L’Ucraina annuncia un airdrop di criptovalute, ecco tutti i dettagli

Gabriele Stentella

3 Marzo 2022 - 09:35

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Il governo ucraino distribuirà parte delle criptovalute ricevute sotto forma di donazioni. Quando avverrà l’airdrop e quali saranno le sue modalità?

L’Ucraina annuncia un airdrop di criptovalute, ecco tutti i dettagli

Dopo aver raccolto donazioni in criptovaluta per scopi militari e umanitari, l’Ucraina ha deciso di regalare parte delle somme raccolte al pubblico mediante un gigantesco quanto inedito «airdrop», termine con il quale viene indicata la distribuzione di valute digitali tra gli utenti degli exchange o di piattaforme DeFi.

Stando ai rapporti aggiornati della società di analisi blockchain Elliptic, fino a oggi sui crypto wallet gestiti direttamente dal governo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbero arrivati più di $30 milioni di donazioni in Bitcoin, Ethereum e Polkadot, a cui si sommano le donazioni raccolte dalle Ong che offrono supporto alla popolazione civile.

L’Ucraina distribuirà crypto in un airdrop, cosa aspettarsi?

Stando alle dichiarazioni del governo ucraino, la distribuzione di token digitali avrà luogo il 3 marzo 2022, alle ore 18:00, ora di Kiev. Purtroppo queste sono le uniche informazioni rese disponibili fino a questo momento, elemento che ha portato alcuni analisti a interrogarsi sulla reale fattibilità dell’operazione.

In rete alcuni utenti hanno ipotizzato che le autorità possano optare per la distribuzione di NFT piuttosto che di criptovalute fungibili, ma per ora tale ipotesi rimane senza conferme. Non si esclude che il comunicato possa essere stato una semplice provocazione contro Mosca o un’azione finalizzata a riscuotere maggiori finanziamenti dall’estero.

Non sono mancati i paragoni con l’airdrop voluto dal governo di El Salvador lo scorso settembre in occasione dell’adozione ufficiale di Bitcoin come valuta avente corso legale: si rammenta che la popolazione residente ricevette circa $30 miliardi in BTC sui propri conti «Chivo», il wallet ufficiale del Paese.

Crypto offerte anche in cambio della resa?

Per frenare l’avanzata dei carri armati russi, il ministero della Difesa ucraino è arrivato a offrire una ricompensa in denaro a tutti i soldati nemici che si arrenderanno, i quali saranno anche amnistiati per eventuali crimini commessi nel corso del conflitto.

“Offriamo ai soldati russi una scelta: morire in una guerra ingiusta, o un’amnistia completa e 5 milioni di rubli di risarcimento se depongono le armi e si arrendono volontariamente in prigione”.

Al cambio attuale, 5 milioni di rubli equivalgono a circa $43.000. Secondo indiscrezioni, molti soldati dell’esercito russo avrebbero già deposto le armi per poter riscuotere le somme promesse, ma tali notizie sono state prontamente smentite dai media russi, alla pari delle voci secondo cui molti soldati starebbero mettendo in atto azioni di sabotaggio per non dover affrontare in campo aperto le forze di resistenza ucraine.

Nel comunicato del ministero della Difesa di Kiev non si fa esplicita menzione alle crypto, ma alcuni osservatori hanno ipotizzato che i soldati disertori potrebbero richiedere il pagamento dell’importo promesso in Bitcoin, soprattutto per proteggersi dalla svalutazione del rublo in seguito all’annuncio di nuove sanzioni da parte di Ue e Usa.

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