Allarme price cap al gas: può provocare uno shock finanziario

Violetta Silvestri

9 Dicembre 2022 - 15:35

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Il price cap al gas, che l’Europa sta strutturando, non piace alla Bce. Da Francoforte è arrivata un’allerta sui possibili rischi causati del tetto al prezzo del gas: ci sarà uno shock finanziario?

Allarme price cap al gas: può provocare uno shock finanziario

Price cap al gas in Europa: arriva la bocciatura della Bce. La Banca centrale europea è preoccupata per i potenziali rischi nei confronti dei mercati finanziari con un tetto a livello europeo sui prezzi del gas naturale.

L’Ue ha discusso intensamente per diverse settimane su come imporre un limite ai prezzi della risorsa energetica. La misura - progettata per evitare costi altissimi per i consumatori - si sta rivelando controversa per l’Europa, ancora intrappolata in una grave crisi energetica.

La Commissione europea ha suggerito a novembre che il limite massimo dovrebbe essere di 275 euro per megawattora. Tuttavia, non c’è accordo tra gli Stati su tale soglia, che ha invece suscitato critiche.

Il Ttf olandese, il principale punto di riferimento europeo per i prezzi del gas naturale, è stato scambiato a circa 135,50 euro per megawattora, mostrando un rialzo.

Mentre le discussioni sul price gas continuano tra i 27 Stati membri dell’Ue, la Bce ha avvertito che il limite potrebbe avere ripercussioni sui mercati finanziari.

Il price cap al gas può aggravare l’instabilità finanziaria

Le proposte di norme dell’Unione europea volte a mitigare i picchi dei prezzi del gas naturale possono effettivamente mettere a repentaglio la stabilità finanziaria e devono essere riprogettate: questo il parere formale sul price cap al gas della Bce.

La banca centrale, custode della stabilità finanziaria del blocco, ha riconosciuto che l’obiettivo è quello di moderare i livelli estremi dei prezzi e la volatilità, ma ha avvertito che le regole potrebbero ottenere l’effetto contrario.

“La Bce ritiene che l’attuale struttura del meccanismo di correzione del mercato proposto possa, in alcune circostanze, mettere a repentaglio la stabilità finanziaria nell’area dell’euro”, si legge nel parere firmato dal presidente Christine Lagarde.

I punti oscuri sono i seguenti: l’attuale struttura del meccanismo può aumentare la volatilità e le relative richieste di margine, sfidare la capacità delle controparti centrali di gestire i rischi finanziari e può anche incentivare la migrazione dalle sedi di negoziazione regolamentate al mercato over-the-counter, non regolamentato.

I commenti sono in linea con le preoccupazioni sollevate da Paesi come Germania e Paesi Bassi, che hanno chiesto maggiori garanzie che il tetto non disturberà i mercati.

I sostenitori del price cap, tra i quali l’Italia, ritengono che lo strumento sarà monitorato regolarmente e potrà essere interrotto se le autorità di regolamentazione, inclusa la Banca centrale europea, identificheranno eventuali difficoltà finanziarie.

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