Vaccino Covid, c’è un orario migliore per farlo: cosa dicono gli studi

Luna Luciano

11 Dicembre 2021 - 23:11

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A seconda dell’orario in cui si riceve il vaccino si avrebbe una migliore risposta immunitaria. Questa la conclusione dello studio del Massachusetts General Hospital. Ecco a che ora fare il vaccino.

Vaccino Covid, c’è un orario migliore per farlo: cosa dicono gli studi

Il pomeriggio è la fascia oraria migliore in cui ricevere una delle dosi del vaccino anti-Covid. È questo ciò che emerge dallo studio condotto presso il Massachusetts General Hospital. In piena quarta ondata, e con la scoperta della nuova variante Omicron, lo studio avrebbe individuato un modo efficiente per migliorare l’efficacia del vaccino.

L’orario in cui avviene la vaccinazione influenzerebbe le risposte del sistema immunitario. Non si sta parlando di una notizia basata su un’ipotesi, piuttosto di una notizia che si fonda su un’accurata ricerca scientifica, pubblicata sul Journal of Biological Rhythms. La risposta immunitaria al vaccino sarebbe quindi influenzata per la precisione dai ritmi circadiani ossia dai ritmi imposti dal nostro “orologio biologico”. Una scoperta interessante che vale la pena sia approfondita, cercando di rispondere ad alcune domande che sorgono spontanee: cos’è il ritmo circadiano e come influisce sulla risposta delle nostre difese immunitarie?

Un orario per il vaccino: cos’è il ritmo circadiano?

Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Biological Rhythms il ritmo circadiano giocherebbe un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria al vaccino anti-Covid, ma esattamente cos’è il ritmo circadiano?

Come detto precedentemente un sinonimo di ciclo circadiano potrebbe essere “orologio biologico”. Per comprendere cosa realmente sia potremmo aiutarci con il latino: il nome “circadiano” deriva dal latino, circa-diem, e significa per l’esattezza “intorno al giorno”. I cicli circadiani non sono altro quindi che i cicli di 24 ore che ogni giorno vedono ripetersi le nostre attività biologiche. Quindi il ritmo circadiano riguarda la pressione arteriosa, la temperatura del corpo, il tono muscolare, la frequenza cardiaca e il ritmo sonno-veglia.

Il ritmo circadiano risulta quindi essere fondamentale perché tra gli aspetti fisiologici regolati è compresa anche la risposta alle malattie infettive, come ha poi spiegato Elizabeth Klerman, coautrice dello studio e che lavora come ricercatrice nella Divisione di Neurofisiologia, Unità del sonno al Massachusetts General Hospital (MGH),

Un orario per il vaccino, cosa dice lo studio: a che ora farlo?

Il nostro orologio circadiano si occupa di regolare aspetti fisiologici come la risposta alle malattie infettive e alla vaccinazione. È questo ciò che è emerso dallo studio condotto presso il Massachusetts General Hospital. In seguito alla pubblicazione, la ricercatrice Elizabeth Klerman avrebbe spiegato come è stato condotto lo studio.

Durante l’indagine, sarebbero stati raccolti campioni di sangue da lavoratori ospedalieri asintomatici al momento della vaccinazione. In seguito i valori sono stati isolati in funzione:

  • dell’ora del giorno della vaccinazione;
  • del tipo di vaccino, quindi vaccino mRNA Pfizer o vaccino adenovirale
    AstraZeneca;
  • dell’età;
  • del sesso;
  • del numero di giorni post-vaccinazione.

In questo modo i ricercatori hanno potuto scoprire che le risposte anticorpali erano complessivamente più alte per tutti quelli vaccinati più tardi nel corso della giornata: tardo pomeriggio.

Lo studio però non si è fermato solo all’orario, ma ha preso in esame anche gli altri fattori. È emerso che le risposte anticorpali erano più alte:

  • nelle persone che avevano ricevuto una dose di vaccino mRNA (Pfizer e Moderna);
  • nelle donne e nelle persone più giovani.

Lo studio, secondo la ricercatrice, potrebbe essere uno strumento valido per ottimizzare la campagna vaccinale.

Orario per il vaccino: perché lo studio è importante?

Meglio vaccinarsi di pomeriggio, è questa la conclusione a cui giunge lo studio condotto dalla Divisione di Neurofisiologia, Unità del sonno al Massachusetts General Hospital (MGH). Dopo aver scoperto che ruolo giochi il ritmo circadiano nella risposta immunitaria, lo studio può rivelarsi uno strumento utile alle campagne vaccinali.

Dal momento che ancora non si conoscono gli effetti dell’Omicron, e quanto il vaccino sia efficace contro questa variante del Covid, basandosi su quanto emerso da questi studi si potrebbe migliorare la risposta immunitaria, in modo da garantire una maggiore copertura e maggiore efficacia del vaccino.

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