Omicron, allarme quinta ondata: ecco quando può scattare

Emiliana Costa

5 Marzo 2022 - 13:28

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La corsa del virus continua a rallentare. Ma diversi virologi lanciano l’allarme: «In Italia può arrivare la quinta ondata». Ecco quando.

Omicron, allarme quinta ondata: ecco quando può scattare

La curva del virus sembra davvero domata. Non solo l’incidenza e l’indice Rt sono in costante decrescita, ma anche i tassi di occupazione di reparti ordinari e terapie intensive continuano a scendere.

Stando ai dati della cabina di regia di ieri, 4 marzo, l’Rt (ovvero la capacità di un positivo di infettare) è stabile a 0,75, mentre l’incidenza è di 433 contro i 552 di una settimana fa. Il tasso nazionale di occupazione delle terapie intensive è al 7%, mentre quello dei reparti ordinari è al 14%.

Ma gli esperti lanciano l’allarme: «Non abbassiamo la guardia. Se andiamo avanti di questo passo, la pandemia non finirà a breve». Rischio quinta ondata, entriamo nel dettaglio.

Rischio quinta ondata in Italia? La posizione degli esperti

La curva del virus è dunque in discesa. Tanto che parte delle strutture adibite all’emergenza Covid, saranno riconvertite all’accoglienza dei profughi. Non solo. A fine mese, terminerà lo stato d’emergenza e con esso potrebbero cadere una serie di restrizioni: dal super green pass al lavoro alle mascherine Ffp2 in determinate situazioni.

Con la fine dello stato d’emergenza verranno sciolti anche il Cts e la struttura commissariale che gestisce la campagna vaccinale. Tuttavia, secondo diversi esperti è azzardato considerarsi fuori dalla pandemia. Una quinta ondata potrebbe scattare in autunno. È il consigliere del ministero della Salute, Walter Ricciardi a lanciare l’allarme in un’intervista a Rainews: «Se andiamo avanti di questo passo, la pandemia non finirà a breve».

Tra le motivazioni, il fatto che la maggior parte della popolazione a livello globale non è vaccinata contro il Covid. «Noi paesi più ricchi ci dobbiamo attrezzare per vaccinare anche quella parte di mondo, altrimenti la pandemia non finisce».

Non solo. In Italia, l’obiettivo di raggiungere l’80% della popolazione vaccinata con la terza dose (come avvenuto con il ciclo primario) sembra ben lontano dall’essere raggiunto. All’appello mancherebbero ancora 8 milioni di cittadini. «È essenziale raggiungere l’obiettivo della copertura vaccinale del 70% per porre fine alla pandemia».

Una nuova variante è possibile?

Secondo gli esperti, il rischio è rappresento da una possibile nuova variante alla fine dell’estate. Come già avvenuto per Omicron lo scorso autunno. «Nel prossimo autunno-inverno - ha affermato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali - ci potrà essere una nuova circolazione del virus, con un nuovo vigore. Si potrebbero formare nuove varianti a causa anche dell’ampia circolazione in aree del mondo dove la campagna vaccinale non ha coperto una quota significativa della popolazione».

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