Vaccino coronavirus: quando sarà pronto?

Flavia Provenzani

26/03/2020

16/04/2021 - 16:28

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Il vaccino contro il coronavirus è davvero in arrivo? Cerchiamo di capire quando, finalmente, potrà essere pronto.

Vaccino coronavirus: quando sarà pronto?

Tutto il mondo attende il vaccino contro il coronavirus, ma quando, finalmente, sarà pronto? Quanto ancora dovremo aspettare prima di avere una protezione contro il virus che sta causando migliaia di morti?

Sono molti gli istituti di ricerca e le società farmacologiche che si sono affrettate negli ultimi giorni e settimane a dichiarare di essere vicini ad un vaccino contro il coronavirus. Una strategia che, sembra ormai chiaro, è utile principalmente ad attirare nuovi fondi per la ricerca e per far salire le quotazioni di borsa.

A quando il vaccino contro il coronavirus?

L’attesa è trepidante perché solo un vaccino può impedire all’uomo di ammalarsi di COVID-19.

Ad ogni sono in 35, tra società e istituti accademici, a lavorare per la creazione di un vaccino per coronavirus e, secondo quanto dichiarato pubblicamente, tra questi almeno quattro hanno già avviato i test sugli animali. Il più vicino al test sull’uomo, ad oggi, è la statunitense Moderna, leader nel comparto biotech internazionale.

Secondo Annelies Wilder-Smith, professoressa di malattie infettive emergenti alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, la pandemia «probabilmente avrà raggiunto il suo picco e il suo declino prima che un vaccino sia disponibile ». Il picco dell’epidemia di coronavirus, secondo l’OMS, potrebbe arrivare entro la prossima settimana.

Il vaccino potrebbe comunque salvare molte vite, specialmente se il virus diventerà endemico o inizierà a circolare ciclicamente - come l’influenza - e se si verificheranno nuovi focolai, magari stagionali.

Ma fino ad allora, gli sforzi di tutti devono concentrarsi sul contenimento della malattia: per questo è necessario rispettare la quarantena, le disposizioni del governo e lavarsi smesso le mani.

Come procede lo sviluppo del vaccino contro il coronavirus

La ricerca sta procedendo a tempi da record grazie ai ricercatori cinesi, che ad inizio gennaio hanno condiviso con la comunità internazionale la sequenza del materiale genetico del Sars-CoV-2, il virus che causa COVID-19, aiutando così gli studio su come il virus agisce sulle cellule dell’uomo.

In passato i coronavirus hanno causato altre due recenti e tristemente note epidemie: la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) in Cina nel 2002-2004 e la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS), con epicentro in Arabia Saudita nel 2012. Una società, Novavax, con sede nel Maryland, Stati Uniti, sta riproponendo i vaccini sviluppati per le suddette malattie per contrastare il Sars-CoV-2, e afferma di avere già diversi candidati disposti a diventare cavie umane. Il test dovrebbe iniziare questa primavera. La società Moderna, sta invece lavorando sui vaccini già sviluppati contro il virus della MERS presso l’Istituto nazionale americano di allergie e malattie infettive a Bethesda, nel Maryland.

Il Sars-CoV-2 condivide tra l’80% e il 90% del suo materiale genetico con il virus che ha causato la SARS, da cui prende anche parte del suo nome.
Il vaccino contro il coronavirus dovrebbe funzionare come la maggior parte degli altri vaccini: si inserisce parte o tutto il patogeno nel sistema immunitario umano, di solito sotto forma di iniezione e ad una dose bassa, per indurre il sistema a produrre anticorpi contro il patogeno. Gli anticorpi sono una specie di memoria immunitaria che, dopo essere stata sollecitata una volta, possono essere nuovamente e rapidamente mobilitati quando la persona vaccinata è esposta al virus nella sua forma naturale.

L’iter necessario per il vaccino

Gli studi clinici, fondamentali per ricevere l’approvazione a livello normativo, si svolgono generalmente in tre fasi. La prima coinvolge alcune decine di volontari sani e verifica la sicurezza del vaccino, monitorando gli effetti collaterali. La seconda coinvolge diverse centinaia di persone, di solito in una parte del mondo colpita dalla malattia, ed esamina l’efficacia del vaccino mentre durante la terza fase si fa esattamente lo stesso, ma su diverse migliaia di persone.
Ma sono molti gli ostacoli che si possono incontrare per la via che possono richiedere anni di modifiche e di studi.

Tutti gli ostacoli allo sviluppo del vaccino contro il coronavirus

Quando il vaccino contro il coronavirus verrà finalmente approvato, sarà necessario in grandi quantità - ma molte delle società che sono a lavoro sulla sua creazione non hanno la capacità produttiva necessaria. Lo sviluppo del vaccino è già un affare rischioso, in termini commerciali e ridimensionare la produzione quando non si sa ancora se il prodotto avrà successo non è una cosa fattibile. Per questo intervengono grandi organizzazioni private internazionali.

Quando non sono in corso pandemie, l’OMS poi riunisce governi, fondazioni di beneficenza e produttori di vaccini per concordare un’equa strategia di distribuzione globale, mettendo a punto dei meccanismi di finanziamento per raccogliere fondi sui mercati per garantire l’offerta a Paesi più poveri. Ma ogni pandemia è diversa, e nessun paese è vincolato da alcun accordo dell’OMS.

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