Terza guerra mondiale: i paesi più sicuri e come sopravvivere

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Aumentano i timori per una terza guerra mondiale: una guida su come sopravvivere all’eventuale conflitto e quali sono i posti più sicuri al mondo dove vivere e rifugiarsi.

Terza guerra mondiale: i paesi più sicuri e come sopravvivere

L’incubo di una terza guerra mondiale, potenzialmente anche nucleare, stra diventando sempre più reale a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Una “operazione speciale” come l’ha chiamata Vladimir Putin dagli sviluppi imprevedibili visto lo stallo nel conflitto e le armi sempre più potenti che l’Occidente sta fornendo a Kiev.

Viste le difficoltà militari e l’aver reso de facto parte dell’Ucraina un territorio russo, sta aumentando il rischio di un utilizzo da parte di Mosca delle armi tattiche nucleari, specie se Kiev come annunciato dovesse continuare a provare a riprendersi le zone perdute che ora per il Cremlino fanno parte a tutti gli effetti del territorio russo. Una eventualità questa che provocherebbe la dura reazione degli Usa e, con ogni probabilità, anche una terza guerra mondiale.

Ma quali sono i Paesi e le città più sicure in cui vivere in caso di scoppio di una terza guerra mondiale? Ecco una guida alla sopravvivenza se la situazione bellica in Ucraina dovesse drammaticamente degenerare.

Terza guerra mondiale: i posti più sicuri dove rifugiarsi

Con la spada di Damocle di una terza guerra mondiale che continua a pendere sopra il capo del globo intero, ma siamo soprattutto noi europei ad avere questa paura, vediamo quali sono i dieci posti migliori per sopravvivere in uno scenario apocalittico.

Malta

Nel corso della storia, molti imperi hanno provato e fallito nel conquistare Malta, una piccola isola nel mare del Mediterraneo. Un’invasione dell’isola sarebbe molto costosa e le sue piccole dimensioni non giustificano neanche lo spreco di un missile.

Irlanda

Nazione prospera e sviluppata, non ha forti legami con i possibili fronti che combatterebbero la terza guerra mondiale. L’Irlanda tende a orientarsi verso una politica d’indipendenza, non è membro della Nato e ha una lunga storia di neutralità militare.

Secondo la legge irlandese, l’Irlanda per entrare in un conflitto militare all’estero deve ricevere l’approvazione dalle Nazioni Unite, dal governo irlandese e dal Parlamento.

Islanda

L’Islanda è a centinaia di miglia di distanza da qualsiasi altro Paese, il che la rende un obiettivo poco probabile durante una terza guerra mondiale. In più è l’ideale per la pesca, così da avere una fonte di cibo praticamente illimitata.

Isola di Lewis

Isola scozzese autosufficiente e situata a tre ore di distanza dalla terraferma.
In poche parole, è un posto abbastanza bello dove vivere senza attirare l’attenzione.

Antartide

Può essere un po’ estremo, ma nel peggiore dei casi offrirebbe la massima sicurezza. Un luogo gelato, un clima brutale, è difficile vivere in Antartide ma è altrettanto difficile che sia un obiettivo della nuova guerra mondiale.

Kansas City

In caso di guerra non nucleare, è un luogo adatto a rifugiarsi. La città è circondata da terreni agricoli fertili, ed è il posto ideale per difendersi dagli aggressori.

Yukon

Una delle regioni più remote del Canada, la provincia dello Yukon è al di fuori degli obiettivi della terza guerra mondiale.

Città del Capo

La città più ricca del Sud Africa, Città del Capo potrebbe essere un buon posto per nascondersi con tutte le comodità di una vita “normale”.

Dal momento che la nazione africana del Sud Africa si mantiene relativamente pulita dalle influenze occidentali, c’è una buona probabilità che Città del Capo sia abbastanza lontana da non essere minimamente interessata da una terza guerra mondiale.

Berna

La Svizzera storicamente non si schiera, preferendo rimanere neutrale.
E Berna, la sua capitale, può essere un luogo intelligente dove rifugiarsi.

Tristan da Cunha

Questo arcipelago nell’Oceano Atlantico meridionale è uno dei luoghi più remoti della Terra.

Come sopravvivere alla Terza Guerra Mondiale

Ecco una raccolta dei consigli degli esperti sulle valutazioni da fare e su come sopravvivere a una terza guerra mondiale.

1) Analizza il posto in cui ti trovi
Come primo passo, analizza l’ambiente che ti circonda. Lo Stato dove ti trovi è direttamente coinvolto negli scontri della terza guerra mondiale? Prendiamo il caso dell’Italia: le tensioni che stanno portando a una nuova guerra mondiale interessano in modo principale gli Stati Uniti e la Russia. L’Italia non può starsene tranquillamente in disparte data l’alleanza di lunga data con gli Usa, le basi militari ospitate nel nostro territorio e la posizione strategica della penisola italiana.

2) Valuta un eventuale trasferimento
Dopo aver analizzato la posizione in cui ti trovi, valuta se è sicura.
Se è sicura, rimani dove sei. Se il tuo è uno dei Paesi coinvolti direttamente nella guerra mondiale, è tempo di considerare un trasferimento.

3) Fai scorta di generi di prima necessità
Inizia a fare scorte di cibo, acqua potabile e qualsiasi altro prodotto di cui potresti avere bisogno in caso di guerra. Non avrai elettricità e i supermercati saranno, per ovvie ragioni, chiusi.

4) Costruisci un nascondiglio sicuro
Preparati un nascondiglio in una zona remota, lontana dalle basi militari, centrali nucleari e grandi centri abitati. Questo sarà il tuo rifugio sicuro se la guerra dovesse arrivare nella posizione in cui ti trovi.

5) Contro una guerra nucleare
Procurati delle pillole di ioduro di potassio che aiutano a proteggerti dall’avvelenamento da radiazioni. Per una massima sicurezza crea un bunker con una schermatura dalle radiazioni.

6) Impara la lingua dei Paesi vincitori
Cerca di imparare la lingua di una delle nazioni vincitrici. Se pensi che la Cina vincerà la terza guerra mondiale, impara il mandarino. Se pensi invece che vinca la Russia, impara il russo. Se pensi invece che un conflitto del genere possa essere vinto dalle nazioni angloamericane, assicurati di parlare bene l’inglese. Questo ti sarà utile, perché potresti lavorare come interprete per le potenze straniere avendo così la sicurezza di avere lavoro e cibo.

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