UE-Giappone, storico accordo di libero scambio: via il 90% dei dazi

Marco Ciotola

17/07/2018

17/07/2018 - 17:18

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Segnale forte da parte di Unione europea e Giappone a Trump e alla spirale del protezionismo che sta terrorizzando i commerci. Con l’accordo via più del 90% dei dazi tra il blocco e Tokyo

UE-Giappone, storico accordo di libero scambio: via il 90% dei dazi

Storico accordo di libero scambio tra Unione europea e Giappone.
È stato firmato oggi il negoziato più importante che abbia mai coinvolto il blocco e Tokyo, con misure drastiche che spazzano via rispettivamente il 94% e il 99% delle importazioni provenienti da UE e Giappone.

A siglare il documento sono stati il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il primo ministro giapponese Shinzo Abe.
Tutti hanno evidenziato il ruolo cruciale del patto e il segnale importante che Europa e Giappone danno contro il protezionismo, che sta influenzando sempre di più il commercio mondiale tramite una vera e propria battaglia a colpi di dazi tra le due maggiori economie del mondo, Stati Uniti e Cina.

Cosa prevede l’accordo di libero scambio UE-Giappone?

Il Giappone si impegna a rimuovere i dazi sul 94% delle importazioni provenienti dall’Unione europea. La percentuale comprende anche l’80% di tutti prodotti ittici e agricoli. L’Unione europea, a sua volta, cancellerà il 99% delle tasse sulle merci giapponesi, includendo nuove aperture sul mercato automobilistico e sugli apparecchi televisivi.

Per l’entrata in vigore si attende la fine di marzo del 2019, ovvero la data stabilita per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione.
Da Bruxelles è stato sottolineato che l’accordo riguarda 600 milioni di persone e agirà su un valore di 58 miliardi di euro in termini di beni e 28 miliardi di euro sul fronte servizi.

I tre leader firmatari hanno parlato della portata rivoluzionaria del provvedimento. Tusk e Juncker hanno posto l’accento anche sul messaggio contro il protezionismo che la mossa può rappresentare; Shinzo Abe ha ribadito la volontà di lavorare con l’UE per rimuovere nel tempo ogni tipo di barriera commerciale.

Un segnale contro la guerra commerciale?

Il Presidente del Consiglio europeo Tusk ha affidato il suo commento a twitter al termine dell’incontro di Tokyo, parlando dell’amicizia tra il blocco e il Giappone, pronti a condividere gli stessi valori della democrazia.

Anche Juncker ha chiarito le sue impressioni sui social network, spingendo con forza sul valore della firma in ottica futura:

“Con la firma dell’accordo di libero scambio con il Giappone ci stiamo impegnando in una dichiarazione importante sul futuro del commercio libero ed equo. L’accordo mette l’equità e i valori al centro. Non c’è protezione nel protezionismo e non c’è unità dove c’è unilateralismo”.

Spostando la notizia in maggior misura sul fronte italiano, qualche indicazione sui risvolti che il documento può avere per il Belpaese arrivano da Gerd Pircher, Chief Executive Officer di HSBC Italy, che si concentra soprattutto sul contesto commerciale più libero che si viene a creare per i nostri protagonisti del commercio:

“Il nuovo Accordo di Partenariato Economico tra Unione Europea e Giappone è una notizia positiva per le imprese italiane. Tagliando le tariffe doganali e semplificando gli standard, aiuterà le aziende a liberare tempo, risorse e denaro da investire in modo più produttivo. Il patto annunciato oggi creerà un contesto in cui i player italiani competitivi e innovativi potranno crescere ed esportare ancora di più”.

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