Allarme nuova Omicron, isolata la variante Centaurus: «Più trasmissibile e malattia più grave»

Claudia Mustillo

14 Luglio 2022 - 12:30

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La nuova variante Centaurus può sostituire Omicron 5: più contagiosa e con un maggior rischio di sviluppare malattia grave. Ecco cosa sta succedendo.

Allarme nuova Omicron, isolata la variante Centaurus: «Più trasmissibile e malattia più grave»

Isolata la nuova variante Omicron ribattezzata «Centaurus», l’ultima arrivata tra le mutazioni del Covid. Si tratta della sottovariante Omicron Ba.2.75 rilevata a inizio maggio per la prima volta in India e ormai registrata in almeno una decina di Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Germania e Canada.

Centaurus, la nuova variante di Omicron, preoccupa i virologi per via della capacità di trasmissibilità più elevata anche di Omicron 5. Pochi giorni fa l’Ecdc l’ha definita «variante da monitorare» e dalle prime rilevazioni potrebbe essere «più trasmissibile o associata a malattie più gravi», ma bisogna attendere ancora i dati per avere la conferma della pericolosità di questa nuova variante di Omicron.

Da dove arriva la nuova variante Centaurus

Secondo quanto riportato dai media britannici, i virologi sono allertati dal numero di mutazioni extra contenute in BA.2.75, rispetto a BA.2 «da cui è probabile si sia evoluta».

«Non sono tanto le singole mutazioni, ma il numero di combinazioni di mutazioni che ci preoccupano. È difficile prevedere l’effetto di così tante mutazioni insieme, un quadro che conferisce al virus una sorta di proprietà ’jolly’ in cui la somma delle parti potrebbe essere peggiore di ciascuna di esse. Sicuramente»Centaurus" è un potenziale candidato a sostituire BA.5. Oppure, è probabilmente il genere di cose con cui faremo i conti dopo, ovvero una ’variante di una variante’", ha spiegato al Guardian Tom Peacock, il virologo dell’Imperial College London che ha identificato Omicron come potenziale problema nel novembre 2021.

Un nuovo allarme che arriva proprio mentre le istituzioni in Inghilterra stanno cercando di aumentare gli sforzi per convincere chi ancora non ha ricevuto una dose del vaccino anti-Covid, circa 3 milioni di adulti. In Italia, intanto è partita la campagna per la quarta dose a tutti gli over 60.

Cosa sappiamo sulla nuova variante Centaurus

Sebbene ancora non si sappia molto, i dati preliminari su Centaurus, la nuova variante del Covid, indicano una infettività doppia rispetto a quella del morbillo; parliamo di dati rilevati durante la stagione estiva in India dove è stata registrata per la prima volta la nuova sottovariante Omicron.

Per comprendere meglio la situazione, l’erre con zero del morbillo è valutato tra 12 e 18, quello dell’influenza stagionale è minore a 1, quello del Sars Cov 2 originario è stimato tra 1 e 3, Omicron tra 15 e 17 e adesso la nuova sottovariante Centaurus potrebbe avere una capacità di contagio quasi doppia rispetto a quella attuale di Omicron.

Sembrerebbe che la caratteristica della nuova variante è quella di avere nove nuove mutazioni della proteina spike, questo permetterebbe al virus una grande evasività all’immunità del vaccino ma anche dalle precedenti infezioni. Ancora non è possibile comprendere appieno l’impatto della nuova sottovariante, ma le caratteristiche della mutazione e la maggiore trasmissibilità potrebbero renderla in grado di superare anche le difese del vaccino attuale.

Inoltre, la mutazione del virus ha già fatto sì che Omicron, rispetto al Covid originario, potesse infettare non solo le cellule del polmone ma qualsiasi cellula dell’organismo, adesso Centaurus potrebbe portare sintomi e malattia completamente diversi e per questo c’è già chi parla di Covid-22.

I sintomi della nuova variante

Troppo presto per conoscere tutti i sintomi della nuova variante Centaurus, anche perché come ormai sappiamo questi variano sulla base della gravità della malattia: dall’assenza di sintomi (essere asintomatici) a presentare febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare. I casi più gravi possono presentare polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto e altre complicazioni, tutte potenzialmente mortali. Altri sintomi meno specifici possono includere cefalea, brividi, mialgia, astenia, vomito e/o diarrea.

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