Vaccino Lazio: si cambia dopo l’attacco hacker, ecco cosa bisogna portare

Martino Grassi

5 Agosto 2021 - 17:23

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Per ricevere la seconda dose del vaccino nel Lazio, dopo l’attacco hacker al sito della regione, bisognerà presentarsi al centro vaccinale con un documento in più. Ecco cosa si dovrà portare.

 Vaccino Lazio: si cambia dopo l’attacco hacker, ecco cosa bisogna portare

Dopo l’attacco hacker al sito della Regione Lazio cambiano le regole: le persone che nei prossimi giorni riceveranno la seconda dose dovranno avere a portata di mano un nuovo documento per rendere più agevole il completamento del ciclo vaccinale.

Iniziano a farsi vedere le prime conseguenze pratiche sulla violazione del portale della Regione che ha mandato in tilt il sistema e che al momento non può essere utilizzato. Gli hub vaccinali dunque sono dovuti tornare a lavorare come si faceva una volta, armati di carta e penna. Vediamo dunque quale documento si dovrà portare il giorno della seconda dose.

Vaccino Lazio: serve un nuovo documento dopo l’attacco hacker

Il sito della Regione è fuori uso, ma i centri vaccinali continuano a procedere spediti garantendo un ottimo tasso di vaccinazione in una delle Regioni più virtuose d’Italia che ha da poco annunciato di aver raggiunto l’immunità di gregge. Tuttavia dopo il contraccolpo dell’attacco hacker gli operatori sanitari oltre ai dati anagrafici, il codice fiscale e il numero della tessera sanitaria hanno bisogno anche di un altro documento: la prova della prima iniezione.

In diversi centri vaccinali, come a La Nuvola, agli utenti è stato richiesto un certificato in grado di provare la somministrazione della prima dose, secondo quanto riportato dal Messaggero. Per dimostrare di aver già ricevuto una prima iniezione sarà sufficiente mostrare il green pass, sia in forma cartacea che digitale, oppure il certificato della prima vaccinazione, rilasciato dopo la somministrazione. Nel caso in cui non si dovesse avere nessuno dei due documenti potrà essere compilata e firmata un’autocertificazione in cui si dovrà precisare la data in cui si è ricevuta la prima dose.

Prenotazioni ancora bloccate

Sebbene gli operatori sanitari siano stati in grado di trovare uno stratagemma per non rallentare ulteriormente la somministrazione delle seconde dosi, lo stesso non si può dire per le nuove prenotazioni, che al momento continuano a rimanere bloccate.

Il servizio tuttavia dovrebbe riprendere a funzionare con regolarità a partire dalla giornata di venerdì 6 agosto, come ha annunciato l’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato, il quale ha inoltre aggiunto che “tutti i dati relativi alle oltre 7 milioni di somministrazioni di vaccini eseguite sono in nostro possesso e nessun dato dell’Anagrafe Vaccinale Regionale è stato sottratto, come nessun altro dato sanitario, né del Fascicolo Sanitario Elettronico”.

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