Tesla sfida il Coronavirus in Cina, vendite quadruplicate

Redazione Motori

17 Aprile 2020 - 14:54

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Le vendite di Tesla in Cina sono aumentate del 450% a marzo in Cina rispetto al mese precedente

Nonostante in Cina il mercato auto sia ancora paralizzato dall’epidemia di coronavirus, le cose per Tesla sembrano procedere bene. Infatti la casa automobilistica californiana lo scorso mese di marzo ha visto aumentare le sue vendite del 450% in Cina rispetto al mese di febbraio. La casa automobilistica di Elon Musk sembra dunque aver già superato il crollo dovuto al coronavirus.

A Marzo in Cina Tesla vede aumentare le sue vendite in maniera impetuosa

Le vendite di Tesla in Cina sono passate dalle 2.314 unità di febbraio alle 12.709 immatricolazioni di marzo 2020. Occorre però dire che le vendite complessive di auto della Cina nel febbraio 2020 sono crollate del 79% a circa 310.000 unità a febbraio e dunque a marzo era atteso un recupero che però nel caso del marchio di auto elettriche californiano è stato davvero impetuoso.

Nel tentativo di arginare la diffusione del coronavirus, Tesla è stata costretta a chiudere la sua recente Gigafactory di Shanghai per alcune settimane tra la fine di gennaio e febbraio. La casa americana ha poi riavviato la produzione presso la struttura nella seconda settimana di febbraio.

La notizia del successo delle vendite di Tesla arriva poco dopo che è stato annunciato che la fabbrica di Shanghai avvierà la produzione delle versioni a lungo raggio RWD e Performance di Tesla Model 3 oltre alla Standard Range Plus RWD già in costruzione presso la struttura.

Effettuando queste nuove varianti in Cina, gli acquirenti locali risparmieranno migliaia di euro in quanto non avranno bisogno di acquistare modelli importati che sono costruiti nello stabilimento di Tesla a Fremont in California risparmiando sui dazi.

Insomma sicuramente una buona notizia per la casa americana che da speranze di ripresa a tutto il settore nel giorno in cui è stato rivelato il crollo subito dal mercato auto in Europa.

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