Speranza: “Tutta l’Italia vaccinata entro l’estate”. Ma è davvero possibile?

Mario D’Angelo

07/03/2021

07/03/2021 - 23:05

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L’obiettivo di Speranza è quello di vaccinare tutta la popolazione italiana entro l’estate. Intanto, nell’immediato periodo, prevede nuove zone rosse.

Speranza: “Tutta l’Italia vaccinata entro l’estate”. Ma è davvero possibile?

Tutta la popolazione italiana che lo vorrà potrà essere vaccinata entro l’estate. È la promessa del Ministro della Salute, Roberto Speranza, fatta nel pomeriggio di domenica 7 marzo a Mezz’ora in più. Intervistato da Lucia Annunziata, Speranza ha posto l’accento sulla campagna vaccinale, anche perché i prossimi saranno fra i più difficili: già nelle prossime settimane la zona rossa si estenderà ad altre Regioni d’Italia.

Speranza, vaccinare tutta l’Italia entro l’estate

Per il vaccino, il prossimo trimestre sarà decisivo”, ha detto Speranza intervistato su Rai3. Coloro che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, ha ricordato Speranza, sono oggi più di 5 milioni. Il suo obiettivo per l’estate prossima è quello di “arrivare a far sì che entro l’estate tutti gli italiani che vogliono vaccinarsi, possano avere avuto la somministrazione”.

Entro ottobre-novembre, stando alle stime di Speranza, tutta la popolazione dovrebbe essere immunizzata, forniture permettendo. L’obiettivo del ministro, in realtà, sembra alquanto difficile da raggiungere. Una settimana fa, prima di essere licenziato, il commissario Domenico Arcuri aveva parlato di 7 milioni di vaccinati entro marzo.

Secondo quanto rivela il dato sulle vaccinazioni in tempo reale, in oltre due mesi di campagna vaccinale, sono state vaccinate poco più di un milione e mezzo di persone. Al ritmo attuale, a fine estate si arriverebbe a poco più di 6 milioni di vaccinati e 28 milioni di persone che hanno ricevuto almeno la prima dose, ovvero la metà della popolazione italiana.

Lecito aspettarsi un aumento della rapidità della campagna vaccinale, soprattutto grazie all’arrivo nel secondo trimestre di 50 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson, che è monodose, e alla somministrazione dell’AstraZeneca anche ai maggiori di 65 anni, il cui via libera dovrebbe arrivare a breve con una circolare.

Tuttavia, per l’immunità di gregge bisognerebbe immunizzare almeno il 70% della popolazione. La percentuale, ha spiegato Crisanti qualche tempo fa, aumenta con la diffusione delle varianti del coronavirus più contagiose.

Speranza, presto nuove zone rosse

Per questo il Governo non esclude, e anzi prevede, ulteriori restrizioni nell’imminente periodo. “Oltre alla variante inglese c’è anche quella brasiliana, in percentuale più bassa e anche la sudafricana. Dobbiamo studiare e approfondire. Le varianti sono presenti e sono una nuova sfida ma dobbiamo proseguire con misure molto rigorose monitorando l’andamento della curva”, ha detto Speranza.

Il ministro della Salute prevede “un aumento di casi nelle prossime settimane e quindi un maggior numero di territori che andranno incontro a restrizioni”.

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