Carte prepagate: come funzionano e quanto costano

Luca Servadei

20/10/2022

20/10/2022 - 16:48

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Scopriamo quali sono, come richiederle, quali sono le differenze con il Bancomat, che limiti prevedono e altro ancora.

Carte prepagate: come funzionano e quanto costano

Le carte prepagate sono entrate a far parte della vita quotidiana di molte persone ormai da svariati anni. Ritenute più comode e sicure rispetto alle carte di credito, soprattutto per quanto riguarda gli acquisti online, hanno il vantaggio di essere semplici da usare e adatte anche ai più giovani. Funzionano tramite un credito che viene scalato in base alla spesa del proprietario.

Sono perfette per difendersi dalle truffe, perché, non essendo collegate a un conto, impediscono a eventuali malintenzionati di entrare in possesso di una cifra maggiore a quella caricata dall’utente. Questa caratteristiche le rende utili anche per tenere sotto controllo le spese e inviare pagamenti a parenti e amici, magari appoggiandosi a PayPal.

Dove si può acquistare una carta prepagata

È possibile richiedere una carta prepagata presso la stragrande maggioranza degli istituti di credito, nelle sedi di Poste italiane, in alcune tabaccherie convenzionate, nei supermercati e online. Bisogna però tenere presente che esistono tre tipologie di carte differenti:

  • Usa e getta (non più utilizzabili una volta esaurito il credito e vendute nei supermercati);
  • Prepagate ricaricabili (possono essere ricaricate ogni volta che si desidera, sono nominative e vengono rilasciate dalle banche o da Poste italiane)
  • Carte prepagate con Iban (possono sostituire il conto corrente e vengono e permettono di svolgere operazioni come i bonifici; sono emesse dagli istituti di credito e da Poste italiane).

All’interno delle tabaccherie convenzionate Punto Lis è anche possibile richiedere le carte Lottomaticard (anche nella sua versione Plus, con Iban) e Postepay PuntoLis. Nelle tabaccherie ricevitorie Mooney, invece, si possono richiedere le carte prepagate Mooney.

Presso Poste Italiane è possibile richiedere la PostePay, disponibile nelle versioni Standard, Evolution, Digital e Green, oltre alla carta IoStudio, riservata ai minori di 18 anni.

Infine, quasi ogni istituto di credito emette delle carte prepagate differenti. Banca Intesa Sanpaolo, per esempio, propone Carta Flash o Carta Superflash. Unicredit, invece, emette UniCreditCard Click e la Genius Card. Monte dei Paschi di Siena propone la carta Spider e le carte Kristal.

Limiti e durata di una carta prepagata

Le carte prepagate hanno una data di scadenza, sempre segnata sulla parte frontale assieme al numero che le identifica. La validità della carta dipende dalla banca che l’ha emessa, ma nella maggior parte dei casi oscilla tra i tre e cinque anni. Una volta sopraggiunta la data di scadenza, diventa impossibile effettuare delle ricariche. È però possibile rinnovare la carta presso l’istituto di credito che l’ha emessa, ricevendone così una nuova, contraddistinta da una nuova data di scadenza. Alcune banche prevedono il rinnovano automatico e inviano al cliente una nuova carta prima che quella in suo possesso possa scadere.

Per quanto riguarda i limiti delle carte prepagate, bisogna tenere a mente che esiste un plafond che non è possibile superare, che varia da una carta all’altra. Quello di Unicredit Click, per esempio, è di 5000 euro. La Genius Card, invece, arriva fino a 50mila euro. Il plafond della carta Superlfash di Intesa Sanpaolo è di 10mila euro. Inoltre, c’è anche un limite alla quantità di denaro che si può prelevare nell’arco di 24 ore. Con Carta PayPal Lottomatica, per esempio, si possono prelevare 250 € al giorno presso i punti Lottomatica, che salgono a 500 € se si utilizzano gli Atm.

Costo di attivazione e ricarica di una carta prepagata

Ogni carta prepagata prevede un costo di attivazione, che varia in base a chi l’ha emette e alla tipologia della carta stessa. Il costo di attivazione di una normale PostePay, per esempio, è di 10 € una tantum. Altre varianti della carta di Poste Italiane, invece, prevedono un costo annuo. È il caso di Postepay Evolution (46 €), Postepay Digital con Iban (46 €) e Postepay PuntoLis (43 €). Mooney costa 50 € all’anno, Carta K2 58, 50 € e Superflash 66, 10 €. Insomma, in base alle proprie esigenze è senz’altro possibile orientarsi verso un’opzione economica o una maggiormente dispendiosa, che però offre più vantaggi.

Anche ogni singola ricarica prevede un piccolo costo da sostenere. Nella maggior parte dei casi le commissioni oscillano tra 1 e 3 euro. La cifra può dipendere da chi ha emesso la carta e da quale canale di ricerca viene selezionato.

Le carte prepagate a costo zero

Esistono anche delle carte prepagata a costo zero, spesso associate a dei conti online. In questo caso, non solo l’attivazione è gratuita, ma non sono nemmeno previste delle commissioni per le singole ricariche Inoltre, non sono previsti interessi e limiti di ricarica. Alcuni esempi di carte prepagate gratuite sono PayPal, Revolut, N26, Hype Start, Widiba e Monese.

Carta prepagata con o senza conto corrente

Come accennato in apertura, esistono alcune carte prepagate associate a un Iban Permettono di eseguire varie operazioni, come ricevere lo stipendio, pagare le bollette e fare i bonifici. Note anche come carte conto, rappresentano un’opzione valida per chi è alla ricerca di un’alternativa più economica del tradizionale conto corrente, dal quale ereditano la praticità. Una volta prese in considerazione queste caratteristiche, diventa facile capire perché non esistono delle carte prepagate con Iban anonime o non nominative. Non sostituiscono il conte corrente al 100% e non so adatte a chi deve gestire grandi liquidità, fare operazioni continue o gestire un mutuo.

Chi non ha bisogno dei vantaggi offerti dalle carte prepagate con Iban e vuole solo fare semplici acquisiti online farebbe meglio a rivolgersi a una carta prepagata tradizionale.

Differenza tra bancomat e carta prepagata

L’esistenza delle carte con Iban rende sempre meno evidente la differenza tra le prepagate e il bancomat. Di certo il collegamento a conto corrente e l’assenza della necessità di effettuare le ricariche rappresentano due importanti vantaggi del bancomat rispetto alle carte standard. Quelle con Iban, invece, sono estremamente simili al bancomat e qualcuno potrebbe valutare di usarle con un’alternativa a esso.

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