Vaccino Covid, cambiano le priorità: nuova ordinanza del generale Figliuolo

Antonio Cosenza

10/04/2021

12/04/2021 - 17:33

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Vaccino Covid: emessa l’ordinanza 6/2021 che dà alle Regioni nuove indicazioni riguardo all’ordine delle priorità. Bisognerà seguire il criterio dell’età.

Vaccino Covid, cambiano le priorità: nuova ordinanza del generale Figliuolo

Campagna vaccinale: dopo le parole di Mario Draghi in conferenza stampa - con il premier che ha sottolineato l’importanza di vaccinare in via prioritaria le persone più esposte ai rischi del contagio da Covid-19 - cambiano i criteri per decidere chi ha la precedenza.

Il Presidente del Consiglio l’aveva annunciata ed è arrivata puntuale: il Commissario straordinario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha inviato un’ordinanza (la n° 6/2021) alle Regioni fissando l’ordine delle priorità della campagna di vaccinazione.

Non bisogna perdere altro tempo: entro la fine del mese, quando si conta di arrivare a 500 mila somministrazioni al giorno, bisognerà aver vaccinato quasi tutti gli Over 80 e buona parte di coloro che si trovano nella fascia di età 70-79. Non basta, infatti, vaccinare quante più persone possibili: bisogna vaccinare “bene” e questo significa immunizzare il prima possibile coloro che appartengono alle categorie più fragili.

Solo così si potrà ridurre il numero dei decessi e pensare ad un piano per le riaperture. Indicazioni messe nere su bianco nell’ordinanza del generale Figliuolo, dove viene chiesto alle Regioni di concentrarsi sulle persone con elevata fragilità.

Nuove priorità nella campagna vaccinale: le indicazioni del generale Figliuolo

Le Regioni dovranno attenersi al piano contenuto nella nuova ordinanza emessa dal Commissario straordinario all’emergenza, dove si legge che la priorità assoluta è quella di vaccinare tutti gli Over 80 il prima possibile.

Non c’è altro tempo da perdere”, bisogna raggiungere al più presto l’immunità di gregge per questa fascia di età.

Dopo aver completato gli Over 80, le Regioni potranno concentrarsi sulle persone con “elevata fragilità”, come ad esempio quelle con handicap gravi, oppure affette da patologie tumorali o cardiovascolari (ovviamente gravi). Contestualmente a questi, si potranno vaccinare i caregivers (ossia coloro che si occupano dell’assistenza alle suddette persone), le badanti e le figure assimilate.

Al completamento di questo ulteriore step, via alle vaccinazioni delle persone nelle fascia di età compresa tra i 70 e i 79 anni e a seguire tra i 60 e i 69 anni.

Prevalentemente, quindi, bisogna seguire il criterio dell’età senza dare precedenze ad alcune categorie professionali. Stop, quindi, alle vaccinazioni prioritarie per il personale della scuola e per le Forze Armate, così come per tutti gli altri che in queste settimane hanno goduto di una certa precedenza anche se più giovani: d’ora in avanti si dovrà tener conto dell’età della persona.

Questo non comporterà alcuna novità per coloro a cui è già stata inoculata la prima dose di vaccino in quanto il secondo richiamo verrà comunque effettuato in base alle scadenze previste.

Quanto appena detto, comunque, non vale per il personale sanitario. Nell’ordinanza, infatti, si legge che parallelamente agli Over 80 andrà completata la vaccinazione di “tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del COVID-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”. Nonostante abbiano avuto la precedenza fin dall’inizio, infatti, la percentuale della somministrazione in questa fascia è ancora del 72%.

Quale vaccino contro il Covid?

L’Italia potrà continuare ad utilizzare i vaccini a sua disposizione, quindi Pfizer, Moderna e Astrazeneca (in attesa dell’arrivo di Johnson&Johnson). L’ordinanza di Figliuolo si sofferma proprio su quest’ultima: qui, infatti, viene specificato - in grassetto - che la vaccinazione per le persone più anziane va fatta utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (ex Astrazeneca).

D’altronde, le ultime raccomandazioni dicono di utilizzare questo vaccino proprio per gli Over 60, visto il minor rischio di effetti trombotici (che comunque sono molto rari). È a questo, quindi, che le Regioni dovranno affidarsi per accelerare nella campagna di vaccinazione.

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