Zone rosse nelle località turistiche per evitare l’aumento contagi in vacanza: il piano

Simone Micocci

1 Agosto 2021 - 09:48

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Secondo le previsioni in agosto arriveremo a 30 mila contagi ogni giorno. Il Governo pensa a come evitarlo: c’è anche l’ipotesi zone rosse locali, anche nei luoghi delle vacanze.

Zone rosse nelle località turistiche per evitare l’aumento contagi in vacanza: il piano

Il Governo guarda con attenzione ai dati sui contagi, con il timore di quanto potrebbe succedere tra qualche settimana: lo scorso anno, infatti, la curva ha cominciato a risalire intorno a ferragosto, arrivando poi alla seconda ondata in autunno. Se il trend di crescita dovesse restare costante, infatti, rischiamo di arrivare a 30 mila casi nella seconda metà di agosto.

Le nuove regole sul cambio colore regioni sono utili per evitare che la situazione negli ospedali possa peggiorare, ma il Governo sta comunque pensando a come prevenire un’impennata dei contagi in agosto, quando tutta Italia dovrebbe restare, salvo peggioramenti repentini, in zona bianca.

Il piano, riportato dal Messaggero, è già in atto: puntare a restrizioni localizzate, come già è stato fatto in passato, e mettere - laddove sia necessario - dei territori circoscritti in zona rossa. Le più colpite da questo piano, manco a dirlo, sono le località turistiche, dove le amministrazioni locali hanno già fatto ritorno ad alcune restrizioni che con il passaggio in zona bianca erano state eliminate.

Vacanze rovinate a causa delle nuove restrizioni?

Sempre più località turistiche hanno scelto di adottare delle restrizioni mirate per contrastare i contagi. C’è chi è ritornato all’obbligo della mascherina anche all’aperto - che ricordiamo scatterebbe d’obbligo in caso di passaggio in zona gialla - e chi invece ha scelto d’introdurre altre restrizioni come ad esempio la distanza tassativa di 10 metri tra un ombrellone e l’altro.

E laddove dovessero esserci dei picchi di contagi si sta provvedendo imponendo delle zone rosse localizzate. E dal Governo potrebbero presto arrivare delle regole precise su quando i singoli territori saranno obbligati alla zona rossa localizzata: secondo quanto riportato dai principali organi di stampa, infatti, si sta riflettendo sulla possibilità di predisporre, laddove non sia già così, delle zone rosse locali laddove i contagi sono elevati e nel contempo si registra una bassa percentuale di vaccinati con doppia dose.

Insomma, non una bella notizia per chi si appresta a partire per le vacanze, ai quali consigliamo di tenere sotto costante osservazione la situazione nel territorio in cui si andrà a soggiornare, così eventualmente da decidere di annullare la prenotazione a causa del Covid.

Le regioni e le località più a rischio

Sono principalmente due le mete per le vacanze dove si guarda con attenzione non solo all’aumento dei contagi - visto che l’incidenza settimanale ha superato la soglia dei 50 casi ogni 100 mila abitanti - ma anche alla situazione negli ospedali: si tratta di Sicilia e Sardegna, le due regioni più vicine - insieme al Lazio dove non mancano i focolai sul litorale - al superamento delle soglie ospedaliere che determinano il passaggio in zona gialla, ossia 10% nelle terapie intensive e 15% nei reparti ordinari.

Non così vicine da far pensare a un cambio di colore già a ferragosto, più probabile a settembre. E va detto che per queste la zona gialla può essere ancora evitata: si potrebbe spingere, ad esempio, alla vaccinazione degli Over 60, visto che oggi Sicilia e Sardegna sono tra le Regioni a essere più indietro nella campagna d’immunizzazione delle categorie più a rischio.

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