Vaccino obbligatorio per i lavoratori delle RSA: regole e sanzioni

Chiara Esposito

09/09/2021

10/09/2021 - 11:04

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Nel nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri figura l’obbligo vaccinale per i dipendenti delle RSA (e le relative multe per i trasgressori).

Vaccino obbligatorio per i lavoratori delle RSA: regole e sanzioni

Obbligo vaccinale e sanzioni per chi non rispetta la legge: ecco tutte le nuove indicazioni per i dipendenti delle RSA a seguito dell’ultima riunione del Consiglio dei Ministri.

Con una discussione a porte chiuse e una votazione da cui sono trapelati gli orientamenti della maggioranza, si possono intuire le intenzioni del Governo rispetto alla gestione futura della pandemia, ancora in alto mare stando ai numeri giornalieri a discapito di vaccinazioni e misure contenitive. Non tutta la popolazione è infatti vaccinata e una parte di essa non sembra disposta a farlo, ma estendere l’obbligo del green pass sembra essere l’unica strategia in mano alla politica italiana per contenere davvero il virus in vista dell’inverno.

Lo strumento del pass resta, infatti, al centro del dibattito e da questa ultima seduta emergono passi avanti decisi e concreti. Ad esempio, chi non controlla il possesso di questa certificazione da parte di chi accede alle strutture sanitarie assistenziali è ad esempio sanzionabile tanto quanto chi non esibisce il QR Code. Ci sono novità anche sul fronte vaccinale ed esiti simili sono presto attesi anche per altri settori lavorativi.

Il caso delle RSA è forse solo il primo di una lunga serie d’irrigidimenti dei regolamenti nazionali sul fronte professionale.

Serve il green pass per accedere alle RSA

Giovedì 9 settembre si è deliberato in favore delle nuove misure da mantenere all’interno delle RSA, le residenze per anziani che dall’inizio della pandemia vengono considerate luoghi ad alto rischio contagio anche a causa della fragilità dei pazienti ospitati all’interno delle strutture. Non è un caso, infatti, che tra i primi a ricevere la terza dose ci siano proprio i cittadini Over 80 e tutti coloro i quali soggiornano in questi edifici.

Il personale che lavora all’interno delle RSA sarà oggetto di dure sanzioni qualora non dovesse controllare i green pass di chiunque acceda alla struttura. I controlli sono demandati ai datori di lavoro ma le negligenze dei singoli saranno ugualmente punite.

Le RSA sono, infatti, spesso soggette a presenze di persone esterne al team di struttura, con personale che si occupa di pranzi e cene per gli ospiti come anche delle pulizie. Le visite dei familiari sono un ulteriore fattore di rischio, quindi nessuno può presentarsi senza un documento che certifichi la sua negatività o l’avvenuta vaccinazione. Le multe per i lavoratori andranno da 400 a 1.000 euro.

Obbligo vaccinale per i dipendenti delle RSA

Sanzioni anche per i dipendenti non vaccinati che con l’entrata in vigore di questo decreto non potranno accedere alle strutture. Per questa categoria professionale viene infatti introdotto un vero e proprio obbligo vaccinale; il green pass connesso a un tampone antigenico non sarà più accettato per coloro i quali operano attivamente nelle case di assistenza.

Chi si sottrarrà a questa norma verrà sospeso dal lavoro e non percepirà alcuna retribuzione fino “all’assolvimento dell’obbligo vaccinale, fermo restando quanto previsto dall’articolo 4 comma 10”.

A quanto si legge nella bozza del decreto, ovviamente i soggetti esenti dalla campagna vaccinale sono tutti coloro i quali presentano un’idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri del Ministero della salute.

Cosa sta per cambiare per il green pass

Secondo alcune indiscrezioni, Mario Draghi starebbe lavorando a future estensioni del decreto per imporre regolamenti analoghi anche a lavoratori del settore pubblico con i dipendenti della PA in testa.

Candidati papabili anche i lavoratori a contatto con il pubblico quali camerieri e ristoratori, autisti dei trasporti pubblici, gestori dei locali e dipendenti dei supermercati. Gli ultimi, ma non per questo esclusi dalla normativa, dovrebbero essere i lavoratori del settore privato.

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