Vaccino, svelati misteriosi effetti collaterali. Cos’è successo davvero durante i test

Fiammetta Rubini

18 Settembre 2020 - 12:44

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Un documento interno di AstraZeneca, ottenuto da CNN, rivela che la volontaria ha sperimentato una rara condizione neurologica e diversi sintomi avversi dopo aver preso la seconda dose di vaccino.

Vaccino, svelati misteriosi effetti collaterali. Cos’è successo davvero durante i test

Alcuni giorni fa i test clinici sul vaccino anti coronavirus di AstraZeneca e Oxford sono stati sospesi a causa di una “seria reazione avversa riscontrata in un volontario”.

Gli studi hanno ripreso il via, ma intanto la CNN è riuscita a entrare in possesso di un documento interno di AstraZeneca che fa luce sul misterioso e grave effetto collaterale causato dal vaccino durante la sperimentazione clinica.

Ecco svelato cosa è successo.

Vaccino AstraZeneca: gli effetti collaterali svelati da CNN

Il rapporto consultato da CNN descrive nel dettaglio che una volontaria dello studio clinico, una donna di 37 anni in ottima salute, 14 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino ha sviluppato una mielite traversa. Si tratta di una rara condizione neurologica in cui il midollo spinale si infiamma. La donna ha avuto sintomi come difficoltà a camminare, dolori alle braccia, debolezza, ridotta sensibilità al busto, mal di testa e ridotta capacità a utilizzare le mani.

Il 5 settembre è stata ricoverata, ma i medici hanno poi detto che i sintomi sono migliorati pochi giorni dopo.

Poca trasparenza e fiducia nel vaccino anti-Covid

Pubblicamente AstraZeneca e Oxford non hanno menzionato la mielite traversa, riferendosi a sintomi neurologici inspiegabili. Perché?

I portavoce degli istituti coinvolti nella sperimentazione hanno risposto alle accuse di poca trasparenza dicendo di “non poter divulgare informazioni mediche” e di essere “impegnati al massimo nel garantire la sicurezza dei volontari e i più elevati standard di condotta nei test”.

Alcuni scienziati mettono in dubbio la trasparenza delle sperimentazioni sui vaccini e temono che ciò possa portare a una mancanza di fiducia del pubblico, ostacolo per la strada verso l’uscita dalla pandemia. “Le persone potrebbero decidere di non fare il vaccino se non si fidano della scienza”, sostengono alcuni esperti, e i sondaggi indicano che c’è già molta sfiducia. Secondo un’indagine condotta da Money.it sui lettori, il 40% si è detto non disposto a vaccinarsi contro il Covid quando il vaccino sarà disponibile.

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