Valkirye Funds lancia il suo ETF sulle società di crypto mining

Gabriele Stentella

9 Febbraio 2022 - 16:18

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Valkirye Funds ha ottenuto l’autorizzazione per offrire agli investitori il suo ETF basato sui titoli azionari di alcune grandi compagnie di crypto mining.

Valkirye Funds lancia il suo ETF sulle società di crypto mining

La società di gestione patrimoniale americana Valkirye Funds potrà lanciare sui mercati finanziari regolamentati il suo primo Exchange Traded Fund avente come sottostante i titoli azionari di alcune delle più famose aziende di crypto mining quotate nella borsa USA. A riferirlo sono fonti interne dell’azienda dopo aver ricevuto il via libera da parte della SEC, l’ente statunitense preposto alla vigilanza sulle attività di borsa, che ha comunicato l’esito delle sue valutazioni all’inizio della settimana.

Lo scorso ottobre Valkirye Funds aveva ricevuto l’autorizzazione per il suo ETF su Bitcoin, uno dei primi a permettere l’esposizione diretta alla criptovaluta in una borsa statunitense. Nonostante persistano ancora pareri critici nei confronti di strumenti finanziari di questo tipo, molti analisti esprimono soddisfazione riguardo la scelta dei regolatori e auspicano il lancio di ETF simili anche in altre piazze finanziarie occidentali.

Il Bitcoin Miners ETF di Valkirye Funds approda al Nasdaq

A partire dall’8 febbraio, i trader che vorranno investire nelle compagnie quotate operanti nell’industria del crypto mining potranno eseguire operazioni sul «Bitcoin Miners Exchange Traded Fund» di Valkirye Funds, negoziabile all’interno del Nasdaq con il ticker WGMI (acronimo di «We’re Gonna Make It»).

Il gestore dell’ETF ha chiarito che almeno l’80% del patrimonio netto del fondo sarà investito in realtà economiche che realizzano non meno del 50% dei propri ricavi o profitti dall’estrazione di Bitcoin o, in alternativa, dalla vendita di apparecchiature, software e forniture energetiche per il mining.

Non sorprende pertanto che all’interno del fondo siano presenti le azioni di grandi player come NVIDIA, Samsung Electronic o TSMC. Il rimanente 20% del capitale sarà invece allocato in aziende che detengono risorse in BTC, pur non operando direttamente o indirettamente nel settore del crypto mining.

Inoltre le società di mining incluse nell’ETF possono vantare un buon primato in termini di sostenibilità ambientale: il 77% dell’energia elettrica complessivamente consumata per l’attività estrattiva proviene da fonti energetiche rinnovabili.

Quali società compongono l’ETF?

L’Exchange Traded Fund si compone di 21 titoli azionari, la gran parte dei quali è negoziata nei listini nordamericani. Tra essi spiccano quelli delle aziende di mining più popolari, come Argo Blockchain, Stronghold Digital Mining, DMG Blockchain solutions, HIVE Blockchain Technologies e BitFarms. Si precisa che le mining farm di queste aziende sono alimentate unicamente da energia rinnovabile, e la quota delle loro azioni all’interno dell’ETF di Valkirye Funds varia dal 4% al 10%.

Sono inoltre presenti i titoli di società energetiche quali Cleanspark, Greenidge Generation e Terawulf, che da anni assicurano forniture di energia green ai miner statunitensi e canadesi.

In una nota di Valkirye Funds si legge che l’elenco delle azioni incluse nell’ETF può essere soggetto a modifiche future, sulla base delle valutazioni eseguite dagli analisti nei confronti di altre realtà del settore. Il gestore ha anche sottolineato che l’andamento di BTC e le oscillazioni del mercato delle valute digitali potrebbero rappresentare un elemento di rischio per chiunque intenda investire nell’ETF.

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