Tamponi ai calciatori? Gravina pensa di donarne almeno il doppio ai cittadini

Alessandro Cipolla

23/04/2020

05/07/2021 - 17:09

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Il presidente della Figc Gabriele Gravina avrebbe proposto che le squadre di calcio, per ogni 1.000 tamponi acquistati, ne regalino almeno altrettanti ai cittadini così da smorzare le polemiche sui “privilegi” riservati alla Serie A per i test.

Tamponi ai calciatori? Gravina pensa di donarne almeno il doppio ai cittadini

Perché per far ripartire la Serie A si parla di tamponi e test sierologici a tappeto ai calciatori, quando alla gente comune anche in presenza di sintomi da coronavirus spesso viene negata la possibilità di ricorrere al test?

Questa è la domanda che in molti si sono posti alla luce del piano per la ripartenza della Serie A, basato su un ritiro in stile clausura per atleti e staff oltre a un continuo screening a tappeto per garantire la sicurezza quando si tornerà a giocare.

Una disparità di trattamento evidente, sollevata anche del numero uno dell’Aic Damiano Tommasiil calcio non vuole passare come una disciplina di privilegiati che ‘ruba’ i tamponi alle categorie più bisognose”.

Che soluzione trovare allora per non alimentare polemiche che potrebbero ulteriormente complicare la ripresa del campionato? Una sorta di compromesso stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport sarebbe stato trovato dal presidente della Figc Gabriele Gravina.

Calcio e tamponi: la proposta di Gravina

Ogni società comprerà 1.000 tamponi ma ne pagherà il doppio - sarebbe la proposta formulata al ministro Spadafora da Gravina - in modo da lasciarne la metà alle persone che ne hanno bisogno”.

Una trovata che potrebbe silenziare le polemiche sul trattamento privilegiato che sarebbe riservato al calcio, anche se gli ostacoli per una ripresa almeno della Serie A sembrerebbero essere ben altri.

Nel frattempo nel prossimo decreto dovrebbe arrivare il via libera per la ripresa degli allenamenti anche prima del 4 maggio, ma resta da capire se questi potranno avvenire soltanto singolarmente oppure anche in piccoli gruppi.

L’obiettivo è quello di tornare a giocare, rigorosamente a porte chiuse, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno portando così a termine questo travagliato campionato a luglio con le Coppe Europee che invece verrebbero disputate ad agosto.

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# Calcio

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