Università, verso la doppia laurea con doppia iscrizione: cosa prevede la riforma

Teresa Maddonni

14 Ottobre 2021 - 17:36

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Università: la Camera ha approvato la proposta di legge di riforma per consentire l’iscrizione contemporanea a due corsi di laurea anche nello stesso ateneo. In arrivo i pacchetti per doppie lauree.

Università, verso la doppia laurea con doppia iscrizione: cosa prevede la riforma

Riforma dell’università in arrivo con la Camera che ha approvato la doppia laurea con la doppia iscrizione contemporanea a due corsi anche nello stesso ateneo.

L’approvazione è arrivata due giorni fa all’unanimità, 387 voti a favore nessun contrario, della proposta di legge d’iniziativa parlamentare con la quale viene meno l’articolo 142 comma 2 del Regio decreto n.1592 del 1933 che impone oggi il divieto della doppia iscrizione contemporanea a due università, quindi a due corsi di studio, e alla doppia laurea. Ora l’esame passa al Senato.

Ad annunciarlo è stata anche la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa che ha messo in pratica quando già abbozzato dal governo Conte.

“Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia” - ha dichiarato la ministra - “è un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria, in linea con il resto del mondo.”

Non solo la doppia laurea con la doppia iscrizione all’università perché nella riforma è previsto l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie anche per la seconda iscrizione in caso di redditi bassi e voti alti.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma dell’università che introduce la doppia laurea.

Università: doppia laurea con doppia iscrizione con la riforma

Cambia l’università con la riforma in arrivo che prevede la doppia iscrizione per la doppia laurea che potrebbe già essere in vigore per il prossimo anno accademico 2022-2023. Con la riforma, stando alla proposta di legge presentata in parlamento, uno stesso studente può iscriversi contemporaneamente:

  • a due diversi corsi di laurea magistrale;
  • a due diversi master;
  • a un corso di laurea magistrale e a un master, a un dottorato di ricerca o di specializzazione (esclusa la specializzazione medica);
  • a un corso di dottorato di ricerca, a un master e a un corso di specializzazione medica.

In entrambi i casi il candidato deve essere in possesso dei requisiti per entrambe le iscrizioni all’università.

La riforma prevede che la doppia iscrizione possa avvenire anche presso atenei differenti. Le stesse regole per la doppia iscrizione all’università al fine di conseguire una doppia laurea o specializzazione valgono anche con la riforma per i diplomi AFAM, Alta Formazione Musicale e Coreutica, quindi conservatori o accademie di belle arti.

Riforma università: le nuove regole sulla doppia laurea

Le nuove regole dell’università sulla doppia laurea che verranno introdotte con la riforma in attesa di approvazione definitiva impone ovviamente dei paletti alla doppia iscrizione. Nel dettaglio:

  • non si può frequentare lo stesso corso di laurea in due diversi atenei;
  • la borsa di studio, in caso di doppia iscrizione, sarà solo una.

L’esonero delle tasse, sempre nel rispetto dei limiti ISEE stabiliti, potrà invece valere in entrambe le università d’iscrizione.

Una volta approvata la legge per la riforma in merito alla doppia iscrizione e alla doppia laurea dovrebbe essere approvato un decreto attuativo per definire le regole in caso di corsi ad accesso programmato.

Non solo, deve essere anche definita, sempre con un decreto attuativo specifico, la possibilità di un ateneo italiano di rilasciare un doppio titolo.

Il doppio titolo congiunto oggi può avvenire solo tra università italiana e ateneo straniero, presto sarà l’ateneo nostrano a poter procedere. Con questa nuova riforma l’università italiana potrà anche offrire dei percorsi formativi specifici che prevedono la doppia laurea.

Non solo con la riforma dell’università si introduce anche il curriculum digitale dello studente. Come ha spiegato Manuel Tuzi del Movimento 5 Stelle si tratta “di un documento, bollinato dallo Stato, in grado di certificare e validare l’esperienza e le competenze di ciascun ragazzo a partire dalla scuola fino all’entrata nel mondo del lavoro. In questo modo ci lasceremmo definitivamente alle spalle i cv autodichiarati. Stiamo compiendo un passo in avanti davvero importante per le giovani generazioni, che significa un passo in avanti di tutto il Paese.”

Per i dettagli e le conferme occorre attendere che la proposta di riforma dell’università per la doppia laurea passi al vaglio del Senato.

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