I verbali BCE confermano il pericolo variante Delta

Violetta Silvestri

26 Agosto 2021 - 15:13

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I verbali BCE hanno sottolineato quando già ampiamente espresso: l’Eurozona è sulla strada della ripresa ma la variante Delta getta ombre. In focus anche i target inflazione e tassi interesse.

I verbali BCE confermano il pericolo variante Delta

Verbali BCE: cosa è stato svelato dalla riunione di luglio della Banca Centrale Europea?

Nel giorno della Fed, con Powell atteso dai mercati mondiali nell’intervento a Jackson Hole, anche l’Eurotower si guadagna il suo spazio di interesse, seppure più marginale.

In realtà, non sono emerse rilevanti novità dalle minute BCE. Confermata la preoccupazione per la variante Delta e, per ora, la politica accomodante.

Verbali BCE: la variante Delta può rovinare la ripresa

Dall’Eurotower è stata innanzitutto evidenziata la ripresa dell’economia dell’area dell’euro, grazie al ritmo positivo delle vaccinazioni e alle restrizioni man mano allentate nella maggior parte dei Paesi dell’Eurozona.

Non mancano, però, gli ostacoli sulla strada della crescita a causa della variante Delta. Quest’ultima ha di fatto minacciato il rilancio di tutta l’economia globale, come analizzato nelle minute dalla BCE:

“la ripresa generale stava procedendo, ma con sempre maggiore evidenza di vincoli di offerta. Allo stesso tempo, la diffusione di nuove varianti Covid ha continuato a essere una delle principali preoccupazioni per la ripresa economica globale e dell’area dell’euro.”

I verbali hanno sottolineato che gli indici PMI di giugno hanno offerto risultati elevati per il secondo trimestre del 2021 nel suo complesso, ma questo prima che la variante Delta portasse a un forte aumento dei casi di infezione.

La volontà dei funzionari di Francoforte è stata ribadita con questo target: mantenere condizioni di finanziamento favorevoli su tutti i settori per la durata della crisi pandemica resta essenziale perché l’attuale rimbalzo si trasformi in un’espansione durevole e per contrastare gli impatti negativi della pandemia sull’inflazione.

Tassi di interessi fermi prima di queste condizioni

A conferma della politica ancora accomodante, i verbali BCE hanno anche messo in chiaro che ci sono almeno 3 condizioni essenziali affinché si possa agire aumentando i tassi di interesse.

Nel documento delle minute sono così elencati:

“In primo luogo, l’inflazione dovrebbe raggiungere l’obiettivo con largo anticipo rispetto alla fine dell’orizzonte di proiezione...in secondo luogo, il Consiglio direttivo dovrebbe essere fiducioso che l’obiettivo sarà raggiunto su base duratura; e, in terzo luogo, il Consiglio direttivo non dovrebbe prendere in considerazione l’aumento dei tassi a meno che non si ritenga che anche l’inflazione sottostante abbia compiuto progressi soddisfacenti verso il due per cento.”

Le minute BCE hanno poi confermato che le previsioni sui prezzi al consumo restano ancora al di sotto del target fissato.

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