Spostarsi con i mezzi pubblici: le città europee dove si spende meno (molte sono italiane)

Giorgia Bonamoneta

8 Novembre 2021 - 23:12

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Spostarsi con i mezzi pubblici per salvare l’ambiente conviene? In Italia sì, i trasporti pubblici costano meno del resto d’Europa, ma manca la componente green. Ecco dove si spende meno e perché.

Spostarsi con i mezzi pubblici: le città europee dove si spende meno (molte sono italiane)

Spostarsi con i mezzi pubblici in alcune città europee è un vero e proprio esempio di futuro. Un caso eclatante è quello di Bruxelles, dove il tram arriva sempre in orario scandendo il secondo. La controparte di questi servizi è il costo : se è vero infatti che in molte città europee la sostenibilità dei trasporti è maggiore, il costo segue questo andamento e quindi risulta più alto.

Per misurare l’evoluzione di un Paese bisognerebbe prima di tutto guardare le strade. Infatti dalle condizioni di queste si può desumere se un paese sia più o meno attento alla mobilità sostenibile. Il terzo “rapporto annuale Osmm” di Agici fa questo: prende a campione alcune città italiane e le mette a confronto tra di loro e con le maggiori città europee.

La classifica italiana non è al livello di altre città europee, ma rispetto al passato la situazione mobilità green è in miglioramento. In futuro il miglioramento dovrebbe essere decisamente più massivo considerando le risorse previste dal Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR).

Non è solo una questione d’investimenti sulle auto ibride o completamente elettriche, ma un investimento in infrastrutture green, dai trasporti (treni, autobus, auto) fino all’incremento di ciclabili per biciclette e monopattini elettrici.

Quali sono le città europee dove costa meno spostarsi sui mezzi pubblici?

Come abbiamo detto in apertura spesso la mobilità sostenibile ha un costo visibile sul biglietto, ma va documentato, i cittadini scelgono sempre più spesso di abbandonare l’auto per passare a mezzi di trasporto pubblici o green. Un fenomeno prevalente nelle città con una maggior capillarità territoriale dei mezzi pubblici.

Nel nostro Paese si spende molto meno per spostarsi con i mezzi pubblici rispetto ad altre città europee, vediamo una classifica in ordine di prezzo:

  • Londra, abbonamento mensile di 81.50£
  • Oslo, abbonamento mensile di 75€
  • Parigi, abbonamento mensile di 75€
  • Madrid, abbonamento mensile di 55€
  • Milano, abbonamento mensile di 39€
  • Bologna, abbonamento mensile di 36€
  • Firenze, abbonamento mensile di 35€
  • Roma, abbonamento mensile di 35€

In quali città si sceglie di viaggiare con i mezzi pubblici?

Per quanto l’Italia stia facendo passi in avanti sul settore dei trasporti pubblici e in particolare dei trasporti pubblici green, in molte altre città europee i tassi di abbandono dell’uso dell’auto sono maggiori.

In Italia la più virtuosa è Milano con una quota del 21% di abitanti che utilizzano i mezzi pubblici rispetto all’auto privata. A seguire Firenze e Bologna, che si aggirano intorno a una media dell’11%. Ma questi dati sono inferiori, e di molto, alla media europea, che raggiunge il 30%. Due esempi più virtuosi rispetto alle città italiane sono: Parigi con il 25% e Londra con oltre il 35%.

Spostarsi in auto, bus, bici: la classifica delle città italiane

Tenendo conto del tasso di motorizzazione, stazioni di ricarica per auto elettriche, piste ciclabili, quantità di biciclette, costo mensile dell’abbonamento del trasporto pubblico, tempo percorso nel traffico etc etc, viene stilata una classifica delle città italiane che va da zero a 100% di mobilità.

Si chiama indice di Mobilità Sostenibile (Ims) e contiene oltre 42 indicatori divisi per 7 macroaree. La classifica vuole essere uno strumento di aiuto per le amministrazioni locali per gli obiettivi futuri.

Ne dettaglio:

  • Milano 69,2
  • Firenze 64,4
  • Bologna 54,7
  • Roma 50,0
  • Torino 49,9
  • Brescia 49,2
  • Venezia 47,3
  • Padova 46,4
  • Parma 46,3
  • Genova 46,1
  • Trieste 42,0
  • Cagliari 40,8
  • Verona 40,1
  • Bari 38,2
  • Reggio Calabria 33,0
  • Catania 32,9
  • Messina 29,5
  • Salerno 28,9
  • Palermo 28,4

Il rapporto Agici: un programma per il futuro

Il discorso della mobilità sostenibile, in generale della mobilità dei trasporti pubblici da preferire rispetto alle auto private, è da inquadrare nel nuovo e maggior impegno previsto nel PNRR.

Per questo nel rapporto Agici oltre a mostrare difficoltà di alcune città italiane rispetto alla media europea, si è deciso di lasciare alcune indicazioni utili per il futuro, soprattutto in vista dei finanziamenti di 2,4 miliardi per la mobilità green entro il 2026.

Gli obiettivi per il futuro sono così riassunti:

  • lo sviluppo di sistemi inter-operabili per la gestione delle ricariche elettriche;
  • la diffusione dei servizi di condivisione di mezzi elettrici (non solo auto, ma anche bici, monopattini e scooter);
  • il miglioramento dei servizi di connettività e intelligenza distribuita per ottimizzare il lavoro delle aziende che si occupano di mobilità sostenibile.

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