle

Cosa sono le armi tattiche nucleari? La Russia potrebbe veramente usarle nel corso della guerra in Ucraina? Quali sarebbero le conseguenze per l’Europa se mai Vladimir Putin dovesse decidere di azionare il “pulsante rosso”?

Sono questi i tetri interrogativi che aleggiano sopra i cieli del Vecchio Continente visto che la guerra in Ucraina, dopo oltre quindici mesi, appare essere destinata ad andare avanti ancora a lungo.

I rischi di una guerra nucleare di recente sono aumentati dopo che il Regno Unito ha annunciato la fornitura di proiettili al’uranio impoverito all’Ucraina, con Putin che subito ha risposto stringendo un accordo per spostare in Bielorussia diverse armi tattiche nucleari.

Dopo un periodo di temporeggiamento, adesso il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha affermato che queste armi sarebbero in arrivo “non preoccupatevi, sapete che siamo persone puntuali e frugali, non stressatevi, ce ne prenderemo cura”.

Vediamo allora nello specifico cosa sono queste armi tattiche nucleari e perché, ora che la via diplomatica sembrerebbe essere finita lungo un binario morto, la Russia presto potrebbe usarle in Ucraina.

Cosa sono le armi tattiche nucleari

Da quando a fine febbraio 2022 Vladimir Putin ha deciso di dare il via alla sua “operazione speciale” in Ucraina, il mondo interno e in particolar modo l’Europa vive nell’angoscia di una possibile guerra nucleare.

Stando alla Federation of American Scientists, al momento la Russia avrebbe a sua disposizione complessivamente quasi 6.000 armi nucleari. Di queste, circa 1.500 sarebbero pronte all’uso mentre altrettante invece sarebbero inutilizzabili in quanto troppo datate.

Il grosso dell’arsenale atomico russo è composto dalle armi nucleari strategiche, ovvero quelle con un più alto impatto distruttivo che hanno solo una funzione deterrente a meno che non si voglia arrivare alla fine del genere umano.

La Russia però ha a disposizione anche un buon numero di armi nucleari tattiche, che invece sono state progettate per essere utilizzate in guerra visto che hanno un minor potere distruttivo rispetto alle strategiche.

Si tratta di ordigni di piccole dimensioni, che oltre tramite gli aerei possono essere utilizzati senza troppe difficoltà anche dalle truppe direttamente sul campo di battaglia. Di recente l’esercito russo ha compiuto diverse esercitazioni riguardanti l’utilizzo di queste armi.

In totale la Russia avrebbe nei suoi arsenali circa 2.000 armi nucleari tattiche con una potenza che va dal minimo di 1 a un massimo di 10 chilotoni. Giusto per farsi una idea, la bomba H sganciata dagli americani su Hiroshima aveva una potenza di 13 chilotoni, mentre le armi nucleari strategiche possono essere anche dieci volte più distruttive.

Queste armi così potrebbero essere utilizzate per distruggere una colonna di tank (5 chilotoni) oppure per colpire la fanteria (1 chilotone) o specifici centri di comando. L’effetto più devastante però sarebbe quello psicologico, visto che il conflitto diventerebbe una guerra nucleare a tutti gli effetti.

La Russia può scatenare una guerra nucleare?

Fin dagli anni ‘50 lo spettro di una guerra nucleare è stato il grande deterrente per lo scoppio di un conflitto diretto tra Russia e Stati Uniti, le due grandi super potenze che di fatto hanno diviso il mondo in due sfere di influenza.

Le recenti minacce di Mosca, che esplicitamente ha parlato di un possibile utilizzo di armi nucleari se necessario, per diversi analisti sarebbero così un modo per superare le difficoltà militari sul campo utilizzando lo spauracchio nucleare.

Non è un bluff” ha dichiarato nei mesi scorsi Putin, con il fido Medvedev che poi ha aggiunto come la Russia “ha il diritto di utilizzare armi nucleari se necessario”. L’annuncio dello spostamento di bombe atomiche in Bielorussia così ha agitato ulteriormente le acque, anche se gli Usa hanno dichiarato che al momento non hanno segnali che il Cremlino possa passare dalle parole ai fatti.

Il risultato è che al momento nessuno si sente di escludere la possibilità di una guerra nucleare: anche se gli esperti giudicano poco probabile l’utilizzo di armi atomiche in Ucraina, il rischio c’è ed è concreto soprattutto se la via diplomatica dovesse continuare a essere quella meno battuta per arrivare a un cessate il fuoco.

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