Studiare Medicina in Spagna: come funziona? Pro e contro

Teresa Maddonni

23 Luglio 2021 - 16:49

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Studiare Medicina in Spagna anche nel 2021 potrebbe essere una ottima alternativa al tanto temuto test di ingresso nostrano. Vediamo come funziona, se conviene oppure no.

Studiare Medicina in Spagna: come funziona? Pro e contro

Studiare Medicina in Spagna potrebbe essere l’opzione per molti studenti che non hanno superato il test d’ingresso in Italia o che comunque sono terrorizzati dal doverlo svolgere.

La possibilità d’iscriversi al test di Medicina 2021 presso le università pubbliche italiane è scaduta il 22 luglio per poter sostenere la prova il prossimo 3 settembre.

Molti potrebbero tuttavia pensare di studiare Medicina all’estero e uno dei Paesi più gettonati in Europa è la Spagna. Studiare Medicina in Spagna potrebbe essere un’ottima alternativa al test di ingresso nostrano dal momento che nella penisola iberica non è previsto il numero chiuso.

L’università in Spagna inoltre viene giudicata positivamente dagli studenti perché l’approccio alla Medicina è anche molto più pratico durante il corso di studi rispetto all’Italia.

Ricordiamo, per chi si è iscritto al test di Medicina 2021 in Italia, che entro il 2 agosto la domanda va perfezionata presso l’Ateneo prescelto.

Vediamo allora nel dettaglio cosa fare per studiare Medicina in Spagna nel 2021, quali sono i pro e i contro di questa scelta.

Medicina in Spagna 2021: come fare?

Per chi non passa il test di Medicina in Italia, studiare in Spagna potrebbe essere la scelta giusta. La formazione universitaria spagnola è di buon livello ed esistono 70 università, di cui 50 sono atenei pubblici.

Qui l’accesso alle facoltà di Medicina funziona in maniera diversa e la laurea conseguita è spendibile anche in Italia. Per entrare a Medicina 2021 in Spagna bisogna superare un test di lingua inglese e spagnola e un test psicoattitudinale.

Come nelle università italiane anche il corso di laurea in Medicina in Spagna prevede un percorso di 6 anni a frequenza obbligatoria, e il raggiungimento di 360 CFU formativi.

Anche se è considerato meno difficile rispetto all’Italia il percorso di accesso a Medicina in Spagna prevede comunque dei piccoli scogli da superare per lo studente straniero.

Chi sceglie di studiare Medicina in Spagna deve:

  • presentare il diploma di Maturità con voto finale e le votazioni curriculari degli ultimi 3 anni;
  • dimostrare una conoscenza della lingua spagnola pari al B2;
  • superare il test d’ammissione per essere collocato in una graduatoria nazionale.

Il discorso cambia leggermente per le università private: anche qui per iscriversi ai corsi bisogna superare l’esame PAU (Prueba de Acceso a la Universidad) e raggiungere almeno un livello B2 di spagnolo, ma versando rette molto alte si può conseguire la laurea in modo più semplice che in Italia.

Medicina in Spagna 2021: pro e contro

Anche se il test di ingresso di Medicina è stato introdotto anche in Spagna (e in Romania), ma le difficoltà sono minori che in Italia.

Ma quali sono vantaggi e svantaggi di iscriversi a Medicina in un altro Paese.

In generale chi sceglie di studiare Medicina all’estero, in Spagna o in un altro Paese, ha la possibilità di aggirare in modo legale il test d’accesso italiano senza perdere anni di studio.

Nel frattempo inoltre è possibile imparare una lingua straniera studiando in un ambiente internazionale. Anche se previsto in Spagna il test di ammissione alla facoltà di Medicina è molto più facilmente superabile rispetto all’Italia.

Non è previsto un test d’ingresso come in Italia ma una serie di prove volte a valutare:

  • la conoscenza della lingua, che deve arrivare minimo a B2;
  • una prova psicoattitudinale;
  • un colloquio con il responsabile del dipartimento nel caso in cui si scelga un ateneo privato.

Nelle università pubbliche in Spagna occorre superare un test che si chiama PAP e dura 30 minuti. Il test si compone di:

  • 116 domande di cultura generale;
  • 23 domande riguardanti materie specifiche, come biologia e chimica.

Il titolo conseguito in un Paese dell’UE è spendibile anche in patria, si hanno migliori opportunità d’inserimento lavorativo e l’offerta didattica è molto meno teorica e tradizionale; in Spagna è prassi comune per la facoltà di Medicina studiare anatomia dissezionando i cadaveri, cosa invece illegale nel nostro Paese.

Tuttavia ci sono anche altri elementi da valutare attentamente. I crediti non vengono automaticamente riconosciuti in ogni ateneo europeo e, prima di decidere se frequentare il primo anno di Medicina all’estero per poi tornare in Italia è bene ottenere l’approvazione di un’apposita commissione del corso di laurea scelto.

Stesso discorso per quanto riguarda la laurea: l’equipollenza non è scontata e spesso perché il titolo conseguito fuori abbia valenza legale in Italia l’Università richiede l’integrazione di alcuni esami o crediti.

E dal punto di vista economico, studiare Medicina in Spagna conviene? Frequentare l’università in Spagna e viverci da studente dovrebbe costare in media 9mila euro l’anno in città come Madrid e Barcellona, ma si può optare per sedi universitarie altrettanto ambite come Salamanca, Valencia, Granada o Terragona dove il budget scende a 6mila euro.

Discorso diverso per gli atenei privati; studiare presso l’Università Europea di Madrid ad esempio può arrivare a costare fino a 18.000 euro l’anno. Tuttavia è possibile richiedere borse di studio che coprano i costi complessivi del corso.

A tutto ciò bisogna però aggiungere le spese per l’agenzia che si occupa dell’intermediazione e dei corsi per la preparazione del PAU, che possono arrivare anche a 4mila euro.

Medicina in Spagna 2021: tornare in Italia dopo il primo anno

Uno dei dubbi maggiori per chi pensa di iscriversi al primo anno di Medicina all’estero, come ad esempio in Spagna, è: “Posso poi tornare in Italia e iscrivermi al secondo anno senza fare il test d’ammissione?”.

La risposta definitiva è stata data dai giudici amministrativi ed è sì, gli studenti di Medicina iscritti nelle Università straniere possono trasferirsi di nuovo in Italia senza dover superare il test. Non sarà comunque così semplice e converrà anche ponderare bene se sia il caso restare in Spagna e laurearsi oppure decidere di proseguire gli studi in Italia.

Il test è stato quindi abolito e ciascuna università ha l’obbligo di accogliere le istanze degli studenti ma solo nel rispetto del numero di posti disponibili e solo dopo un rigoroso controllo.

In pratica soltanto gli studenti meritevoli a cui vengano riconosciuti i crediti formativi e le attività accademiche compiute all’estero e che dimostrino l’assenza di finalità elusive potranno proseguire gli studi in Italia senza l’obbligo di fare il test di Medicina.

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